
Autore: Carlo Collodi
Pubblicato da La Grafica Pisana - 2012
Pagine: 191 - Genere: Letteratura per ragazzi
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788897732785

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Pinocchio é un bel mascalzone. Ma ha un cuore buono. Deve solo crescere, cambiare. Tempo al tempo. Conoscerá tante persone nel suo cammino, nelle sue avventure e queste gli insegneranno qualcosa di molto importante. Una storia indimenticabile da gustarsi con tante belle illustrazioni dai mille colori. Per i piccoli, ma non solo.

Rileggere Pinocchio a trent´anni ha un sapore diverso, manca la scoperta ma si è più sensibili alla morale, più attenti ai dettagli e pronti ad apprezzare il merito di Lorenzini, in arte Collodi, in un capolavoro della letteratura italiana per ragazzi ma non solo tradotto in 240 lingue, oggetto di saggi e film. Rispolveriamo insieme Pinocchio nella speranza di invogliarvi alla lettura magari insieme ai vostri bimbi. L´edizione che vi presentiamo è quella in edizione integrale realizzata da La Grafica Pisana, un 16×22 illustrato da Daria Palotti di cui ci siamo innamorati e vi mostriamo qualche immagine. E vi diremo il perché. Ma iniziamo con la storia.
Pinocchio combinaguai
Un pezzo di legno parlante salta tra le mani di maestro ciliegia, che vuole disfarsene per paura, e Geppetto.
Il burbero e tenero Geppetto vuole farne un burattino (Collodi impropriamente usa il termine burattino al posto del più corretto marionetta) se non fosse che appena terminategli le gambe scoprirà quanto discolo sia questo Pinocchio. Da lì in poi sarà una vita di avventure per il piccolo burattino che si troverà a rischiare la vita innumerevoli volte e a conoscere l´animo umano e il suo stesso. Scampato dalle grinfie del Mangiafuoco e con belle cinque monete d´oro da portare in dono a Geppetto si farà ingannare, e sarà solo la prima di molte volte, dal Gatto e la Volpe.
Solo l´intervento della bambina turchese, che si rivelerà essere una Fata, gli impedirà di morire impiccato da quei due ladroni. Farà la comparsa a questo punto della storia un altro celebre personaggio, il Grillo Parlante, il piccolo filosofo pronto a consigliare lo sprovveduto Pinocchio. Ma tant´è quella zucca di legno è proprio dura che perderà i sui denari nel Campo dei Miracoli, una bella metafora per spiegare la pericolosità dei facili guadagni. Pinocchio ruberà per fame, e anche in quest’occasione imparerà a sue spese di aver sbagliato. Ma imparerà subito, grazie alla sua onestà nel non venir a patto coi ladri si guadagnerà la libertà.
Perso Geppetto in mezzo al mare e morta, apparentemente, la Fata Pinocchio approderà all´isola delle api industriose. Qui ritroverà la Fata, ormai donna, che si offre di adottare Pinocchio come mamma, e Pinocchio, conscio di aver disubbidito e vagabondato per tutto il tempo, gli promette di diventare un bravo burattino, di studiare, dire la verità, e ascoltare i grandi. E Pinocchio ci proverà. Ma il suo istinto è più forte di lui e si farà fuorviare dalle cattive compagnie a marinare la scuola. E quando si marina la scuola, Collodi ripete coi personaggi, capita sempre qualche disgrazia. Così sarà. Per esempio finire in padella scambiato per un pesce. Incuriosito da Lucignolo lascerà tutto, ancora una volta, verso il Paese dei Balocchi per ritrovarsi trasformato in ciuchino, pronto ancora una volta a un’infelice sorte: morire per far della sua pelle un tamburo.
Scampato anche questo pericolo, grazie ai pesci che gli mangiano la pelle da somaro, un nuovo pericolo lo insidierà, il famoso Pesce-Cane che nasconde nel suo stomaco Geppetto. Qui il ricongiungimento e il forte attaccamento di Pinocchio verso il padre prima e verso la madre poi cambieranno l´esito della storia.
Pinocchio e la rinascita
Pinocchio è cresciuto, le avventure e disavventure gli hanno insegnato come essere un bravo burattino. Ora è pronto, con suo grande desiderio, a vedere il burattino che era fermo in un angolo, con gli occhi di un ragazzo.
E proprio questa rinascita sembra essere il significato più profondo impresso da Collodi. L´uomo è capace di buttarsi alle spalle la sua vecchia condizione e crescere se si affida alla buona morale, abbandonare il passato grazie alle esperienze che lo formano e lo preparano a un futuro più dignitoso, da uomo, con responsabilità e coscienza. Impossibile non amare i personaggi, la lucidità, la giocosità, la magia che trasuda, la bontà e la fermezza, la generosità, il senso di giustizia che incarnano e anche quello di furfanteria. I personaggi in questa storia non smettono mai di parlare e non ci si stanca mai. In particolar modo ho amato la figura di Geppetto, del suo amore di “padre”, della sua pazienza, capace come ogni buon padre di sopportare il dolore arrecato dal figlio e sempre presente, con un braccio teso a riaccogliere un Pinocchio immaturo e mascalzone ma pur sempre suo figlio, sua creazione. Un’altra figura degna di nota a mio avviso è la Fata che prima si offre di far da sorella e poi, una volta cresciuta, da madre.
È la mia mamma, la quale somiglia a tutte quelle buone mamme, che vogliono un gran bene ai loro ragazzi e non li perdono mai d´occhio, e li assistono amorosamente in ogni disgrazia, anche quando questi ragazzi, per le loro scapataggini e per i loro cattivi portamenti, meriterebbero di essere abbandonati e lasciati in balìa a se stessi. Pinocchio parla al padrone che l´ha comprato per venti soldi.
La Fata ha intuito chi è davvero Pinocchio e ha fiducia in lui, conscia del suo cuore buono, sa che va solo corretto e sarà la vita a farlo. Lei veglierà, da lontano, e sarà pronta ad accogliere il nuovo Pinocchio, che la ama tantissimo. Questa pazienza ripagherà i suoi sforzi.
Mi piace vederci l´amore incondizionato dei genitori, in questa storia, non solo i piccoli insegnamenti etici e morali disseminati nel percorso della storia diretti ai ragazzi. Un amore che si esalta e prevale sempre più necessario nella nostra società. Le avventure di Pinocchio è una lettura di 36 capitoli positiva e divertente (i vocaboli toscani sono una chicca), adatta per la sua struttura ad essere letta a piú riprese, che in qualche modo ci modella, che tutti i bambini dovrebbero leggere e che i grandi dovrebbero rileggere. Perché le storie non solo sempre solo storie. Abbiamo apprezzato questa versione illustrata da Daria Palotti, illustratrice di talento. La Grafica Pisana ha realizzato un´opera per i più piccoli: un trionfo di colori, un progetto grafico moderno, lineare e pulito. Le illustrazioni che raffigurano i momenti salienti delle avventure capitate a Pinocchio sono bellissime, vivide, da cui trasuda l´emozione del racconto. Impossibile non notare l´accuratezza nelle espressioni di Pinocchio per esempio, divertito, triste, piangente, spaventato. Ricchi di dettagli, illustrazioni che anche i grandi possono apprezzare.
Ecco perché vi consiglio questa edizione, sarà un acquisto non solo per i vostri bimbi o nipotini ma lo sarà anche per voi. Sfogliare queste pagine vi farà tornare un po´ bambini e dimenticare, per un attimo, il mondo senza balocchi.
La videorecensione