Autore: John Burnham Schwartz
Pubblicato da Neri Pozza - Ottobre 2016
Pagine: 298 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le tavole d'oro
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Sposare un principe, vivere in un enorme castello e diventare, un giorno, una regina è il sogno di molte bambine. Per la giovane Haruko è un sogno che si avvera ma, si sa, non è tutto oro quello che luccica e la ragazza lo scoprirà presto.
L’antico non accetta il nuovo. O perlomeno, non accetta il nuovo che non è mai stato antico.
Una ragazza comune di John Burnham Schwartz è ambientato in Giappone ed è liberamente ispirato alle vicende reali dell’imperatrice Michiko e della principessa Masako definita da tutti la principessa triste d’Asia.
La voce narrante è quella della protagonista, Haruko, nata in una famiglia benestante di Tokyo.
Il romanzo comincia con il racconto dell’infanzia di Haurko; un’infanzia serena concentrata, in particolare, all’interno del giardino della sua casa di Tokyo fino al giorno in cui scoppia la seconda guerra mondiale e lei e la sua famiglia sono costretti a sfollare insieme al resto della popolazione.
Con la sconfitta della guerra e la conseguente resa del Giappone, il paese deve accettare dei mutamenti sociali molto pesanti tra cui la dichiarazione della natura umana dell’imperatore che, fino a quel momento, era considerato una divinità.
Haruko e la sua famiglia riescono a tornare a Tokyo due anni dopo la fine della guerra; sono ancora benestanti e la ragazza frequenta una delle scuole più esclusive della città.
La sua vita comincia a cambiare quando la famiglia si trasferisce in una bella villa a Karuizawa: una popolare meta turistica nella meravigliosa prefettura di Nagano.
La strada di Haruko si incrocia, infatti, con quella del principe ereditario del Giappone, venuto a passare le vacanze proprio a Karuizawa. Tra i due nasce subito un’intesa che sfocerà nella proposta di matrimonio da parte del principe.
Quella che potrebbe sembrare una favola, però, diventa presto una prigione in cui la donna si trova costretta a combattere contro un’istituzione che è la più antica monarchia ereditaria esistente al mondo.
A ogni occasione, a volte in maniera sottile e a volte pesante, mi ripetevano la stessa lezione: il mondo mi avrebbe salutata con vile deferenza non perchè me lo meritavo o lo desideravo, ma grazie alla mia posizione; una posizione che mi sovrastava in ogni cosa, e che di fatto sarebbe sopravvissuta alla mia persona.
Tra piccoli successi e grandi sconfitte Haruko cercherà di sopravvivere, aiutata, in un certo modo soltanto dal passare del tempo.
Arriverà il giorno in cui, però, farà una promessa ad una giovane ragazza che si ritroverà a vivere il suo stesso destino: quella di cercare in ogni modo di proteggerla.
Approfondimento
Al giorno d’oggi è difficile, se non inutile, cercare di descrivere la misura e la pienezza della lenta pomposità a cui eravamo abituati noi di quella generazione, e a cui rendiamo ancora istintivo omaggio.
Quella giapponese è una cultura affascinante, rigorosa e quasi irraggiungibile da coloro che non ne fanno parte. Con una scrittura delicata ma, contemporaneamente, ricca e fantasiosa, John Burnham Schwartz riesce a farci vedere i colori pastello, l’eleganza e la pacatezza che, nell’immaginario collettivo rappresentano il Giappone. Una ragazza comune ci porta anche in una realtà dove le tradizioni e il rigore la fanno da padrone, permettendoci di assaporare l’altra faccia della medaglia.
Attraverso la storia di Haruko ci si rende conto di quante fatiche, regole e restrizioni ci siano dietro la facciata di sfarzo e ricchezza della vita imperiale.
L’unica pecca – se così si può definire – che ho trovato in questo romanzo è l’uso smodato, spesso eccessivo, di similitudini che a volte sembrano forzate. Per il resto un libro piacevole da leggere con la consapevolezza che non si tratta di una storia completamente inventata.
Rimanemmo lì, in silenzio, insieme, in una lenta deriva, come due sopravvissute, le uniche a conoscere le rispettive storie.
Sara Pessione
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