
Autore: Daniela Montanari
Pubblicato da Phasar Edizioni - Marzo 2021
Pagine: 180 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788863586473

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«Ho abortito quasi vent’anni fa e quasi ogni giorno penso a quella creatura. Non sono pentita nel senso letterale del termine, è che c’è qualcosa di crudele in me come una vera e propria zavorra, scusi, non so se c’è uno schema da adottare per la confessione, come avrà capito, non siedo al confessionale dalla quinta elementare quando ho ricevuto la Cresima. Non voglio l’assoluzione di Dio che non lo prego mai, è che ho paura a volte di essere malvagia.» Punto. Si arresta quel fiume in piena che ha straripato gli argini del contenimento, di colpo, e come in un acquazzone estivo, sento gocciolare giudizi, attese, implorazioni, coraggio. Non so cos’altro aggiungere, vorrei anzi non aver proprio parlato e addirittura sono tentata di scappare senza neanche attendere una parola o un segno.

Per voce tua è il libro scritto dall’autrice Daniela Montanari, edito Phasar Edizioni, ci racconta la storia di una donna che ha pensieri e sentimenti davvero molto profondi, una sensibilità quasi fuori dal comune(così ho pensato leggendo), ama con tutta l’anima suo figlio e riflette profondamente su quello che si sviluppa dentro la sua vita, ma soprattutto su un evento in particolare che sembra averla segnata per sempre, l’aborto.
Il prologo comincia proprio così, descrivendo quella sensazione angosciante, due donne nella stessa stanza s’incontrano in una circostanza davvero complicata, tutte e due aspettano che tutto finisca in fretta per tornare a casa e lasciarsi alle spalle quell’esperienza. A distanza di qualche tempo la donna sembra avere quasi scordato l’accaduto, sta preparando i festeggiamenti per il suo compleanno, ha un figlio e una relazione con un uomo sposato di nome Patrick, ogni notte lei si ripete “basta, oggi lo lascio” e poi ogni mattina rettifica con “cosa importa se è sposato, io lo amo”, e finiscono per trascorrere insieme tutte le pause pranzo e i venerdì, dove lui simula delle partite a calcio per scappare via da sua moglie e volare subito da lei.
Mattia è il nome di suo figlio, che lei chiama affettuosamente Mat, l’amato compagno di avventura con cui trascorrere le tutte le serate in famiglia, uniti e forti. Lei si sente protetta da questo gigante che si prende cura di lei, che la conforta dalla solitudine. Mattia non conosce ancora il segreto, non sa che un tempo non lontano avrebbe potuto avere un fratello:
“Mattia non sa nulla del mio tormento, crede di essere figlio unico (lo è?), erede indiscusso (lo è?). Secondo una delle ricerche più recenti che ho fatto sul suo nome, i Mattia possiedono quella “scintilla divina che ne fa persone eccezionali in tutti i campi, specie negli affetti e nelle amicizie, con sorprendenti inclinazioni artistiche”. Cosa farà da grande? Chi diventerà? Riuscirò, guardandolo negli occhi una volta adulto, a dirgli che da qualche parte in un mondo adiacente, quello degli affanni, dei sogni, dei sottintesi, dei ricordi sbiaditi, dei desideri inconfessabili, degli angeli custodi, potrebbe avere un fratello? Patrick 14 dice che no, assolutamente, è una cosa mia e dovrò proteggere il segreto senza rivelarglielo. A lui l’ho confidato perché avevamo fatto la promessa di dirci tutto. Anzi no, non è vero: gliel’ho detto per sentire che voce ho mentre parlo di un aborto. Del mio aborto. Del mio bisogno di riscatto, di perdono.”
Estimatrice dell’autrice di numerosi libri di auto-aiuto Louise Hay, un giorno la protagonista decide di partecipare ad un seminario dal titolo “Guarisci il tuo corpo” dove insegnanti abilitati spiegano come applicare al meglio la pratica di uno dei libri del suo idolo. Incuriosita dall’argomento, per capire se sia realmente possibile imparare a convivere con questo disagio, e con il suo senso di colpa decide di partecipare anche senza l’aiuto dell’amica Giulia che all’ultimo decide di non partecipare all’evento insieme a lei. Durante la seduta i partecipanti vengono invitati a prendere un foglio una biro e scrivere o disegnare l’immagine che si affaccia nella propria mente, forse la donna avrebbe voluto scrivere tante parole positive come “beatitudine”, “sogno”, “chitarra”, ma in quel momento, inaspettatamente con la sua penna disegna un piccolo feto, un grande fagiolo disegnato da chi non sa disegnare, silenziosamente vengono a galla alcune domande e riflessioni importanti che graffiano l’animo.
Per voce tua è un viaggio interiore verso la pace, la ricerca di serenità, la voglia di riprendere in mano la vita nonostante un dramma indimenticabile, perché dobbiamo imparare a convivere con noi stessi, con le nostre scelte, a parlare di quello che ci turba ed esorcizzare per sempre la sofferenza nascosta.

Daniela Montanari
Approfondimento
Daniela Montanari in questo libro ci fa vivere un dramma, ma ci concede anche di vedere e toccare con mano una rinascita importante, ci fa capire come certe volte è di vitale importanza liberarci dal nostro fardello anche soltanto parlando del nostro male più intrinseco con qualcuno disposto ad ascoltarci.
“Il calore che porterò sempre nel cuore è l’abbraccio delicato eppure forte di questa domenica, di noi quattro: madre, padre, figlio, figlio non nato. Ci hanno lasciato parecchio così, noi quattro. Un tempo infinito, troppo breve, un lampo, un secolo, un istante, un’era, tutto insieme.”
Questo libro ci fa capire il peso specifico dell’assenza, la protagonista principale non è pentita nel senso letterale del termine, non cerca l’assoluzione di un dio che non ha mai pregato, ma nonostante tutto affronterà questo suo pensiero che si fa largo nella sua mente come una spina nella carne con tutta se stessa.
Fabrizio Raccis