
Autore: Paola Maria Liotta
Pubblicato da Il Convivio - Novembre 2020
Pagine: 136 - Genere: Mitologia
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788832743913

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Il mito di Arianna, Teseo e il Minotauro ricostruito dalla scrittrice Paola Maria Liotta prende nuova linfa, una versione inedita e del tutto personale capace di catturare il lettore come una grande commedia teatrale. Ogni personaggio si presenta, propone il proprio punto di vista e racconta i fatti come nessuno aveva mai fatto prima. Dimenticate i classici e fatevi trasportare da questa storia in metamorfosi.

Il libro che abbiamo letto e recensito oggi per voi è una storia davvero straordinaria che ci riporta alla mitologia greca. L’autrice Paola Maria Liotta (di cui vi avevamo già parlato in merito a Piano concerto Schumann) nel suo nuovo libro Al mutar del vento edito Il Convivio Editore (2020), ci racconta attraverso la sua scrittura il mito di Arianna, Teseo e il Minotauro le vicende, le passioni e le sensazioni di questi personaggi a tratti inediti, proprio perché attraverso questo libro l’autrice sembra rinnovare e “modernizzare” questa storia d’amore usando una sua visione letteraria.
“Provenendo da un’isola antica, dolce e mite, laddove regna un’eterna primavera del mondo. E li sono cresciuta, spensierata e felice, nel palazzo di Cnosso, e mio padre vi imperava incontrastato, tessendo rapporti con popoli lontani e vicini, e imponendo il suo dominio sui mari.”
(Cap 4 – Arianna)
Il mito è un racconto fuori dal tempo, e nasce per essere raccontato e tramandato ancora oggi, questo ci consente di porci delle domande che forse non riusciremmo a elaborare senza questa conoscenza. Paola Maria Liotta ha fatto molto di più, ha sviluppato a modo suo questo mito, ci ha raccontato delle sfumature che forse ci sono sfuggite riguardo a questa storia immortale.
Personalmente ho trovato questo libro davvero piacevole, mi sono bastate poche ore per leggerlo tutto d’un fiato, sono stato catapultato nell’epicentro della mitologia greca, ed è stato magnifico incontrare personaggi senza tempo come Teseo!
Le radici di questo mito hanno a che vedere con Minosse re di Creta, che per dimostrare ai suoi fratelli il diritto al trono pregò Poseidone dio del mare di inviargli un toro da sacrificare. Lo stesso Minosse anziché sacrificare questo toro lo mise tra le sue mandrie e non mantenne la sua parola. L’ira degli dei fu su di lui, così Poseidone fece innamorare del toro la moglie di Minosse, quest’ultima partorì dalla loro unione il Minotauro dal corpo umano e la testa taurina. Minosse incaricò l’architetto Dedalo di costruire un labirinto per imprigionare la creatura e nasconderla agli occhi di tutti, inoltre costrinse la città di Atene ad inviare ogni 9 anni 7 fanciulli e 7 fanciulle per saziare il Minotauro divoratore di carne umana. In questa occasione Teseo figlio di Egeo re di Atene, si unì al gruppo dei fanciulli e grazie all’aiuto di Arianna la figlia del re Minosse, dopo aver ucciso il Minotauro riuscì ad uscire dal labirinto con la promessa di portare la donna con sé.
“Da bambina, mia madre mi conduceva con sé in lunghe passeggiate fin sull’Ida. Su quelle balze Zeus era stato allevato da Almatea per scampare alla morte e, da quei luoghi, contemplavo ogni giorno l’abbraccio di mare e cielo, fusi nell’orizzonte dorato.”
(Capitolo 4 – Arianna)
L’autrice ha avuto la brillante idea di raccontarci in una maniera inedita questa storia, ha semplificato le parole rispetto ai testi storici e canonici, ha reso questo mito attuale quasi come una commedia alla portata di tutti, sia per i giovani che per gli adulti che in questo modo avranno la possibilità di avvicinarsi a questa grande storia.
Nel libro i personaggi principali ci vengono presentati nella loro forma più vera, con i loro sentimenti carnali e le intense emozioni, tradimento, amore e morte, alcune delle qualità più umane di sempre. Perfino Asterio, il Minotauro ci viene raccontato da un lato inedito, non il mostro sanguinario e crudele, ma forse come la più grande vittima di questo mito che viene abilmente riscattata. È proprio vero, sono convinto che l’autrice sia riuscita a rendere più umano questo mito. Dopo tutto, a questo mondo serve meno epica e più umanità.
Approfondimento
La prima parte del libro è stata articolata con dei “monologhi in forma di visioni”, attraverso questo metodo ogni personaggio si presenta al lettore raccontando uno spaccato della storia del mito. Minosse, Arianna, Europa, Dedalo, Icaro, Teseo…tutti i protagonisti si fanno avanti come davanti ad una splendida commedia teatrale.
Nella seconda parte troviamo invece i “dialoghi di vento e di mare” dove i personaggi si confrontano e parlano tra loro, nella terza e ultima parte “Narrazione di terra e di cielo” possiamo trovare la serie di eventi che rendono la narrazione più avvincente, dove l’autrice emerge con tutte le sue qualità di scrittrice.
Nell’epilogo “Fusione d’amore” che riguarda la principessa Arianna e Teseo, Paola Maria Liotta cita le versioni dei tre finali di questo mito regalandoci la sua versione personale, forse una delle più romantiche.
Al mutar del vento ci racconta lo sconforto di un padre, l’amore e la pietà di una sorella, un’eroina, il sogno romantico di coronare il vero amore, rende meno spietato il mito di Arianna e Teseo, un vento nuovo, un vento diverso.
Fabrizio Raccis