Autore: Autori Vari
Pubblicato da 'round midnight - 2012
Pagine: 54 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Partiture
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Un connubio di voci diverse, di uomini e donne che cercano di esprimere quello che hanno dentro nell'unico modo che hanno a disposizione: creando. Slegati tra loro da ogni logica, tempo e spazio, racconti di: Gian Ruggero Manzoni, Raffaello Ferrante, Francesco Aliperti Bigliardo; poesie di: Dani Male, Poeta Menarca; opere di: Mauro Modin, Ian Gamache, Marco Moscato.
Partitura n. 1 è il primo capitolo della serie Partiture, un insieme di penne, di scrittura creativa che si propone di esprimere le voci e i pensieri di scrittori e scrittrici dal diverso background, con stili diversi, complementari e di talento.
Partitura n.1 inizia con lo svelamento da parte di Angela Zenato del vero essere del ritratto Trane di Modin, legato a più capi con la persona di Coltrane, uno dei più grandi jazzisti della storia della musica. Un ritratto che trascende la realtà attraverso precise tecniche di pittura che sembra vogliano conferire al genio del jazz una dimensione poetica e spirituale, esaltarne forza e passione lasciando spazio all´immaginazione. Proprio in armonia col personaggio Coltrane, che con forza e passione, e con un legame poetico e spirituale verso la musica si è impadronito della responsabilità di messaggero: la sua musica è il messaggio, nient´altro che la sua essenza, e può e deve arrivare all´anima.
Il tabernacolo della luce di Gian Ruggero Manzoni è un paradossale racconto che ha per indiscussi protagonisti il Cacciacamularo, un personaggio folle e dalle manie incomprensibili, e l´oggetto delle sue attenzioni: un misterioso cubo che sprigiona luce. Il rapporto tra i due diventerà speciale allorché si troveranno entrambi in un luogo sacro. Tutti quelli che avranno a che fare con il cubo saranno investiti di luce, una luce non solo fisica ma soprattutto spirituale, intesa come vocazione, il vero legame invisibile che unisce tutti i protagonisti e le comparse di questa piccola divertente storia.
A sud di Raffaello Ferrante è un racconto ruvido, un occhio sgraziato posato verso il sud. Il sud dispregiato da chi sta al nord, quel sud caotico disordinato sregolato, sporco, il sud di gente che si lava poco, di persone maleducate, di delinquenti, di degrado sociale dilagante e problemi economici, il sud di chi il sud lo porta dentro. Ferrante compie un itinerario atto a palesare la diseguaglianza tra il nord e il sud, un viaggio in treno, un viaggio dentro se stessi, e una scelta ripetuta: nonostante tutto essere a sud.
Mi è piaciuto vivere di Francesco Aliperti Bigliardo è una vera e propria celebrazione alla vita tramite un´attenta analisi delle sue sfaccettature. Da quelle più personali soggettive e intime a quelle esterne, senza tempo. Quali possono essere i sentimenti di un uomo in procinto di perdere tutto? Questo racconto è forse il tentativo di rispondere in maniera serena e arresa a questo interrogativo, con l´aiuto della speranza della scrittura. Il contrasto vita / morte è il caposaldo di questo racconto che vuol servire da riflessione su ciò che la vita rappresenta, non solo tramite un´analisi dei suoi più grandi fattori scomposti uno ad uno ma soprattutto ripercorrendo la strada delle emozioni, i gesti, le gioie, l´amore che a vita vita hanno aggiunto.
Tangenziale e Circonvallazione sono due interessanti scritti di Dani Male. Il testo è organizzato in maniera simile al componimento poetico, il che conferisce alla narrazione quelle pause capaci di creare tempi sincopati e versi acuti e affilati. In questi scritti prevalgono riflessioni sulla vita nate grazie alla strada, budella su cui viaggiamo ogni giorno e compagne del nostro essere su cui si consumano pensieri e propositi, passati e futuri.
Infine Domenica malvagia e Lunedì 7 Gennaio (che sembra la sua naturale prosecuzione) di Poeta Menarca sono pensieri a gocce, a voce alta, gridati. Vi si legge tutto quell´addio e l´amore impossibile, tutto quel vuoto che è impossibile misurare e che solo l´amore è capace di lasciare. Quella stanchezza, la disperazione, la rabbia tirata fuori, la solitudine, lo schifo che ci si sente dentro da abbandonati. Un racconto di perse speranze, stanchezza e apatia. Di amore andato.
Partitura n.1 è un libretto tascabile dalle dimensioni amichevoli. La lettura è sorprendentemente piacevole e ci si incanta nel percorso di svelamento delle diverse penne che hanno partecipato a questo progetto. Questo libro raggiunge lo scopo per cui è stato pubblicato unisce i colori della creatività: è un arcobaleno letterario e ogni scrittore è uno dei suoi colori. Ne risulta un´opera interessante e scorrevole, sempre diversa, a tratti ruvida e oscura, oppure docile e passionale. Scritture molto diverse possono coesistere? La risposta che quest´opera fornisce è affermativa. Con l´effetto di sorprendere, incidere grazie alla loro brevità, e lasciare molti punti in sospeso per il lettore. Partitura n.1 non è solo un piacevole invito alla lettura ma ancor più quindi un forte invito alla riflessione, un viaggio di puntini sospensivi dalla carta alla nostra immaginazione. Capace di traghettarci da un pensiero all´altro con il suo essere profondo e fare cupo e brusco si conquista un posto di rilevo nell´esperienza del lettore diventandone, fino alla fine, il suo piccolo grande vero compagno di viaggio.
Fabio Pinna