Autore: Alessandra Prospero
Pubblicato da Città del Sole Edizioni - 2012
Pagine: 50 - Genere: Poesia
Formato disponibile: Brossura
Collana: Cantieri Poetici
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Alessandra Prospero, nata e cresciuta a L'Aquila dove tuttora vive, dopo essere sopravvissuta insieme ai suoi cari al terribile sisma del 6 aprile 2009 che ha devastato la città. Le fragilità, le paure e le angosce, quasi sussurrate, e, al contempo, il desiderio di vita, l'ansia di esistenza trovano spazio nelle sue poesie, insieme alla voglia e la forza di ricominciare.
Questa settimana vi proponiamo la recensione di una silloge poetica di Alessandra Prospero.
P. S. non sta per un messaggio finale cui prestare attenzione prima di voltare la pagina ma rappresenta IL messaggio, centrale e necessario. P. S. Post Sisma infatti è più che una semplice silloge, è una testimonianza, una lotta con ciò che resta di sé e del resto, un modo per esorcizzare la paura, per esprimere rabbia, la rabbia del dolore. Un riconoscersi vivi, sopravvissuti e diversi ma vivi.
I passi che incedono della morte, uno ieri che marchia un futuro che sembra non esserci. Conta il presente, le sensazioni, le preghiere, la forza da trovare, superare il senso di vuoto e desolazione, la voglia di ricominciare che lotta contro la delusione. Tra i temi trattati il rimpianto dell´ingenuità di credere a se stessi con troppa disinvoltura cedendo a una realtà che non esiste. Versi che nascono a L´Aquila, una terra vituperata e che a suo modo tradisce chi vi abita, incapace di dare alla parola “futuro” dei contorni reali e alla parola “speranza” il significato pieno che merita. Emerge chiaro in questa poesia il contrasto tra ciò e lo stupore per l´essere sopravvissuti e la necessità dell´illusione che la tragedia del sisma possa fermarsi e il domani non sia più solo paura.
Illusione ma anche speranza. Molteplici gli elementi in grado di muovere questo sentimento nel cuore tra cui un figlio, la primavera che sboccia. Qualcosa che rinasce. Ma anche il ricordo del legame profondo con una madre e gli occhi pieni d´amore. Un amore spogliato dell´ardore, più vero, difettoso e insicuro, labile, vissuto senza idealizzazione, un amore fatto anche di doveri, di carattere da esercitare per compiere il ruolo di madre e moglie. In Post Sisma immaginiamo quello che resta, i pezzi storti dalle scosse, la polvere, le perdite e la paura. C´è anche qualcosa che non torna più.
Una fragilità non celata, un´opportunità che la sofferenza dona alla speranza. Una poesia imperiosa e asciutta in cui diversi versi precipitano con la durezza di una lama sull´anima e altri miti, arrendevoli, scritti con la dolcezza di chi ancora crede. Un´opera interessante, una voce necessaria per Alessandra Prospero, intima e sincera le cui parole provano a ricostruire un cuore in frantumi, un posto dentro e fuori di sé.
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