Autore: Alex Capus
Pubblicato da Garzanti - Luglio 2016
Pagine: 219 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narratori moderni
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Tre vite e tre destini uniti da un unico istante in cui s’incrociano alla stazione dei treni in Svizzera. È da lì che partono per dirigersi in direzioni opposte, a seguire gli eventi che li trasformeranno in persone impresse nella memoria del mondo, sul binario disseminato d’incontri fatali e avvenimenti storici che conduce alla Seconda Guerra Mondiale.
La strana quadratura dei sogni parla di tre personaggi realmente esistiti e noti per motivi diversi, di cui basta fare una ricerca su Google per scoprire la storia. Quello che Alex Capus cerca di fare con questo romanzo è riportare i fatti ripercorrendoli attraverso i punti di vista dei tre protagonisti, in modo tale da farci conoscere ciò che avrebbero potuto provare e pensare durante il loro percorso e scontrandosi con le loro ambizioni e la storia del Mondo che si stava avvicinando alla guerra.
«Con la mano destra fuma le sigarette, che si consumano in fretta al vento».
La prima protagonista che il lettore incontra è Laura D’Oriano, destinata a diventare spia per le forze alleate e con un destino crudele ad attenderla. Capus ce la fa conoscere prima ragazzina ribelle, con l’ambizione di diventare una famosa cantante. Negli anni il suo sogno non si realizza come lei avrebbe voluto e si ritrova costretta in una vita monotona prima con i genitori e poi sposata e madre. Purtroppo il suo temperamento e la sua anima inquieta la portano ben presto a stancarsi di un marito geloso e di una vita scandita dai soli ritmi famigliari, e scappa in una notte di primavera lasciando le figlie, che non rivedrà mai più, ma alle quali rimarrà comunque legata attraverso il denaro che manda loro regolarmente. In quel momento, con quella fuga notturna la D’Oriano segna l’inizio del suo destino di spia che la condanna a passare alla storia come la prima e unica donna fucilata dall’esercito fascista italiano.
Felix Bloch è giovane, di umili origini e spinto dal padre a iscriversi agli studi d’ingegneria, che inizialmente mal sopporta. Dopo un primo negativo impatto con la materia, scopre il suo talento per la ricerca nel campo della chimica e della fisica, alle quali si dedica in maniera esclusiva per gran parte della sua vita. Essendo di origini ebree da parte dei nonni, durante gli anni della guerra si troverà a emigrare in America, un luogo abbastanza lontano da non fargli rischiare la vita, ma segnato comunque dagli avvenimenti in Europa, al punto da convincerlo a prendere parte alla creazione della bomba atomica per dare una chance di vittoria alle truppe alleate. Capus lo descrive indeciso, a volte insicuro, ma dalla mente acuta e di grande intelligenza; il suo destino è di essere ricordato come premio Nobel per la fisica.
E infine Emile Gilléron, figlio di pittore con una passione per la storia e la dote di saper riprodurre oggetti e dipinti con una tale precisione da risultare indistinguibili dagli originali. Questa dote, dopo la morte del padre diverrà il suo lavoro e il suo mezzo di sostentamento, con il quale riuscirà a mantenere in maniera agiata la famiglia in Grecia nonostante il periodo di decadenza durante la guerra.
La trama e le vite di questi personaggi sono molto interessanti, ma ho trovato lo stile narrativo dell’autore molto lineare, quasi freddo, nonostante l’obiettivo fosse quello di andare oltre il semplice riportare fatti storici per trasmettere il lato umano dei protagonisti. Le storie dei personaggi viaggiano in parallelo senza mai più intrecciarsi, e questo crea la sensazione di avere tre romanzi in uno.
La strana quadratura dei sogni è un libro che gli amanti della storia apprezzeranno, mentre chi ricerca un racconto più romanzato probabilmente non ne sarà soddisfatto appieno.
Approfondimento
Quella che mi è più mancata durante la lettura di La strana quadratura dei sogni è stata l’emozione, la scintilla con i protagonisti. Mi è sembrato di leggere un semplice resoconto di fatti, magari con la possibilità di intravedere le caratteristiche dei personaggi, ma senza mai raggiungerne l’anima.
Il lato positivo che ho riscontrato è che la lettura del romanzo di Capus permette di conoscere tre protagonisti della storia di cui forse non tutti conoscono l’esistenza.
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