
Autore: Maurizio Preti
Pubblicato da Amazon - Aprile 2021
Pagine: 174 - Genere: Thriller storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9798746256577
ASIN: B093RMYFG7

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Nel 1183 una nave carica d'oro partita da Bisanzio scompare nel Mar Adriatico, questo bottino doveva arrivare al porto di Venezia come compenso per una guerra evitata. A distanza di tanti anni, un uomo brillante di nome Edward Gray dopo aver acquistato una casa vecchia, scopre due cadaveri e una antica medaglia d'oro con inciso il simbolo di quella nave scomparsa. Parte così una lotta contro il tempo per accaparrarsi quello che potrebbe essere uno dei più grandi tesori mai visti prima.

La riserva di Comneno è un romanzo thriller-storico scritto dall’autore Maurizio Preti, una storia intrigante che racconta le vicende legate ad un tesoro scomparso che era arrivato attraverso una nave dispersa nel mar Adriatico. Tutto comincia nel 1180 circa con l’arrivo al porto di Venezia dei fratelli Dandolo. La barca era riuscita a eludere il blocco navale di Bisanzio, era arrivata in tutta fretta al punto che alcuni marinai sul pontile avevano pensato ad una epidemia o qualche altro pericolo, tutta via non vi era nessuna segnalazione a bordo. Giovanni ed Enrico scesero in tutta fretta chiedendo di essere portati dal Doge di Venezia. Enrico era ambasciatore a Costantinopoli, quando lo videro, subito gli abitanti pensarono che qualcosa di strano stava per accadere, in tanti seguirono i fratelli Dandolo per cercare di ascoltare la notizia. “C’è aria di guai, amici miei, credete a me. Segnali di guerra” disse un vecchio.
Entrati nella sala del Gran Consiglio Enrico incontrò il Doge e disse:
“Ascoltatemi. Ascoltatemi bene. L’imperatore Manuele Comneno ha fatto arrestare tutti i Veneziani che stanno a Costantinopoli e ha confiscato anche i loro averi. Noi siamo riusciti a fuggire per vero miracolo e siamo corsi qui per avvertire” disse ad alta voce Dandolo rivolto verso il Doge e poi verso la folla. “Ma sono migliaia di persone” esclamò sorpreso il Doge. “Sì, più di diecimila – confermò Dandolo – confinate e prigioniere in casa loro”. “E perché avrebbe mai fatto una pazzia del genere?” chiese ancora il Doge. “Perché ha paura – continuò Dandolo – ha paura di Venezia, teme che venga messa in discussione la sua autorità, sostiene che siano stati i Veneziani a dar fuoco alla colonia genovese di Galata”. “Ma è falso, noi non c’entriamo nulla con quel fatto e poi non abbiamo mai contestato l’autorità dell’imperatore. Tutti voi mi siete testimoni, noi facciamo solo gli affari nostri e sosteniamo il commercio. Ma cosa vuole? La guerra?” rispose il Doge. Quella parola accese l’Assemblea: “É guerra, è guerra. Armiamoci contro il basileus Comneno” dissero in molti e a poco a poco la parola guerra fu sulla bocca di tutti.
Il Doge fu costretto a cedere e diede la sua parola che si sarebbe preparata un’azione militare con un’imponente flotta, forse in realtà Venezia non era mai stata realmente in pericolo, ma Enrico con astuzia aveva escogitato qualcosa di veramente geniale per liberare i prigionieri e raccogliere più oro possibile.
Rientrato a Costantinopoli l’ambasciatore avverte dell’arrivo dei veneziani il basileus Comneno che ha grande timore dell’esercito radunato contro di lui, Enrico suggerisce di bloccare l’azione militare con una grossa offerta di denaro. Dopo qualche tempo e alcuni episodi tragici, arriva la richiesta finale per evitare una guerra inutile “vogliamo l’oro, la liberazione dei prigionieri e i nostri diritti commerciali”. In breve i coloni veneziani imprigionati furono allora rimessi in libertà, restituiti i beni confiscati e una nave tonda, dalle forme tozze ma in grado di trasportare grandi quantità di merci, partì da Costantinopoli carica d’oro con destinazione Venezia eppure non arrivò mai a destinazione.

Una rotta dal passato verso il presente
La storia del libro a questo punto prende una rotta incredibile e ci riporta al nostro tempo, proprio nel contemporaneo dove le vicende del coronavirus si sono espanse in tutto il mondo, un avvocato cerca con insistenza Sir Edward Gray un uomo brillante con il fiuto per gli affari, tassello importante dell’azienda. L’uomo è irreperibile, con un gruppo di amici si è recato in Dalmazia per visionare una storica casa che vuole acquistare. Esaminato il luogo e firmati i contratti Sir Gray contatta suo nipote: “Antonio, ho comprato una nuova casa, vieni subito qui, perché ho bisogno dell’arredatore di famiglia, per sistemarla”. Durante la perlustrazione in un’angusta stanza simile ad una cella, vengono rinvenuti due cadaveri, e viene trovata una medaglia d’oro con il simbolo di una nave, proprio quella nave scomparsa che è stata citata nella prima parte di questa storia. Parte così una lotta contro il tempo per accaparrarsi quello che potrebbe essere uno dei più grandi tesori mai visti prima.
È una storia davvero avventurosa, che sembra uscita dalla penna di James Rollins autore di Indiana Jones, i personaggi sono ben articolati, la figura di Edward Gray il settantenne brillante è molto carismatica. Maurizio Preti è riuscito a mescolare il romanzo storico a quello moderno, facendoci rivivere alcuni eventi del contemporaneo dando un peso specifico a questa storia originale.
Approfondimento
Passaggi segreti, scheletri, monili, antiche navi disperse, c’è tutto il necessario in questo romanzo per passare un’intensa serata dentro una grande avventura, Maurizio Preti abile scrittore ha strutturato perfettamente questa storia misteriosa. Il personaggio principale per agguantare questo tesoro dovrà riuscire a sconfiggere capitani della finanza, polizia e le restrizioni dovute al coronavirus! Come se non bastasse anche un assassino si metterà sulle tracce di questo antico bottino.
Mi ha molto colpito la descrizione degli stati d’animo di alcune persone descritte nel romanzo che affrontano l’epidemia, che riflettono su quanto era fantastico questo mondo senza il terrificante virus. L’autore è riuscito a parlare di questi fatti tragici dandoci coscienza di quello che è accaduto realmente ma sempre accompagnandoci in una storia di fantasia e dandoci l’opportunità di godere pienamente di questa avventura. Complimenti a questo autore, c’è un grande cuore dietro tutte queste pagine.