Autore: Elisabetta Ferraresi
Pubblicato da 0111 edizioni - 2013
Pagine: 166 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook
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Autunno è una storia d'amore dove l'amore è visto in tutte le sue sfaccettature.
L’autunno, coi suoi colori caldi e con la sua tenue malinconia, apre e chiude il romanzo Autunno di Elisabetta Ferraresi. Più che una stagione, infatti, esso diviene il metro di misura dell’intera storia, accompagnando i personaggi nel loro incontrarsi e perdersi. E’ autunno quando Madame D., persa nella contemplazione del panorama che si offre al suo sguardo dalle finestre del pianterreno, vede le foglie cadere e le segue nel loro oscillare. La sua memoria non può che andare indietro nel tempo per tornare a quell’autunno di tanti anni addietro, quando era giovane e bella e la sua storia stava per cambiare per sempre. Ed è così che il lettore conosce Linda, semplice e dolce ragazza di buona famiglia, figlia di Maddalena e Giovanni Deppi.
Linda trascorre le sue giornate tra lo studio e le lezioni di pianoforte presso la casa della contessa Anna, la quale l’istruisce e l’ama come fosse una figlia. Sta arrivando l’autunno e le foglie iniziano già a ingiallire sugli alberi quando, inaspettatamente, il conte Gustavo e il giovane nipote Alessandro decidono di trascorrere del tempo con ciò che resta della loro famiglia: Anna. La donna, sin dal momento del loro arrivo, si renderà immediatamente conto di provare un insano e morboso attaccamento nei confronti del nipote Alessandro, del quale dovrebbe essere zia e nulla più. Il giovane, al contrario, s’innamora perdutamente di Linda sin dal loro primo incontro, durante una cena organizzata dalla contessa Anna. La storia d’amore tra i due ragazzi, fragile fiore in boccio, sarà da subito costretta a scontrarsi con la gelosia (oserei dire shakesperiana) di Anna e le perplessità di natura economico-sociale della famiglia di Linda.
Sullo sfondo della vicenda romantica, inoltre, si dipana un ulteriore intreccio che vede protagonisti Michele e Gemma, i servitori di casa Deppi. Entrambi – Michele ingenuo e fragile, Gemma opportunista e prevaricatrice – stanno ordendo un piano ai danni della famiglia di Linda. La vita della ragazza sta cambiando per sempre, mutando colore insieme con le foglie degli alberi che scorge dalla sua finestra. E con l’autunno arriverà l’inizio della storia che trasformerà la sua esistenza e che, come tutti gli inizi, porta già in sé il germoglio della sua fine.
Dopo un inizio forse un po’ lento, Autunno di Elisabetta Ferraresi decolla e si apre al lettore in tutti i suoi colori e sfumature. L’idea dell’autunno come coordinata temporale che lega i due momenti storici della storia – Madame D. e la giovane Linda, presente e passato – è un’idea forse non originale ma davvero coerente con il senso del romanzo. Non mi sembra casuale, infatti, la scelta dell’autunno come “stagione guida” del racconto: esso è la stagione della malinconia e, con i suoi colori, conserva già in sé il senso di una fine.
Interessante è l’intrecciarsi delle vite dei personaggi i quali, tormentati e complessi, svelano al lettore tutta la loro umana fragilità. Degno di nota, a mio parere, è il personaggio di Gemma: coi suoi capelli fiammanti e gli occhi da diavolo, Gemma è la figura più conturbante e difficile dell’intero romanzo. E’ crudele eppure il lettore non può che provarne compassione perché comprende, suo malgrado, i tristi motivi che l’hanno resa la donna che è. E quando Gemma, opportunista e materialista, s’innamora sinceramente di un ragazzo più povero ancora di colui che ha sposato, non si può che cogliere la sottile ironia dell’autrice e provare dispiacere per il triste destino del personaggio – seppur negativo – da lei creato. Allo stesso modo, il personaggio della contessa Anna è ben pensato e psicologicamente approfondito: la sua passione proibita per il nipote Alessandro, gli sforzi che compie per sopprimere il suo desiderio d’essere amata, la violenza su se stessa e, inevitabile, l’esplodere violento della sua gelosia nella seconda parte del romanzo. Paradossalmente, i personaggi secondari sono più incisivi e riusciti dei principali, il che non è assolutamente un difetto bensì una caratteristica che conferisce alla vicenda respiro e originalità.
Particolarissima è la scrittura, stilisticamente perfetta e priva di sbavature. Lo stile della Ferraresi rimanda alla letteratura (italiana, soprattutto) di inizio Novecento: per quanto mi riguarda, l’eleganza e la delicatezza stilistiche mi hanno ricordato in più parti i D’Annunziani Il piacere e L’innocente. Se questa particolarità può creare qualche difficoltà nelle prime pagine, con l’avanzare della storia diviene interessante e apprezzabile e il romanzo stesso acquista in scorrevolezza.
Elisabetta Ferraresi, classe 1984, ha tratto la giusta ispirazione per questo libro dal piccolo paese natio del padre dove, tra il 1993 e il 2003, ha trascorso gli anni più fruttuosi per l’arricchimento della sua vena letteraria. Questo aspetto ha sicuramente reso Autunno un testo maturo, sincero, sentito. Ed è soprattutto per questo che, in definitiva, ritengo questo romanzo un’ottima opera prima nonché un libro profondamente italiano che rispecchia la nostra tradizione letteraria e di quella tradizione si nutre, affondando in essa le sue radici.
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