
Titolo: Volontariamente. Storie di ordinaria pubblica assistenza
Autore: Federico Galantini
Pubblicato: Maggio 2020 da Youcanprint
Genere: Autobiografico Formato: Brossura, eBook Pagine: 118
ISBN / EAN: 9788831670975
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“Io sono Federico, sono un volontario, ed ho deciso di raccontare la mia esperienza in un ambito tanto straordinario, del quale da alcuni anni ho la fortuna di far parte. Ci sarà dentro un poʼ della mia storia, e anche ovviamente le storie, le vite degli altri. Che, sembra banale dirlo, spesso sono proprio uguali alle nostre, cambia solo il punto della scacchiera in cui ti trovi e dal quale guardi il mondo, il lato del campo in cui stai giocando. Spesso è solo questione di caso, fortuna, destino.”

Volontariamente è il libro di Federico Galantini, l’autore ci concede il grande privilegio di conoscere intimamente una parte dell’Italia che molto spesso resta nascosta nell’ombra nonostante il suo straordinario operato, parliamo di Pubblica Assistenza, del servizio che svolgono le ambulanze dei volontari italiani. Sono “Storie di ordinaria Pubblica Assistenza” come recita il sottotitolo del libro, storie che lasciano il lettore senza parole certe volte, ma che risvegliano riflessioni importanti e segnano per sempre anche questi “operai di pace”, giovani e adulti che ogni anno decidono di dedicare parte della loro vita al volontariato per aiutare il prossimo senza pretendere nulla in cambio.
Ma facciamo il punto in breve su questa eccellenza italiana, i dati del primo rapporto del Csvnet pubblicato nel 2015 svela il volto del volontariato, la maggior parte delle associazioni (55%) opera nel campo dell’assistenza sociale (11.812) e della sanità (9.098). Per quanta riguarda i numeri dei volontari, in Italia ci sono 1,7 milioni di persone che fanno volontariato all’interno delle organizzazioni di volontariato, pari al 3,2% della popolazione italiana con più di 14 anni. La diffusione territoriale più elevata è nelle regioni del nord e del centro con punte superiori al 4,5% in Veneto e Lombardia e prossime all’8% in Trentino. Nel complesso i volontari nelle organizzazioni sono quindi 1,7 milioni sui 6,6 milioni circa che in Italia si dedicano al volontariato nelle sue diverse forme organizzate o informali.
La prefazione del libro è stata curata da Gabriella Pipeschi, vicepresidente Pubblica Assistenza Croce Gialla La Spezia, che ha scritto delle parole molto toccanti sull’argomento: “essere volontario vuol dire fare una cosa immensa in aiuto dell’altro, in aiuto del tuo prossimo. È un dolore a volte, ma è anche una crescita interiore. Parlo di dolore perché purtroppo non tutti i soccorsi finiscono come speriamo, perché a volte non riesci a salvare una persona, perché a volte c’è qualcosa che va storto. Noi volontari cerchiamo sempre di essere al top, di dare il meglio di noi stessi, e quando squilla il telefono ci carichiamo di energia per far bene, per essere al massimo.”
è davvero rincuorante sapere che là fuori, in mezzo a quella giungla di cemento c’è qualcuno disposto a rischiare la vita per noi anche senza conoscerci in prima persona così, volontariamente, nonostante mille difficoltà e attraverso tutte le competenze che negli anni ogni operatore acquista studiando e facendo esperienza nel campo. Questi “Angeli” come molti amano definirli, lo hanno fatto da sempre, anche prima di questa grave epidemia, e il libro Volontariamente è una memoria storica di questo operato.
“Qualcuno prova a dissuaderci dal proseguire; turisti stranieri e viaggiatori italiani che ci suggeriscono chiaramente di evitare che il nostro sguardo arrivi fin là, perché a quanto dicono la scena è terribile, raccapricciante. Ma anche in questi casi, anche quando sai che potrai trovarti a dover tenere testa ad emozioni insostenibili, a visioni traumatizzanti, devi andare. A meno che non ci sia un pericolo imminente, devi andare. E quindi si va.”
Federico Galantini ha deciso di raccontarci la sua esperienza attraverso alcune storie che hanno segnato la sua attività di volontario, perché certe scelte come scrive lui, devi proprio sentirle dentro il cuore, viverle per poi interpretarle al di fuori. In queste pagine l’autore racconta della sua prima esperienza come volontario, della sua scelta a soli sedici anni di rendersi utile nei riguardi del prossimo, del senso gratificante di essere in armonia con dei buoni propositi e di come affrontare oggi questa responsabilità nonostante i molti impegni.
Approfondimento
Il libro contiene delle storie davvero toccanti, una di quelle che mi ha impressionato di più, è proprio una delle prime “Il treno davanti al mare”, che racconta il soccorso da parte dei volontari nella località Cinque terre a Manarola, un luogo incantevole dove purtroppo si è verificato un terribile incidente nel Giugno 2018. La chiamata del 118 avverte di un fatto terrificante, sembra che una ragazza sia stata travolta da un treno, un possibile codice rosso. Raggiunto il luogo i volontari fanno la macabra scoperta del corpo dilaniato, una folla di curiosi osserva come se nulla fosse. Questo racconto ci da una vaga idea degli interventi difficili che ogni giorno possono capitare attraverso il servizio di Pubblica Assistenza, delle tante scene terribili che molto spesso devono affrontare questi ragazzi, e di tutto l’impegno che mettono nello svolgere questi compiti molto importanti per la società in cui viviamo, perché senza questi volontari chi aiuterebbe le persone in difficoltà?
“Su alcune ambulanze c’è riportata una frase meravigliosa, luminosa nella sua sintesi, definitiva nel suo significato: “corriamo per la vita“. Purtroppo però, a volte, la vita corre di più di noi. Ecco il motivo per il quale ho deciso di accompagnare in questo modo il lettore verso la fine di questo piccolo viaggio nel mondo dei soccorsi e dei volontari, ecco il motivo per cui ho scelto di parlare di attenzione, consapevolezza, rispetto della vita, di chi ci vuol bene, di noi stessi.”
Federico Galantini è riuscito nel suo intento, ha inciso sulla carta delle esperienze che toccano l’animo e che ci fanno capire quanto sono importanti i valori e i principi della solidarietà ancora oggi. L’autore ci ha raccontato i dubbi, le paure, ma soprattutto la grande gioia che si prova nel fare volontariato e poter aiutare chiunque in qualunque situazione. Siamo grati di aver letto e conosciuto questa importante testimonianza.
Fabrizio Raccis