
Pubblicato da Kimerik - 2019
Pagine: 1234 - Genere: Narrativa Contemporanea, Narrativa Italiana
Formato disponibile: Rilegato
ISBN: 9788893759885
ASIN: B07W5L42PQ

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Un giorno un gruppo di amici durante una partita a tennis si ritrova a rivangare ricordi del passato, la storia di due famiglie segnata da eventi indimenticabili che sembra connessa dal tempo dei tempi, due arti la musica e la sartoria che caratterizzano questi due nuclei famigliari. Una storia d'amore che sembra nascere come riscatto dal perduto amore di qualcun altro. Intanto in mezzo a tutto questo c'è un bellissimo abito, l'abito invernale di pura seta che Andrè doveva creare per la sua donna amata. Ma quell'amore è venuto meno quando l'uomo è dovuto fuggire da solo in America dopo che la sua famiglia è stata deportata ad Auschwitz.

L’abito invernale è un libro edito dalla casa editrice Kimerik, scritto dall’autrice Sara Alfieri, sono due tomi belli corposi e malgrado la mole di pagine che si presenta posso assicurarvi che la lettura scorre che una meraviglia, in una sola serata ho letto quasi un centinaio di pagine. Questi tomi racchiudono la storia di due famiglie, i Maladian e i Deauville ma il vero protagonista come cita il titolo del libro è proprio l’abito invernale, un abito dal colore azzurro.
La cosa molto interessante di questo romanzo è che intreccia tante storie e un grosso numero di personaggi, mi ha dato l’impressione leggendolo di far parte di un condominio pieno di famiglie e di personaggi incredibili. Pagina dopo pagina sono diventato davvero curioso, ho sbirciato nella vita di ragazzi e ragazze, uomini e donne, in un arco di tempo diviso in tre fasi, tra il 1942, il 1996 e il 2015, l’autrice è stata capace attraverso la sua scrittura di raccontarci tre periodi differenti tra loro ma legati da un unico filo conduttore, una macchina del tempo affascinante, questo è il grande punto di forza di questo romanzo, perché attraverso questa tecnica la storia non perde mai il suo ritmo e a lungo andare, inserisce dei tasselli essenziali per capire al meglio i segreti e i misteri di queste famiglie.
“Questo gli fece ricordare gli occhi di Bobby. Erano gli occhi di un romantico, in bilico tra il giorno e la notte, affamati di emozioni. Il destino si prendeva gioco di lui, se proprio il figlio di un suo vecchio amico doveva fargli tornare in mente le occasioni perdute. Dal caffè si sentiva la voce simpatica di Joy, la cognata di Gino. Stava discutendo con suo marito Fred del menu di compleanno per il party di domenica prossima.
Adesso erano loro che gestivano il club. Fedeli al volere dei predecessori, non avevano cambiato quasi niente. Fuori, c’erano gli stessi tavolini con le stesse tovaglie a quadretti bianche e rosse, le solite panchine di legno sotto gli aceri e le vecchie fioriere ben curate, che dividevano il cortile dal campo da tennis.
Dentro, soltanto il bancone del bar era stato sostituito da un modello più moderno e i muri erano stati tinteggiati di un solare giallo pastello. Le stesse sedie erano poste davanti al televisore che richiamava i clienti all’interno, in occasione dei match sportivi.
E in fondo alla sala, delle nuove poltroncine, che avevano rimpiazzato quelle ormai sciupate dalle molte festicciole di Capodanno, erano visibili dalla vetrata. Simon provò una fitta di rimpianto. Gli sembrò di rivederla mentre con la mano accarezzava la stoffa dell’abito, inclinando il capo, incantandosi nel colore. Bellissima nell’abito invernale, che dapprima si era rifiutata di indossare, Carole lo stava aspettando per dirgli ciò che aveva tanto sperato di sentirsi dire. E dopo che l’ebbe detto, nient’altro aveva più contato. Ed era là che lui aveva sbagliato.
Ognuno di noi ha uno spettro, anche se finge di non vederlo. Esso ci segue da lontano, ci scruta, non ci abbandona. È un amico che resta fedele, fino alla morte.”
La storia parte proprio da Riverdale, nel Belmont negli Stati Uniti D’America, dove un gruppo di amici attraverso una fotografia innescano una carrellata di ricordi che si alternano tra i primi capitoli del primo tomo, in questa occasione Andrè Maladian rivive alcuni attimi del 1942, quando poco più che vent’enne partì verso gli Stati Uniti scappando dall’orrore che aveva travolto lui e la sua famiglia deportati ad Auschwitz.
Una volta arrivato in America Andrè riuscirà ad avviare un attività sartoriale, e sarà proprio lui più avanti, a realizzare “l’abito invernale” per la nipote Carole da indossare per il capodanno, lo stesso abito che l’uomo avrebbe dovuto realizzare per la sua donna amata prima di fuggire per l’America e abbandonarla, un abito azzurro chiffon di una seta purissima, un abito che diventa un talismano simbolico, segno di libertà e riscatto, ma anche emblema dell’amore perduto.
La storia si presta come una vera e propria saga familiare, i libri sono soltanto due, ma forse potevano essere suddivisi in più parti in modo da creare più aspettativa dai lettori, nonostante la scelta editoriale sono rimasto davvero soddisfatto del livello di narrazione.
Interessante l’intreccio familiare che viene creato tra la famiglia di Andrè Maladian e il pianista Jacques Deauville, i due amici assisteranno alla nascita di una storia d’amore tra i loro nipoti, Carole, aspirante attrice e Simon, promettente pianista. I due hanno dei caratteri molto differenti tra loro che rispecchiano benissimo le qualità ma anche i difetti delle due famiglie, sembrano proprio raccontare con i loro atteggiamenti la loro dinastia mettendo in risalto i modi diversi di vivere e vedere la vita.
Approfondimento
Non solo storie e personaggi, attraverso questo libro l’autrice ci racconta anche il mondo della sartoria, la tecnica che viene utilizzata per creare un abito, tutto questo ci avvicina ad uno dei personaggi principali, Andrè e ci rende partecipi di questa passione.
Non solo, così come viene raccontata la sartoria, anche il mondo della musica attraverso la famiglia Deauville nella figura di Jacques ci viene snocciolata con grande passione, e ci fa capire quanto duro lavoro e quanta “sensibilità” e quanto sacrificio sono indispensabili anche in questa categoria. Sara Alfieri ci racconta quindi anche questa connessione tra il mondo della musica e quello della sartoria, i legami profondi che nascono attraverso queste attività capaci di diventare un segno riconoscibile e significativo di questi personaggi narrati.
Non aspettatevi da questo libro una storia leggera e veloce che dimenticherete dopo qualche ora, tra le pagine di questo romanzo troverete i sogni infranti, l’amore perduto e ritrovato negli occhi di altre vite future, sentimenti contrastanti che vi trascineranno in un dedalo di vite da assaporare una per una.