Autore: Dario Giardi
Pubblicato da Leone - 2014
Pagine: 123 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I leoncini
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Amare non é mai una cosa facile. Alle volte arrivi vicino alla meta e poi perdi la strada. A volte torni a sentirti solo anche se non vuoi. Julien e Adèle si amano e la loro storia sembra giá scritta. Poi un imprevisto. Poi la distanza. Poi...la colpa non é dei poi? Amara non é mai una cosa facile.
In La ragazza del faro Julien è un ricercatore che vive una vita piatta e scappa dalla vita parigina in cerca del contatto con la natura che può riaccenderlo. Si sposta verso le coste della Bretagna, in un piccolo paese, bagnato dal mare e mite, quasi dimenticato. Qui si inserirà nella cerchia di Cécile la musicista, Nicole la sciupa uomini, Christophe il guastafeste del gruppo e Adèle, la vera sorpresa. Adèle è la figlia del guardiano del faro, ormai in disuso, che non si è mai separata da esso e spesso vi torna per passeggiare. Julien incontrerà Adèle proprio al faro in un momento di contemplazione e l´incontro accenderà gli occhi di entrambi.
Ora, quei nostri brevi e fragili incontri afferravano, giorno dopo giorno, la mia vita con la forza di un uragano. Avevo studiato la vita nei libri; ora sarei stato occupato a viverla. – La ragazza del faro
Inizierà un rapporto complicato tra i due, inizialmente felice poi soppiantato dalla paura e dalle insicurezze. Julien arriva da una storia disastrosa di bugie e Adèle è la ragazza corteggiata che non si concede a nessuno, gli elementi sembrano poter combaciare tra di loro per “la volta buona” ma questa storia è come la risacca, nasconde sempre qualcosa e poi lo rivela, prima o poi. Quelle stesse labbra son state anche di Cécile e questa verità riaffiorerà nel momento migliore per i due. Cosa unisce Adèle e Cécile? Un gioco? Passione? Un bisogno?
Il dubbio scava in direzioni opposte, incontrarsi diventa sempre più difficile. Giardi con una scrittura prevalentemente in prima persona ripercorre le gelosie, i turbamenti, le insicurezze di un amore disturbato dal passato, autentico ma fragile, che dipende più dagli altri che da sé. E nel descrivere le dinamiche dei sentimenti annacquati, le forze motrici che spingono ad allontanarsi, la rabbia e il senso d’impotenza Giardi riesce, tenendo sospeso il rapporto fino alla fine, con il ritorno, con un nuovo allontanamento. In secondo piano ma non meno protagonista è la Bretagna, dove l´Armorica, il paese de mare e L´Argot paese delle foreste s´incontrano suggestivamente, tra un presente di abbandono e magia e un passato epico intramontabile. Una Bretagna di fari abbandonati, scogli, orizzonti in cui si sente la
miscela di essenze boschive, di resina, di fiori, di alghe appassite, di salmastro e di terra bagnata, di ostriche e di burro, di sidro e di legno impregnato, di fumo, di nebbia, di reti e di porto. Un profumo umido e malinconico, ma nello stesso tempo carico della forza e del coraggio di uomini duri e pazienti, di mare e frontiera. – La ragazza del faro
La figura del faro in questo breve romanzo è centrale: non solo rappresenta l´inizio e la fine dell´amore, rappresenta il background di Adèle e ne incarna il sogno che Julien desidera sostenere, un legame indissolubile a dispetto del valore attribuito dalla società, un riconoscimento. Un senso di solitudine intenso pervade questa storia, i protagonisti pur condividendo un tratto della loro esistenza non riescono a darsi completamente, non riescono ad avvicinarsi del tutto pur quando la situazione lo richiederebbe, nel momento ovvero in cui le verità vacillano e guardandosi si sembra diversi. Una storia sfuggente, in cui sembra che tutto non sia abbastanza. E mentre la magia della Bretagna è onnipresente, riempie gli spazi lasciati dai personaggi, quella di una storia d´amore che doveva essere LA storia si perde e lascia lo spazio al cinismo della vita, all´incapacità di comprendere davvero i nostri simili, forse troppo incentrati su sé stessi, non abbastanza sensibili o vittime di pregiudizi.
La ragazza del faro ci riporta nelle nostre vite infine, dove dobbiamo sempre scegliere chi avere accanto, dove dobbiamo valutare da ciò che vediamo rispetto a ciò che sentiamo, con una scrittura a tratti asciutta caratterizzata da frasi brevi e in minor parte a tratti spiccatamente sentimentale, che si fa prendere la mano dagli avvenimenti, senza che però conferisca un tratto definitivo alla storia. La ragazza del faro è una lettura breve e poco impegnativa, l´inizio forse è un po´scontato ma la storia poi si riprende subito. L´utilizzo della prima persona la fanno sembrare una sorta di diario, anche in questo caso si sarebbe potuto staccare qualche volta, ma in realtà non vi sono le caratteristiche del diario, la storia è raccontata oggettivamente, ricca di dialoghi e frasi significative interessanti anche estrapolate dal contesto. La ragazza del faro è una storia di dove possiamo arrivare mentre vogliamo arrivare. Perché la rinuncia, l´antitesi del sogno, alle volte è l´unica cosa che ci rimane nella disperazione, nella negazione, nella solitudine di questa vita in cui siamo alla deriva tra le onde alte quando anche l´ultimo faro si è spento.