
Autore: Gino Dondi
Pubblicato da Robin - Giugno 2020
Pagine: 240 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788872746448
ASIN: B08F779NWV

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Don Nicola è un missionario che opera in Burkina Faso, viene richiamato in italia a sostituire momentaneamente un parroco che sembra essersi suicidato in circostanze misteriose. Durante il suo servizio in questo piccolo paese accadono degli episodi molto strani, la sua stanza viene perquisita da un uomo che sembra alla ricerca di qualche documento importante. Il prete incontra una donna, Lucia, che sembra poter rivelare dei particolari interessanti riguardanti il vecchio parroco. Un medico mette in dubbio il suicidio da parte del prete precedente, e innesca la curiosità di Don Nicola che insieme alla donna cercheranno di fare luce su questa oscura vicenda. Nel frattempo dopo la scoperta di un antico documento nascono dei dubbi sconvolgenti, Gesù di Nazareth è davvero risorto? Oppure il suo cadavere è stato misteriosamente occultato? In un vortice di mistero e passione, tra desideri proibiti e sensi di colpa, questo percorso di profonda crescita umana e spirituale ci condurrà alle incerte origini della cristianità.

Abbiamo letto e recensito per voi il romanzo “Maxima secretus est ecclesiae” di Gino Dondi, un libro davvero intrigante, edito Le giraffe di Robin Edizioni, già vincitore del premio Alberoandronico 2019 (sezione romanzi inediti).
Come avrete capito dal titolo la storia affronta una vicenda legata alla chiesa cattolica e al suo fondatore Gesù Cristo, uno dei personaggi principali è don Nicola Parmeggiani che viene trasferito per sostituire un parroco morto in circostanze misteriose, sembra che sia “cascato da una finestra”.
Durante il suo primo periodo don Nicola comincia a notare delle stranezze, un giorno uno strano uomo s’intrufola nella sua stanza per cercare qualcosa mettendo sotto sopra la stanza, una volta scoperto si accanisce sul prete e poi scappa lasciandolo tramortito. Nel frattempo il prete si preoccupa di conoscere gli abitanti del paesino e di svolgere le sue funzioni in tutta normalità, ricordando con nostalgia la sua missione precedente in Burkina Faso.
“Don Nicola recitò la messa, cercando di immergersi in quella nuova realtà, ma la sua mente gli proponeva lo stesso rito, là a N’ghena, a volte celebrato all’aperto, con i canti ritmati dei fedeli, le vesti variopinte delle ragazze e la terra bruciata dal sole, ridotta a polvere rossastra.
Dopo la lettura del salmo, alzò lo sguardo verso i fedeli…”
Don Nicola fa amicizia con il Dott. Albergati un uomo che amava passare molto tempo con il precedente sacerdote per confidarsi e fare lunghe chiacchierate, erano amici a quanto pare, e sembra prendere in simpatia anche il nuovo sostituto. Una sera durante una passeggiata il dottore esterna come don Agostino il prete scomparso, sembrava essere stato messo in “esilio” in quel paesino a causa di qualcosa di misteriosamente scomodo, don Nicola prova ad insistere per sapere di più ma il dottore riceve una strana chiamata ed è costretto ad andare via velocemente. Sarà sempre lo stesso medico a mettere in dubbio il suicidio del parroco precedente, e ad accendere la curiosità di don Nicola che a breve conoscerà Lucia, una donna molto intrigante che sembra avesse molta confidenza con don Agostino al punto da avere le chiavi delle sue stanze.
Come se non bastasse, in mezzo a tutti questi intrighi un papiro risalente al 37 dopo cristo viene ritrovato, questo documento antico pare sia stato requisito proprio dal parroco scomparso tragicamente, e sembra contenere un segreto sconcertante che riguarda proprio Gesù Cristo.
Lucia e don Nicola entrano in intimità, e nasce così una relazione pericolosa tra loro, nonostante tutto cercheranno di fare luce sugli eventi che hanno travolto il piccolo paesino, e sul grande segreto che potrebbe aver innescato quegli strani avvenimenti.
“Maxima secretus…” è un libro intrigante, un thriller che potrebbe insinuare il dubbio nei fedeli cristiani, ma va preso così, per quello che è, una storia misteriosa scritta con grande abilità dal bravissimo scrittore Gino Dondi.
Approfondimento
Un libro scritto alla Dan Brown, che ricorda un po’ le tematiche del “codice da Vinci”, anche in questo caso si fantastica su complotti ecclesiastici, strani omicidi e prove di fede. Possiamo definire in questo caso lo scrittore Gino Dondi un “Dan Brown italiano”, il romanzo è scritto in maniera impeccabile, molto scorrevole, e ogni capitolo, se pure breve, rende chiara e appetibile la storia.
Questo libro mi ha molto appassionato, il metodo di scrittura utilizzato è capace di catturare il lettore e trasportarlo dentro quegli ambienti canonici, tra grandi spazi vuoti e freddi, portoni intarsiati e affreschi ottocenteschi, sembra di vederla quella navata di fedeli chini sulle ginocchia a pregare un Dio che non accenna nessuna risposta, e forse cela sotto la sua corona di spine un segreto sconcertante. Chissà? Spetta a voi scoprirlo attraverso la lettura di questo bellissimo romanzo. Buona lettura!
Fabrizio Raccis