Autore: Karl Ove Knausgård
Pubblicato da Feltrinelli - Luglio 2014
Pagine: 22 - Genere: Saggi
Formato disponibile: eBook
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La nuca, parte anatomica tra le meno considerate del corpo umano, diventa il punto centrale da cui si snodano riflessioni sull’essere umano e sulla società in cui vive, la percezione che ha di se stesso e degli altri.
La comprensione dell’essere umano passa per questo punto poco considerato e fragile del corpo umano. La nuca non occupa un posto di primaria importanza nella definizione dell’individuo, a differenza del suo opposto, il viso. È la parte più vulnerabile ed esposta del corpo umano, più del cuore il quale è protetto dalla gabbia toracica. La nuca viene mostrata, nella maggior parte dei casi, in situazioni violente che sottolineano la sua fragilità: decapitazioni, impiccagioni. La sua vulnerabilità ci fa comprendere il significato simbolico dell’inchino, nel quale viene mostrata volontariamente: attraverso questo gesto ci mettiamo a nudo, offriamo la nostra parte più vulnerabile, mettiamo la nostra vita nelle mani dell’altro.
La nuca è il punto di partenza di riflessioni più ampie sul corpo dell’uomo, sulla sua anatomia, sulla sua fragilità e allo stesso tempo sulla capacità della moderna scienza medica di sostituire le varie parti. Il corpo umano viene suddiviso in sezioni, non viene considerato nel suo insieme, viene assimilato ad una macchina e i medici vengono paragonati ad ingegneri. Si passa dalla medicina alla scienza, ma il punto di partenza e di conclusione di tutte queste considerazioni resta sempre lei, la nuca.
La nuca è immutabile nonostante l’evoluzione dell’uomo, i mutamenti degli usi della società, i progressi della scienza e della tecnologia.
Quando osservo le fotografie di questo libro [n.d.r. L’autore fa riferimento al libro fotografico Nackar di Thomas Wågström, Svezia, Max Ström 2014] che ritraggono nuche, è questo quello che vedo. Una nuca non può essere moderna. Una nuca è nel tempo, appartiene al tempo, ma non ne viene plasmata. Anche se fosse stato possibile scattare queste immagini diecimila anni fa, sarebbero risultate pressoché identiche. Sì, sono convinto che le foto delle nuche degli uomini di Neanderthal non sarebbero state molto differenti da queste. In altre parole, la nuca è intatta, rimane incontaminata dalla cultura, è, in un certo senso, pura natura.
La nuca è anche il punto di partenza di riflessioni sulla società di oggi nella quale tutte le parti del corpo sono state mostrate e mercificate. L’unica parte rimasta fuori da sfruttamenti per fini commerciali è proprio la nuca, forse per il suo essere “muta”, priva di espressioni. Ma nonostante sia considerata muta, la nuca, comunica due aspetti opposti della personalità dell’uomo: “andare a testa alta” e “starsene a capo chino”. La nuca è quindi il punto di transizione tra autoaffermazione e sottomissione.
Le poche pagine che compongono L’altra faccia della faccia racchiudono la comprensione dell’essere umano, della percezione che ha di se stesso e degli altri, partendo dall’osservazione della nuca. La necessità di comprendere gli altri, il mondo che ci circonda, iniziando dalla conoscenza e dall’osservazione di se stessi, di ogni parte del proprio corpo, anche di quelle non immediatamente visibili attraverso uno specchio. Come ci vedono gli altri? Come ci percepiscono?
Viviamo nel sociale, che rappresenta l’identicità, la luce dei volti, però esistiamo nel diverso, in ciò che ci risulta sconosciuto, estraneo; è l’altra faccia della faccia, quella che si volge allontanandosi muta, fuori dalla portata della lingua […]
Approfondimento
Con L’altra faccia della faccia, in poche pagine e attraverso concetti semplici, Karl Ove Knausgård ci racconta la storia dell’uomo e della società in cui vive partendo dalla parte più banale e fragile del corpo umano. Ci svela i significati simbolici di questa parte del corpo e dei suoi riflessi nella società. La nuca è il cardine dell’uomo, determina il modo in cui ci presentiamo agli altri ed è il punto di transazione tra razionale e irrazionale. Nonostante sia considerata come la parte “muta” del corpo, la nuca ci racconta la società dal suo punto di vista, un punto di vista nuovo, opposto rispetto a quello a cui siamo abituati.
Francesca Abruzzo
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