Autore: Leonardo Poponi
Pubblicato da Amazon - agosto 2022
Pagine: 72 - Genere: Avventura, Autobiografico
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9791259687067
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Leonardo ha scoperto di avere un male incurabile, restano da vivere pochi anni, due o forse tre. Decide così di compiere un viaggio importante nei monti dell'Appennino Umbro-Marchigiano, un luogo incredibile dai paesaggi straordinari, sembra quasi un posto idilliaco. Attraverso questo sentiero l'autore ci racconta ogni evento che ha caratterizzato la sua vita, i drammi, le felicità, le delusioni, la magia di un luogo che fin da bambino lo ha incuriosito.
Abbiamo letto e recensito il libro Sentiero di Leonardo Poponi edito per EBS Print Edizioni, 2022, un libro che ci trascina tra i monti sibillini, nella catena dell’Appennino Umbro-Marchigiano che prende nome dalle leggende legate alla Sibilla, maga, incantatrice e indovina che insieme alla sua corte di fate si narra abiti e protegga questi monti.
È proprio attraverso questo alone di mistero, questo filo di magia intrigante che Leonardo Poponi riesce a comporre la linea narrativa di questo romanzo a tratti drammatico, a tratti quasi surreale, attraverso il personaggio principale che sembra il riflesso dello stesso autore, che si chiama proprio Leonardo, ci apre con una interessante premessa questo libro.
Quasi per caso Leonardo in una notte piena di stelle, trova nel suo zaino una penna ed un quaderno, comincia così ad appuntare i suoi primi pensieri che riportano proprio alla magia, ad una delle più misteriose qualità che il luogo dove si trova suscita e rispecchia attraverso la memoria dei più anziani, quella forma miracolosa che da bambino cercava con occhi assetati in questi luoghi ma, che non riusciva a cogliere pienamente: “Tutte le volte che ci sono stato in gioventù, la mia mente era pronta a coglierla ma non mi si è mai presentata…” Ora alla soglia dei quarant’anni Leonardo sembra pronto per la sua missione, alcuni eventi sembrano quasi creare un impulso selvaggio che incitano alla scrittura il protagonista che, quasi sotto effetto di uno strano incanto, abbandonato a se stesso al cospetto della Sibilla, ci racconta eventi passati e presenti della sua vita, in questo suo viaggio a duemila metri di altezza.
“Sono i giorni più difficili della mia esistenza. Non ho alcun dubbio a riguardo. Nei mesi scorsi ho visto le mie certezze crollare una dopo l’altra davanti ai miei occhi. Un piccolo cristallo di neve ha iniziato a cadere giù dalla montagna, poco a poco ha iniziato a portare con sé tutto il resto, formando una valanga che io, immobilizzato dalla paura, sono rimasto a guardare venire verso di me. Poi, quando l’impatto si stava facendo imminente, invece di allontanarmi, voltarmi e mettere quanta più strada potevo tra me e quella massa enorme, le sono andato incontro, prendendomi tutto il dolore che portava con sé. Sentivo che me lo meritavo. Sentivo? Lo sento ancora forse, non so. Al momento non mi è chiaro. Nulla lo è, ecco perché sto scrivendo. Quando è cominciato tutto? Difficile ricordare esattamente, ma so quando è finito, quando l’ultimo ammasso di neve…”
Leonardo ci tiene ad introdurre un fatto molto importante proprio attraverso il primo capitolo, un episodio che lo ha travolto come una terrificante frana di fango neve e merda, si proprio così, l’autore descrive duramente un crollo violento, la paralisi di paura che ha provato proprio davanti ad una catastrofe imminente. Qualche settimana prima del suo viaggio il suo dottore dopo una radiografia, lo ha informato di un terribile male che porta dentro, di una forma di C. (l’autore non usa la parola intera che molto probabilmente è Cancro) che le sue lastre hanno sottolineato, la notizia è sconvolgente, restano da vivere al giovane avventuroso pochi anni, due o forse tre.
Durante questo viaggio Leonardo si ritroverà ad affrontare qualcosa di più grande di lui, attraverso un Sentiero impervio ricco di incontri improbabili che lo faranno riflettere profondamente sul significato di questa incredibile avventura.
Leonardo non è più il bambino di una volta, quello che si faceva incantare dalle storie di magia raccontate dal padre, ma c’è qualcosa che lo spinge a continuare passo dopo passo in questo sentiero, dove tra sogno e realtà paesaggi mozzafiato fanno da sfondo lungo tutto il percorso.
“Al mattino mi era chiaro cosa avrei dovuto fare. Ascoltare me stesso. Il cervello mi stava dicendo che avrei dovuto cercare un momento per me, per mettere le idee a posto, per poter riuscire a ragionare. Ma farlo davvero, non come durante tutte le notti insonni di questi mesi o le passeggiate senza meta del pomeriggio. Cercare la pace, ecco cosa avrei dovuto fare. Le gite sui Monti Sibillini con mamma e babbo sono tra i ricordi più belli della mia infanzia. Da adulto, la passione per le escursioni non mi ha abbandonato. Uscire dalle mura della città, dal cemento e lo smog, immergersi nella natura, l’aria pura che ti libera i polmoni, boschi, alberi, prati, fiumi, roccia, terra, sabbia…”
Approfondimento
Basta osservare la copertina di Sentiero per essere catturati da questo buon romanzo, immaginate un uomo che sa di non avere più nulla da perdere, ha davanti a se l’occasione di affrontare il viaggio più incredibile della sua vita e decide di compierlo.
Leonardo Poponi ha scritto e affrontato una tematica sociale e molto moderna, il malessere dell’uomo davanti alla malattia terminale, ha sondato le nostre paure, ha camminato nei sentieri impervi della adolescenza per riportare a galla dei ricordi incredibili. Ha combattuto la sofferenza attraverso il sogno e il viaggio, la sua scrittura semplice e diretta ci trasporta lentamente dentro ogni dinamica senza mai scadere nell’ovvio.
C’è il bambino e c’è anche l’uomo in questo romanzo, molto spesso sembra proprio il bambino ad incoraggiare la parte più cinica, attraverso la fantasia e la magia forse possiamo davvero sconfiggere ogni male? Potete scegliere di leggere questo libro e scoprirlo da soli sfogliando le sue pagine.
Fabrizio Raccis