Autore: Andreina Chiari Branchi
Pubblicato da Amazon - Agosto 2021
Pagine: 270 - Genere: Narrativa Contemporanea, Narrativa rosa
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9798453205349
ASIN: B09C342RXR
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Angelica, la protagonista del romanzo, è una donna d’oggi, una di noi, vicina e apparentemente appagata del suo essere moglie e madre. Tuttavia vive un’esistenza modulata nell’adeguarsi pedissequamente a ciò che gli altri si aspettano da lei: gli affetti, la cura dei suoi cari, delle amicizie. È un mondo dorato, il suo, che diviene quello del lettore, immerso nella natura florida ed elegante del contado fiorentino. Lo svolgersi del suo esistere si snoda al ritmo delle esigenze di quanti le stanno accanto mentre l’amore alimenta la sua anima delicata e sensibile, non solo vivace nei sentimenti, ma pure nell’estro artistico...
La tentazione e il rimpianto è il libro scritto da Andreina Chiari Branchi autrice di molti romanzi e libri per l’infanzia che questa volta, con questo suo nuovo romanzo, ci racconta l’emancipazione femminile e non solo, una storia di donne che ruota intorno al personaggio principale. Angelica vive la sua vita in maniera schematica compiendo al meglio le sue faccende ma la sua vita non è così monotona come può apparire agli altri, lei è una donna di oggi, una donna moderna che vive un’esistenza modulata come la definisce Maddalena Chiari nell’introduzione, eppure questo personaggio ci racconta i suoi drammi e le sue passioni sconfinate, le sue paure. Non vuole e non deve adeguarsi a questo sistema che la vede vestire l’abito stretto di moglie e madre perfetta, attenta al marito e costretta alle classiche “amicizie” di famiglia, no, non è la vita che ha scelto, non è quello che lei stessa vuole.
Il primo capitolo di questo libro comincia con Angelica che sta creando la sua “Torta della Torre” per il suo decimo anniversario di matrimonio, una ricetta tramandata da madre a figlia. Non vuole nessuno attorno mentre prepara questo dolce che sembra avere un significato profondo e rituale, ma proprio in quegli istanti viene interrotta dalla sua amica Viola, che gli racconta in preda all’agitazione di aver litigato pesantemente con suo marito Giuseppe, “vuole il divorzio…ha fatto le valigie ed è andato via…” Angelica cerca di rincuorare la sua amica ma, Viola risponde stizzita: «Sì voglia soltanto una… una moglie come te! La donna perfetta! Tu che sei il modello a cui i nostri mariti si ispirano e che tutte noi amiche invidiamo. Angelica la cuoca provetta, Angelica la madre ideale che per seguire la famiglia e i figli ha sacrificato la sua passione… la pittura!».
Angelica resta spiazzata da questa rivelazione, vedeva una cara amica in Viola, eppure in preda all’agitazione e ai suoi problemi famigliari aveva usato delle parole molto pesanti nei suoi confronti. Angelica è turbata da tutta questa invidia, avverte un forte malessere, ha la nausea, le parole di Viola hanno aperto una ferita
Intanto che le mani di Angelica impastavano rabbiosamente la pasta frolla, la sua mente correva veloce di qua e di là: passava in rassegna le sue amicizie, gli anni della giovinezza e cercava di sondare i pensieri di tutti coloro che le erano stati vicini… in fondo pensava: «Forse l’unica amica che abbia davvero mai avuto è proprio Laura». Pensando a Laura il pensiero non poté che correre a sua madre, Elena Sofia. D’altronde Laura era figlia della migliore amica di sua madre. Con Laura, Angelica, aveva condiviso molte delle sue esperienze: le scuole elementari, le medie, e poi il liceo artistico a Firenze quindi la decisione comune di intraprendere architettura… la laurea; ma poi Angelica, da sempre innamorata della pittura più che della progettazione, aveva lasciato tutto per la famiglia, per Alberto, suo marito, mentre Laura aveva intrapreso una carriera molto brillante nel mondo dell’architettura e del design e si era trasferita a Parigi… Sentì una morsa allo stomaco nel pensare alla sua amica, compagna di studi e di mille giornate insieme a scambiarsi umori, sogni e ambizioni… la nostalgia di quei momenti la assalì forte, assoluta; la avvolse.
E così Angelica comincia a riflettere su eventi passati della sua vita, in particolare sulla sua amata madre, volgendo la sua attenzione ai vecchi ricordi della sua infanzia. È una donna delicata e sensibile, un’artista che dipinge quadri bellissimi, una donna che si divide tra casa, famiglia e passione, che indaga nel suo passato dentro il suo animo tra tentazione e rimpianto!
Andreina Chiari Branchi è riuscita a dividere il libro in più tempi mantenendo viva l’attenzione del lettore, ci racconta il primo incontro tra i genitori di Angelica, ci fa conoscere la madre Elena Sofia e ci apre un mondo femminile che molti di noi forse ancora non conoscono attraverso gli occhi dei suoi personaggi letterari.
In questa storia il presente e il passato si intrecciano rivelando sentimenti perduti dalle sfumature amorose che sembrano lasciare segni indelebili nella vita di questa famiglia, una riflessione profonda sul lato umano di ognuno di noi.
Approfondimento
I personaggi descritti da questa brava autrice, sono personaggi genuini, che vivono coscientemente il momento. È davvero notevole leggere tra le pagine storie di vita che possono attraversarci in una maniera così fresca e diretta, perché ognuno di noi attraverso libri come questo, possono vivere sentimenti ed emozioni che non ci appartengono.
La scrittura raffinata di questa autrice denota tanta esperienza nel descrivere fatti e sensazioni al punto che, durante la lettura, sembra quasi di vivere l’intensità della storia narrata come dentro un film d’autore. Non è facile far coincidere ogni elemento con i fatti, eppure dentro questo libro non troverete nessuna lacuna, non ci sono errori per chi come lei, è abituata da tempo a comunicare attraverso la letteratura.
Mi sono limitato a citarvi brevemente soltanto il principio di questa opera, ma all’interno del libro scoprirete tante altre chiavi di lettura che sono capaci di accendere l’interesse di tutti, perché leggere non significa per forza scappare da questo mondo monotono ma, vederlo e goderne attraverso gli occhi di un altro, e magari è proprio quello di cui abbiamo bisogno.
Fabrizio Raccis