Autore: Vladimir Majakovskij
Pubblicato da Bur - 26/11/2008
Pagine: 503 - Genere: Poesia
Formato disponibile: Brossura
Collana: Poesia
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Vladimir Majakovskij è stato un'artista complesso. Un rivoluzionario che si vestiva come un dandy; un ipocondriaco che temeva le malattie ma fumava oltre 100 sigarette al giorno; un nevrotico ma al contempo un gentiluomo; un poeta profondo dall'inventiva e dalla rima scioccante. Le sue poesie sono deformazioni grammaticali, inversioni bizzarre, neologismi e giochi di parole. "Sono poeta. E per questo sono interessante. E di questo scrivo", dice nella sua autobiografia. È impensabile immaginare la poesia russa del Novecento senza Majakovskij nella sua interezza, senza il suo spirito rivoluzionario, senza il suo eroe, senza la sua vitalità.
“Poesie” di Vladimir Majakovskij a cura di Guido Carpi con l’introduzione di Stefano Garzonio è la raccolta degli scritti poetici precedente alla Rivoluzione d’ottobre del più grande cantore del partito e della intellighentsija rivoluzionaria sovietica. Poeta maledetto sia per come condusse la sua breve e intensa vita, sia per la sua libertà, vitalità e soprattutto visionarietà artistica, Majakovskij è stato in grado di sfornare poesie in lode dello stato sovietico ed in esaltazione di Lenin, ma anche testi romantici.
Il grande poeta sa che non si può fare la Rivoluzione senza essere rivoluzionari ma è consapevole anche che la Russia zarista è vecchia, decadente, e lui invece guarda il futuro alla grande. E così avanti con i tempi che nel 1912 è tra quelli che firmano il manifesto di poetica «Schiaffo al gusto corrente“. La sua spregiudicatezza e provocazione è al servizio della rivoluzione come la sua poesia che esalta gente comune, fanciulle spaurite, città rumorose e fuligginose. Questa antologia permette di avere una visione completa di Majakovskij, attraverso le oltre cinquanta liriche, i poemi e l’unica tragedia in versi, è evidenziato il carattere proletario e partitico della sua opera ma anche e soprattutto la sua natura drammatica legata ai grandi temi della tradizione russa espressa con uno stile moderno e con gli slanci innovativi del futurismo.
Dal 1922 in poi, quando Stalin iniziò la sua inesorabile ascesa, Majakovskij si sentì sotto pressione per continuare a scrivere versi politicamente puri e si dedicò all’animo umano e ai suoi sentimenti prima di spararsi nel 1930. D’altronde già in “Rivoluzione cronaca poetica” e “Ne sono responsabili” da un lato è chiara l’ansia di rinnovamento della società nella prospettiva della costruzione di un mondo migliore dall’altro lato invece il bagno di sangue, il tremore della terra, la violenza di una guerra civile spinge il poeta a chiedersi “per che cosa combattiamo?” E se come poeta rivoluzionario in privato Mayakovskij temeva di essere “finito” come poeta d’amore scrive alcune delle più intense liriche della letteratura, non solo russa, dedicate alla bellissima e affascinante Lili Brik con cui ebbe un rapporto travagliato, sofferto, costellato di profonde delusioni. E come l’animo umano è dilaniato dalle passioni politiche e dall’amore profondo che diventa dolore incolmabile così il genio del poeta interpreta con verso audace, brutale e originale, l’epoca in cui visse. “In lui arte e vita sono una cosa sola –ha detto la poetessa russa Anna Achmatova –: la sua vita appassionante si rispecchia nei suoi versi”.
Approfondimento
Artista poliedrico scrittore di poemi, pièce teatrali e autore di slogan pubblicitari e manifesti, uomo controverso, impetuoso e geniale, acclamato nella Russia di inizio Novecento per la sua capacità di trasporre i fatti e la realtà della vita in arte e della biografia in poesia, Vladimir Majakovskij è stato il fondatore del futurismo russo ed è stato irrimediabilmente legato alla storia, alla politica e alla tradizione letteraria del suo tempo. Ancora oggi , è celebrato come autore di alcuni dei versi più sorprendentemente originali della lingua russa. I
l suo nome ha denominato una strada, una stazione della metropolitana di Mosca e una discoteca a Omsk, purtroppo però nella Russia post comunista, proprio come qui in Occidente, la sua poesia non viene quasi mai letta. [amazon_link asins=’8867180096,8865593652,8817025003,887799259X,8835952530,8836811280′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b890f946-7dc8-11e8-910e-814bca4e8b3c’]