Autore: Gore Vidal
Pubblicato da Fazi - 18/05/2001
Pagine: 222 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I Tascabili
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
"Volevo che il mio scrivere ricordasse lo stile di Beckett, senza cadere nella parodia o nelle pasticche..." Jo Baker
La storia è quella di un ragazzo omosessuale che insegue il suo amore adolescenziale, dal quale gli eventi lo hanno separato; lungo questo percorso di ricerca egli effettuerà molteplici esperienze che, oltre a fargli conoscere realtà del mondo estremamente diverse rispetto a quella provinciale da cui proviene, lo portano a prendere una maggior consapevolezza di se stesso. Il romanzo, all’epoca della pubblicazione, data la narrazione di episodi e sensazioni legati all’omosessualità, destò parecchio scalpore, ma ora ha poco da raccontare, e credo che valga la pena leggerlo contestualizzando il senso del romanzo in riferimento al momento storico della sua uscita nell’America del maccartismo: al netto di questa operazione di “storicizzazione”, resta un romanzetto a mio avviso piuttosto banale e ai limiti del verosimile (la maggior parte dei personaggi sono tutti belli e muscolosi, e il protagonista, nonostante il passare degli anni e la sperimentazione di tante circostanze e tanti ambienti diversi, continua ad essere fermamente aggrappato al ricordo di una notte di passione tardo-adolescenziale).
I cerchi, prima o poi, si chiudono, e spesso non nella maniera in cui noi vorremmo. Jim ha trascorso anni ancorato al passato e cristallizzato nella speranza di un ripetersi di quel passato (da cui il nuovo titolo che, da Jim della vecchia edizione Bompiani, si trasforma con Fazi nel ben più suggestivo La statua di sale, dal passo della Genesi riguardante la moglie di Lot, in epigrafe): la delusione dell’incongruenza tra sogno e realtà, porterà ad un finale drammatico, sorprendente, inaspettato. Si chiude il libro con una sensazione quasi di shock, e di profonda pena per i personaggi.
I libri belli hanno tutti un unico difetto: finiscono in fretta.
La storia è appassionante e nonostante sia un romanzo di tanti anni fa, tratta un tema sempre molto attuale. La scrittura è scorrevole e la lettura risulta quindi piacevole. Certo avrei preferito un finale diverso, ma questo nulla toglie alla bellezza di quest’opera.
Approfondimento
Il primo aggettivo che mi viene in mente, quando penso a questo libro, è: «crudo».
Vidal scrive senza orpelli, malgrado ci siano scene di scarna e squisita “poesia”.
Jim cerca per sette lunghi anni, in giro per l’America, Bob, un suo vecchio amico di scuola dal quale si è separato dopo un week end d’amore in riva al fiume della loro città in Virginia.
In questi anni Jim conosce altra gente, sviluppa il suo mondo interiore ed esteriore e prende coscienza di sé, fortemente, ma non dolorosamente. Jim non sa provare dolore: è indifferente, come una statua di sale. E la gente attorno a lui è indifferente: tutto è immobile e vuoto.
L’unica cosa vitale e pulsante del libro è l’attrazione, il desiderio, l'”amore” per Bob, che non si spegne MAI.
Il finale del libro fu cambiato dall’autore: l’originale prevedeva che Jim strangolasse Bob dopo averlo ritrovato ed aver appreso del suo matrimonio. Il finale nuovo riscritto da Vidal dà uno choc ben più grande… Non scrivo qui come finisce il libro, perché è giusto che lo leggiate, perché nel finale si rivela il significato drammatico di una vita vuota, inutile forse.
Desidero chiudere questo commento citando una frase che mi ha toccato – soprattutto per il punto del romanzo in cui è stata collocata – «Niente cambia. Eppure nulla di ciò che è, potrà essere ciò che è stato.»
Lo stile di Vidal è duro, privo di fronzoli, presenta la crudezza degli eventi senza “addolcire la pillola” al lettore, ma riuscendo in una maniera eccezionale a coinvolgerlo in ogni evento, in ogni stato d’animo del protagonista. Dal barlume di felicità iniziale, idealizzato da Jim, il giovane protagonista passa attraverso una serie di eventi, di incontri che lo trasformano man mano in una “statua di sale”. Il mondo di Jim diviene man mano più grigio e così il lettore stesso si trova a vivere lo stesso apatico distacco di Jim. Vidal offre un diverso grado di coinvolgimento, quasi come se fossimo insieme al protagonista nelle sue vicende, ma al tempo stesso come lui stesse guardando insieme a noi le stesse vicende da un punto privilegiato, piuttosto che subirle.
Forse è proprio per questo che non si riesce ad affezionarsi al protagonista, ma si arriva ad amare il libro. [amazon_link asins=’B076ZPL69T,B07DCYCTJR,B079Y4M6XN,8881127539,8881127970,037572706X,8881129248′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’d28272f0-9737-11e8-b75c-01060c4cd7ce’]