Autore: Maurizio Preti
Pubblicato da Amazon - 2021
Pagine: 219 - Genere: Noir
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9798593166869
ASIN: B08SLD5G48
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Il professor Massimo Giavazzi insegnava storia dell’arte al liceo classico della sua città, sessant’anni, una moglie e una vita tranquilla. Un giorno mentre si sta recando a messa, fa tappa da Gennaro il suo amico rigattiere che gli propone un quadro antico di poco valore, Giavazzi decide di regalarlo al parroco, così una volta preso il dipinto lo consegna in chiesa. L'indomani il suo amico Gennaro viene ritrovato morto, alcune persone hanno malmenato, pugnalato e infine ucciso l'uomo con una pistola. Sembra che questi tre loschi individui siano alla ricerca di quel quadro che nasconde un segreto sconcertante.
7Il quadro delle ossa di Maurizio Preti (autore che abbiamo già conosciuto con La riserva di Comneno) è un giallo ricco di suspense, un romanzo che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Un giorno il professor Massimo Giavazzi insegnante di storia dell’arte sta andando alla messa insieme a sua moglie, appassionato di oggetti d’arte antichi, di francobolli ha riservato un’intera stanza di casa sua alla catalogazione di vari reperti, che tiene bene ordinati su mensole e mobili, rigorosamente suddivisi per tipologia per fare bella mostra agli amici di tutte queste ricchezze. Proprio quel giorno da Gennaro il rigattiere, Giavazzi scopre un quadro particolare “una madonna con un bambino” con una bella cornice intarsiata, “Io non me ne intendo di Madonne e di Santi, ma lei magari ne sa più di me. Che ne dice?” accenna Gennaro.
Il professore decide di acquistare il quadro malgrado non sembri un dipinto di grande valore artistico, visto il periodo in cui il quadro sembra essere stato dipinto. “Lo porterò a don Graziano, lui sicuramente saprà dove metterlo” dice il professore, “sto per l’appunto andando alla messa, mia moglie mi aspetta.” Vista l’intenzione Gennaro decide di regalarglielo. Il professore arriva in ritardo per la messa, ma il suo dono rende felice il prete che accetta felice questo bellissimo dono. Il giorno seguente una notizia terribile fa il giro della città, Gennaro il rigattiere viene trovato morto dentro al suo capannone, il professore resta veramente turbato dalla notizia che legge sul giornale.
“Il professor Giavazzi era letteralmente saltato sulla sedia dopo che ebbe ricevuto quella telefonata. Stava leggendo il giornale davanti al suo caffè, subito si alzò in piedi e prese ad urlare: “Hanno ammazzato Gennaro. Hanno ammazzato Gennaro”. “Chi?” chiese la moglie, sorpresa da quel grido. “Il trovarobe, il mio amico – rispose lui, sempre più agitato – devo andare, devo andare” ed uscì di casa di corsa, almeno per quanto gli consentivano le sue gambette corte sotto la pancia che gli usciva fuori dai calzoni, per andare al capannone.”
L’uomo è stato ucciso con molta violenza, prima malmenato, poi pugnalato e infine freddato con un colpo di pistola, il professore forse intuisce che non si tratta di una comune rapina, intanto proprio sul luogo del delitto incontra il commissario Galavotti, “Professore, che ci fa qui?” i due si conoscono da tempo, il commissario ha due figli nella sua scuola, il professore riesce a vedere il corpo di Gennaro e con le lacrime agli occhi si allontana.
Qualche giorno dopo, una sera che il professor Giavazzi rientra molto tardi, fa una terrificante scoperta, trova la casa sottosopra e la moglie sotto shock lo mette in guardia, tre uomini si sono introdotti in casa sua e stavano cercando “Il quadro”:
[…]Le si avvicinò, cercò di abbracciarla, consolarla, aiutarla, darle un sostegno insomma, anche se non riusciva a capire perché facesse così: “Erano in tre” disse la donna con un filo di voce. “In tre? Chi erano … in tre? Cosa è successo?” fece lui che ancora non capiva, mentre lei scoppiava in un pianto violento e non la smetteva più. “Il quadro. Volevano il quadro” disse ancora la donna fra le lacrime. “Il quadro? Ma che quadro? Ma per giove, dimmi cosa ti è successo. Calmati e fammi capire”.
Maurizio Preti è riuscito a dare un ritmo incalzante a questo romanzo, in questa sua terza opera la scrittura è così pungente e diretta, ha un modo di raccontare tutto suo, riesce a sviluppare questa oscura vicenda brivido dopo brivido tenendoci incollati alle pagine. Il libro come avete potuto vedere parte in sordina, ma la ricerca estenuante della verità porterà i protagonisti in giro per l’Europa per decifrare questo terrificante mistero. Nessuno poteva immaginare che quel quadro all’apparenza insignificante nascondesse un segreto arcano che riguarda una casa abbandonata con un giardino colmo di ossa di bambini scomparsi. Un thriller italiano degno di nota che vi farà accapponare la pelle!
Approfondimento
Affrontare una tematica come il thriller o il giallo oggi non è facile, hanno provato in tanti ad addentrarsi per queste vie labirintiche ma, forse sono in pochi ad avere il dono di sorprendere il lettore uscendo dagli schemi e dalla banalità frequente.
Maurizio Preti nonostante tutto ha scritto un ottimo libro, vivo nella sua narrativa, è capace di accendere le emozioni del lettore intrigandolo con piccoli elementi che suscitano paure moderne come il rapimento o l’uccisione di poveri bambini indifesi.
Chi non ha mai trovato interessante riscoprire antichi oggetti tra i mercatini della propria città? Molto spesso questi oggetti nascondo storie antiche, fatti grotteschi o maledizioni senza tempo che spesso ignoriamo, in Il quadro delle ossa possiamo assaporare questa paura, il pensiero sconcertante che fa breccia nei nostri cuori. E così attraverso questi fatti piombiamo anche noi in un incubo fatto di carta, che soltanto attraverso i protagonisti di questa storia riusciremo ad esorcizzare!
Fabrizio Raccis