Autore: Jerry Stahl
Pubblicato da Baldini&Castoldi - Aprile 2017
Pagine: 439 - Formato disponibile: Brossura
Collana: Romanzi e racconti
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Una drammatica confessione di uno sceneggiatore di Hollywood più impegnato a drogarsi che a cercare di scrivere qualcosa, più impegnato a bucarsi che a respirare, più impegnato a sopravvivere che a vivere. Dalla discesa all'ascesa in un percorso difficile, quasi impossibile, in cui la salvezza può essere raggiunta con una doccia fresca.
Mezzanotte per sempre è una bruciante confessione che ripercorre la caduta nell’abisso delle droghe di uno sceneggiatore hollywoodiano. Trasformato anche in un film interpretato da Ben Stiller e Owen Wilson, Mezzanotte per sempre è venerato dai critici come uno dei memoir più emblematici della nostra società contemporanea. È un libro sincero e spasmodico, che avvicina il lettore a un uomo in bilico tra il personaggio che si vede costretto ad interpretare e l’impossibilità di essere semplicemente quel che è in realtà, con talenti e carriere da criminale, tossico, padre e sceneggiatore di successo.
Se inizialmente il libro può sembrare lento, a tratti noioso e a tratti indecifrabile, dopo le prime cento pagine ci si può ritrovare sommersi in una vita alla deriva e in un uomo che ormai non ha più paura di prenderne consapevolezza e di raccontarlo. Una delle forze più grandi di quest’uomo è l’ironia e la capacità di prendersi in giro e di sdrammatizzare le situazioni più tragiche, strappando un sorriso al lettore nonostante la pesantezza di quello che sta leggendo. Mezzanotte per sempre è un libro che parla di droga dalla prima all’ultima pagina e lo fa senza cercare di addolcire la pillola; Mezzanotte per sempre è un libro vero, un libro che racconta com’è la non-vita di un drogato, com’è e cosa si deve fare per procurarsi la droga, com’è e cosa comporta assumerla, com’è la sindrome da astinenza.
Approfondimento
Stahl racconta al lettore diverse tappe della sua vita: scopriremo qualcosa della sua infanzia come la depressione della madre e il suicidio di suo padre; scopriremo qualcosa della sua fanciullezza come il fatto che una delle tante signore che si occupava di lui lo usasse come giocattolo per soddisfare i suoi piaceri sessuali perversi; scopriremo del suo matrimonio di circostanza celebrato per ottenere la green card e conosceremo sua moglie, una donna apatica, talmente apatica che quando lui le confessa che fa uso di sostanze l’unica sua reazione è l’impassibilità decorata con una frase del tutto fuori luogo e assurda:
Se pensi che sia la cosa giusta da fare, per me va bene.
Scopriremo quanto ama sua figlia e quanto questo amore gli abbia permesso di salvarsi.
Nonostante la sua infanzia non sia stata facile e nonostante non abbia avuto dei genitori amorevoli, Stahl non attribuisce mai l’inizio dell’uso di droghe a loro. Non cerca di scaricare la colpa addosso alle persone che lo hanno cresciuto, si prende le sue responsabilità e questo mi ha sorpreso e mi è piaciuto; ciononostante credo che i suoi genitori non siano totalmente esenti da tutte le colpe. Quando il matrimonio fallisce non dà la colpa a quella donna senza emozioni e materialista che gli sta vicino ma si prende tutte le colpe e le attribuisce alla sua incapacità di amare.
Credo di aver apprezzato particolarmente Mezzanotte per sempre perché prima di tutto è un libro vero, nello stile e nel contenuto. Jerry Stahl ha buttato su carta probabilmente tutto quello che aveva da dire, questa almeno è stata la mia impressione; non ha cercato di girarci attorno, non ha cercato di smussare gli angoli, lui ha sbattuto in faccia al lettore tutto quello che ha passato, tutto quello che ha vissuto, tutta la sua vita. Mezzanotte per sempre è un romanzo crudo, bruciante, drammatico e al tempo stesso esilarante.
Alla fine ci ritroveremo a fare il tifo per lui, ogni volta che cercherà di smettere noi saremo lì, al suo fianco, a sostenerlo, a dirgli che ce la può fare, a urlargli che deve stare distante da chi gli chiede se vuole una dose, a disperarci e a soffrire ogni volta che ricadrà nel baratro, ma resteremo lì, imperterriti, proprio come lo è stato Jerry Stahl.
Erika Bosello
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