Autore: Gian Luigi Quagelli
Pubblicato da Intrecci Edizioni - 31 agosto 2017
Pagine: 310 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura
Collana: Enne
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Un omicidio.
Un comandante seduttore.
Una giornalista affamata.
Due adolescenti in fuga.
L’ombra del contrabbando.
Queste le pedine che Quagelli sceglie di muovere sul tabellone di gioco: la Statale 38.
La Statale 38 è una strada che collega la Valtellina a Bolzano, inerpicandosi tra i paesaggi del Trentino Alto Adige e della Lombardia. Questo lo scenario scelto da Quagelli, il calendario alla parete fermo agli anni sessanta, per raccontare una vicenda dal carattere poliziesco e l’anima storica.
È una torrida mattina di maggio quando, nei pressi di Mulino di Pietra, viene ritrovata un’auto carbonizzata. Al suo interno il cadavere di Aldo Modino, molto conosciuto nella zona in quanto proprietario della trattoria “I due pini”. Suicidio? Assassinio? Incidente? Solo le indagini possono ricostruire le dinamiche di quella terribile notte e spetta al capitano Guida, dell’Arma dei Carabinieri, l’onere di far luce sulla faccenda. Il capitano cerca di non farsi distrarre dal vizio del gioco, piuttosto che dalla passione per le belle donne e, guidato da un intuito innato, studia i tratti somatici della vallata alpina. Nonostante la pista del contrabbando sembri una valida risposta, Guida capisce ben presto che dietro alla tremenda morte di Modino si nasconde un viziato intreccio politico.
Parallelamente, la penna di Quagelli disegna la fuga di due adolescenti, Mario e Nicole, vittime di situazioni famigliari disperate. Mentre cercano di allontanarsi dai genitori, i ragazzi si ritrovano involontariamente invischiati con l’omicidio, tanto da attrarre l’attenzione dei carabinieri.
Un giudice corrotto e una giornalista vorace completano la scena, ingredienti essenziali per un poliziesco vivace, capace di raccontare ai lettori un aspetto ombroso del nostro Paese.
Approfondimento
Gian Luigi Quagelli sceglie la Valtellina, la propria terra natia, come cornice per un racconto sospeso tra due generi narrativi: storico e poliziesco. L’autore riporta il lettore indietro nel tempo, alla metà degli anni sessanta, periodo in cui quella vallata alpina era il palcoscenico dei contrabbandieri. Con uno stile pulito e preciso, Quagelli sposta di capitolo in capitolo il punto di vista attraverso cui raccontare la vicenda: ora seguendo i due adolescenti in fuga, ora il comandante, ora il giudice, ora la giornalista. Questa scelta permette di ampliare la visuale e di mettere a fuoco la vicenda dall’alto, rischiando tuttavia di smarrire il lettore che spesso abbisogna di un punto di riferimento preciso.
Le prime cento pagine del romanzo sono un importante momento per l’autore: qui vengono posti tutti i fondamenti su cui strutturare la vicenda, che diviene accattivante e coinvolgente solo in un secondo momento.
Statale 38 è un libro che merita la curiosità dei lettori. Le sue pagine rivelano un autore capace, dei personaggi ben caratterizzati, una vicenda coinvolgente e un assaggio di storia.
Per chi ama i polizieschi. Per chi divora i romanzi storici. Per chi ha voglia di una lettura impegnata.
Le pagine di Statale 38 fanno sospirare, fanno arrabbiare, fanno scalpitare e fanno commuovere.
Affidatevi alla penna di Quagelli, sarà un piacevole viaggio. [amazon_link asins=’8899550328,8856740206,8851724776′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2cc0edbb-ad20-11e8-8ba9-371ec55c8d90′]