
Autore: Cristiano Venturelli
Pubblicato da VJ Edizioni - Febbraio 2020
Pagine: 126 - Genere: Horror, Thriller
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788832250152

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“Carla è una psichiatra che lavora in una clinica per malati mentali, per persone che soffrono di gravi disturbi di depressione, sta affrontando la perdita del suo caro marito, e proprio nel giorno dell'anniversario, fa la conoscenza di una nuova paziente che sembra avere delle capacità paranormali. La donna, Marconi Beatrice, è capace di spingere le persone a fare delle cose contro il proprio volere attraverso la forza del suo sguardo. Carla durante il colloquio con lei, prova in prima persona questi fatti e rimane tremendamente sconvolta. Decide così, con una sua indagine, di approfondire la storia di questa strana paziente...”

Chi di voi non ha mai immaginato o soltanto sognato di avere dei poteri paranormali in grado di poter intervenire su ciò che ci circonda, per esempio in modo da cambiare le sorti avverse di noi stessi o di qualcuno in particolare? Non fa così tanto scalpore la mia domanda vero? Dopo tutto nei fumetti e nelle recenti serie tv come “Stranger Things” o nella nuova serie “I Am Not Okay whith this” la protagonista è una ragazza con poteri paranormali capace di leggere nel pensiero o spostare le cose con la telecinesi, con la sola forza del suo sguardo.
Anche il libro che abbiamo letto e recensito, questa volta, ha molto in comune con questo tema, Cristiano Venturelli ha scritto il romanzo breve BeatriX, pubblicato da Vj Edizioni per la collana Parole Nuove, una storia tra il thriller e il fantasy che vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine. Carla è una dottoressa che lavora in una clinica psichiatrica “La clinica Villa dei Gigli”, al contrario di molti lei ha sempre apprezzato il Lunedì, in passato non aspettava altro che arrivasse questo giorno per vedere Luciano, il suo amato marito. Purtroppo questo Lunedì passerà più lentamente degli altri, e Carla non uscirà con le copie di amici che ha sempre frequentato in passato, o con i suoi colleghi di lavoro, a divertirsi con suo marito come faceva tempo fa, perché lui non c’è più, ed è rimasto soltanto il dolore.
Se Luciano fosse stato ancora vivo, avrebbero festeggiato 22 anni di matrimonio come al solito, nel ristorante del primo incontro, con una bottiglia di Brunello, e dopo la cena sarebbero corsi a casa per fare l’amore. Invece oggi, questo Lunedì 11 Febbraio 2019, Carla si avvia verso la clinica, deve correre a lavoro, e mentre pensa con nostalgia al suo passato, arrivata al parcheggio scoppia in un pianto liberatorio. Salita nel suo ufficio, in attesa di svolgere i suoi compiti, osserva fuori dalla finestra un cielo che sa di presagio, e sente in cuor suo, come se qualcosa di funesto sta per accadere.
« Nel tentativo di allontanare l’amarezza che la opprimeva prese la cornetta dell’interfono e chiamò la capo sala del reparto.
-Buongiorno Patrizia. Potresti gentilmente portarmi in studio le cartelle dei nuovi ingressi? Grazie. Dopo aver riagganciato, mentre aspettava l’infermiera, guardò fuori dalla finestra dello studio. I rami spogli degli alberi nel giardino della clinica grattavano come dita scheletriche un cielo che quel giorno aveva il colore dello schermo di un televisore sintonizzato su un canale morto. Non si vedeva l’ombra di un piccione o qualunque altra specie di volatile. Niente che rimandasse, seppur minimamente, alla vita. Quell’atmosfera cupa le trasmetteva una fastidiosa inquietudine. Sentiva una sorta di presagio, come se qualcosa di funesto stesse per accadere[…]
I suoi pensieri vengono interrotti dalla capo reparto, Patrizia, che le annuncia l’ingresso di una nuova paziente, Marconi Beatrice, una donna bellissima sulla quarantina, alta almeno 1,80, capelli biondi e fisico longilineo, Carla viene colpita dagli occhi verdi e intensi, come foglie, occhi a mandorla dalle lunghe ciglia nere. La dottoressa prova a fare qualche domanda, ma la donna si guarda attorno e non risponde, così decide di dare un’occhiata alla cartella clinica. La signora, secondo quanto dicono i referti dell’Ospedale Civile, dove era giunta una settimana prima attraverso un T.S.O. aveva tentato il suicidio, secondo il verbale della polizia aveva cercato di dare fuoco al suo appartamento.
Dopo qualche tempo Beatrice, la paziente, si rivolge alla dottoressa chiedendo: “Posso fumare?” Carla risponde di no, quello è uno studio, ci sono delle sale adibite ai fumatori, e fa notare che dopo il colloquio potrà fumare la sua sigaretta in tutta tranquillità. Ma la donna alza il suo sguardo su di lei, i suoi occhi verdi raggelanti puntano dritti nei suoi, Carla vede come un bagliore, ha la sensazione di avere degli artigli sottili dentro il cervello, e con tutto il suo stupore concede alla donna di fumare. Come se una forza incredibile le fosse entrata nel cervello e l’avesse costretta a cambiare la sua decisione. Una forte emicrania l’assale, e pensa “È come se avesse voluto farmi dire che la Terra è piatta e io l’avessi assecondata pur sapendo il contrario.” Più il tempo passa, e più la dottoressa si rende conto delle potenzialità paranormali di questa strana paziente, chi ho davanti, si domanda, forse una strega, un aliena o un essere venuto da un’altra dimensione?
« Come in precedenza il tutto durò alcuni interminabili istanti, lasciandole come strascico una forte emicrania. Mentre si stava riprendendo, la donna finalmente parlò: – Lei dice di volermi aiutare. E come pensa di riuscirci dal momento che, per la stessa cosa, non è in grado di fare niente neppure per se stessa? – Quelle parole lasciarono Carla talmente stupefatta e scioccata, da impedirle qualunque tipo di replica. Tutto quello che voleva adesso era liberarsi di lei, di quegli occhi dal potere oscuro e di rimanere sola per riappropriarsi della sua lucidità mentale. Evitando accuratamente il suo sguardo, con la mano che le tremava in modo convulso, prese a fatica la cornetta dell’interfono e chiamò la capo sala. […]
Decide così di liquidare la donna e farla accompagnare nella sua stanza dalla capo reparto, assicurandosi che venga sedata, ha intenzione di recarsi nel suo appartamento per svolgere ulteriori indagini. Una volta raggiunto il condomino della donna, riesce a scambiare qualche parola con il portinaio, grazie a quest’uomo, scopre che Beatrice ha perso la figlia di vent’anni a causa di un cancro. Attraverso un amico medico che lavora al Policlinico viene a conoscenza di un fatto incredibile, una ragazza che era ricoverata vicino alla figlia di Beatrice, era riuscita a guarire completamente da un cancro in fase terminale. Carla diventa sempre più convinta che quella donna abbia delle potenzialità fuori dalla norma, e nonostante questo episodio, pensa che queste capacità possono essere davvero pericolose per le persone che la circondano. Dopo aver rintracciato la madre della ragazza guarita miracolosamente, e aver scoperto alcuni dettagli importanti, il suo telefono riceve una chiamata dalla clinica, un suo paziente è morto in circostanze misteriose…
Approfondimento
Come vi dicevo all’inizio di questa recensione, il romanzo di Cristiano Venturelli è davvero accattivante, vi ho svelato molto della trama di questa storia, ma il bello dovete ancora scoprirlo tra le pagine di BeatriX.
Come vi dicevo, troverete diversi elementi narrativi, dal thriller al fantasy, ma soprattutto un po’ di brivido che non guasta mai, l’autore è riuscito a mettere insieme un mix perfetto di elementi che consentono alla storia di tenere alta la tensione, e ben saldi sulle righe gli occhi del lettore. Attraverso questo libro abbiamo riscoperto il fascino del paranormale e dell’occulto, in una forma intrigate e delicata grazie ai personaggi femminili che nonostante le tristi vicende descritte, danno una spinta in più al racconto.
Personalmente come trama mi ha ricordato molto i primi romanzi del fantastico Stephen King, come “L’incendiaria” o “Carrie”, non voglio fare un paragone azzardato, ma alla fine della mia lettura sono rimasto talmente soddisfatto che mi è quasi dispiaciuto essere arrivato all’ultima pagina, mi auguro di leggere presto un sequel, perché questa bella storia merita davvero altre pagine! Come sempre vi auguro una buona lettura, e spero di avervi incuriosito abbastanza attraverso questa recensione…