
Autore: Francesca Paolino
Pubblicato da Edizioni del Faro - Gennaio 2013
Pagine: 131 - Formato disponibile: Brossura

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Frasi che diventano versi. Poesie che regalano scorci di una vita. Carta e penna, semplici strumenti con cui Selma Meerbaum – Eisinger compie la sua magia e lascia un piccolo ma indelebile segno nel mondo e nel tempo. Selma è un animo sensibile, una persona genuina e curiosa, un’intelligenza spontanea. Selma è solo una ragazzina, strappata troppo presto alla vita per scontare la sua grave colpa: quella di essere ebrea.

Una vita, attraverso la voce di Francesca Paolino, racconta di Selma Meerbaum-Eisinger, una giovane poetessa che, con i suoi scritti, ha lasciato una forte testimonianza degli anni della guerra e dei campi di lavoro. La storia prende forma nelle verdi valli della Bucovina, una ragione ad oggi divisa tra Ucraina e Romania, di origini austroungariche, storicamente passata sotto il dominio sovietico e, successivamente, nazista. È in questa terra, precisamente nella città di Czernowitz nel 1924, che nasce e cresce Selma, una ragazza semplice e curiosa, affascinata sin da giovanissima dal mondo della letteratura. Le difficoltà economiche della famiglia non impediscono a Selma di esprimere appieno sé stessa e di inseguire il desiderio di apprendere e studiare. La sua quotidianità è ricca di stimoli, di conversazioni impegnate con professori di sorta, di scambi di poesie con le amiche del cuore e di momenti solitari in cui imprimere nero su bianco la sensazione del momento. Selma trova una seconda famiglia all’interno dell’Haschomer Hatzair (Giovane Sentinella), un movimento giovanile con l’ambizione di permettere all’individuo la propria autorealizzazione tanto dal punto di vista fisico, quanto intellettuale. Qui la ragazza può nutrire la propria mente attraverso le ore di studio e le numerose lezioni, nonché potenziare il proprio corpo dedicandosi a escursioni, ginnastica e danza. Selma vive con gioia, una gioia contagiosa che travolge chi le sta accanto e che lei stessa trasmette con i suoi versi:
Vorrei vivere,
Guarda che colori ha la vita!
Quante meravigliose danze!
E labbra che attendono, ridono, ardono
E annunciano la loro gioia.
Le contingenze storiche finiscono però con il frenare lo slancio vitale di Selma, costringendo la ragazza a reprimere il proprio entusiasmo e a finire relegata nel campo di lavoro di Michajlovka in Ucraina.
Nuccia, ma quanto dovrà durare ancora? Come fai a tenere duro? Non sono nemmeno tre mesi che mi trovo qui e già mi sembra che finirò con l’impazzire.
A pochi mesi dalla sua deportazione nel campo di lavoro, la giovane Selma viene colta da un terribile attacco di tifo, che si accanisce contro di lei strappandola per sempre alla vita.
Tuttavia le angherie naziste e le malattie nulla hanno potuto contro la potenza dell’arte e, ancora oggi, dopo oltre settant’anni da questi terribili fatti, possiamo assaporare le poesie di Selma Meerbaum – Eisinger.
Approfondimento
Una vita è molto più che una semplice biografia. Francesca Paolino non si limita a raccontare la vicenda di Selma, o a scandire il romanzo con frammenti di poesie, ma crea una contestualizzazione storica approfondita con dovizia di particolari. L’autrice affronta un tema noto, quello dell’olocausto, da un punto di vista originale: quello della Bucovina, una regione dell’Est Europa, sconosciuta ai più. La Paolino spiega nel dettaglio gli sviluppi del secondo conflitto mondiale in Romania e Ucraina, raccontando parallelamente la vita di una giovane poetessa perseguitata in quanto ebrea. L’autrice arricchisce inoltre il proprio lavoro con una bibliografia importante e con una raccolta fotografia relativa alla famiglia Meerbaum-Eisinger e ai personaggi storici di spicco durante conflitto mondiale.
Una vita è una lettura impegnativa, consigliata soprattutto agli appassionati di storia o di letteratura. Lo stile di scrittura e l’accuratezza dei contenuti storici rendono questo libro adatto a fini didattici, come lettura integrativa per approfondire la tematica dell’olocausto.