
Autore: Pasquale Ruju
Pubblicato da E / O - 8 giugno 2017
Pagine: 201 -Collana: Sabot/age

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Franco Zanna è un uomo vinto, spezzato. Costretto in circostanze drammatiche ad abbandonare il lavoro da reporter, la sua città e la donna che amava, si è rifugiato a Porto Sabore, nel nord della Sardegna, dove sopravvive fotografando coppiette clandestine e celebrità di passaggio. Prova a rifarsi una vita, Zanna, sforzandosi di seguire i consigli della saggia barista Cosima e dello zio Gonario, vecchio bandito in pensione che lo tratta come un figlio. Ma non è facile emergere dall’abisso di rabbia e alcolismo in cui è precipitato. E non è facile stare lontano dai guai, specialmente quando un’affascinante sirena dai capelli rossi, una figlia ritrovata e un manipolo di criminali in giacca e cravatta vengono a bussare alla sua porta. Ma un uomo vinto non si può fermare perché non ha niente da perdere. Fra l’aspra natura della Barbagia e la sfacciata ricchezza della Costa Smeralda, Zanna andrà fino in fondo, contro tutto e contro tutti. Armato solo della sua macchina fotografica. E di una tenace e disperata voglia di verità.

“Di nuovo il Nero.
Appiccicoso, pesante. Rassicurante.”
Franco Zanna è tormentato dal Nero. E quando sta per scivolarci dentro lentamente, la giostra della sua testa comincia a girare, senza tregua.
Quando Franco Zanna è costretto a lasciare Torino, sua moglie, sua figlia, il suo lavoro, i suoi genitori e perfino il suo vero nome, non ha neanche il tempo di dare un ultimo saluto. Si trasferisce ad Olbia, in Sardegna, dove cade in un baratro senza fine fatto di alcol, sigarette e risse nei bar. Fino a quando un giorno, con l’aiuto di un vecchio zio e Cosima -la sua barista preferita, che gli riserva delle attenzioni quasi materne- non riesce a costruirsi una vita quasi soddisfacente, con una vecchia catapecchia e la sua Canon. Il suo talento per la fotografia viene notato da Irene che lo assumerà nella sua agenzia come paparazzo dal quale riesce a ricavare qualcosa nei mesi più caldi, quando la città e la Costa si riempiono di Yatch, terrazze lussuose illuminate, modelle e vip in topless sulla spiaggia. Fin quando un giorno compirà un unico errore, apparentemente innocuo, ma che lo porterà a rischiare tutto per una donna dalla bellezza mozzafiato. Ad un tratto tutta la sua vita cambierà: metterà in pericolo sé stesso e anche la figlia, Valentina -La Donna Della Sua Vita, come ama chiamarla il padre-, riuscendo con astuzia e sangue freddo a proteggerla ad ogni costo, ma senza riuscire a dirle la verità sul passato.
Nero di mare, narrato in una Sardegna un po’ mistica tra criminalità organizzata, corruzione e spiagge da lusso racconta della nuova vita di Franco, costretto a lasciare tutto ciò che amava per proteggere le persone a lui più care, portandolo in un baratro di sofferenza per azioni che non ha mai avuto il coraggio di spiegare. La storia è breve, elemento che un po’ mi ha lasciato l’amaro in bocca; avrei voluto più dettagli, più concentrazione su alcune situazioni: in poche parole avrei voluto che non finisse mai. La narrazione in prima persona, raccontata da Franco, è scorrevole e molto semplice, ma soprattutto è davvero molto divertente, auto ironica e denuncia quella che è la corruzione degli uomini che mirano al potere, alla buona reputazione e ai soldi, facendo di tutto per evitare che qualcuno o qualcosa intralci in loro cammino.
Ho apprezzato molto anche la denuncia alla “Mafia del nord”, argomento che ancora oggi è un tabù. E poi c’è il grande amore di Franco per la figlia, un amore che fa accapponare la pelle e quasi commuove, un amore contro tutto e tutti. I personaggi che ruotano attorno a Franco sono anch’essi a loro buffi, divertenti e singolari. A partire da Cosima, che il protagonista non manca di descrivere con parole dolci e amorevoli ogni volta che capita l’occasione e a finire con lo zio, personaggio fondamentale per la trama e che ho apprezzato infinitamente. I libri così solitamente per me sono dei “capolavori”: libri che in poche e semplici pagine ti trasmettono tantissimo, ti emozionano e tra risate e colpi di scena riescono a colpirti e a farti pensare su molte cose. Ma ahimè, come già detto, avrei voluto un finale e uno svolgimento della trama più esaustivo.
Lo consiglio vivamente a chi non ama libri troppo lunghi o intricati, avendo una trama semplice ma ben sviluppata, o a chi vuole rilassarsi sotto l’ombrellone e farsi qualche risata, e perché no, commuoversi.
Giorgia
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