Autore: Tom W. Shakespeare
Pubblicato da Edizioni Centro Studi Erickson - Gennaio 2017
Pagine: 250 - Genere: Saggi
Da gennaio in libreria
Da qualche giorno è in libreria Disabilità e società di Tom Shakespeare, edito da Centro Studi Erickson, una rinomata realtà trentina che sin dal 1984 si occupa di didattica, educazione, disabilità e welfare attraverso la produzione di libri, riviste, software didattici, giochi educativi, strumenti compensativi e piattaforme multimediali, ma anche un Centro Studi che svolge a livello nazionale attività di formazione e aggiornamento per insegnanti, dirigenti scolastici, pedagogisti, operatori sociosanitari ed educatori professionali. Con Disabilità e società, Edizioni Centro Studi Erickson pubblica per la prima volta in italiano il lavoro di Tom Shakespeare, uno dei principali protagonisti del dibattito scientifico internazionale sulla disabilità. Il tema dell’integrazione e del sostegno alle persone con disabilità è ormai da anni al centro della discussione italiana ed europea. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Banca Mondiale nel 2011, hanno stimato che il 15% della popolazione convive con delle forme di disabilità. È importante ricordare che l’Italia, con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, si è “impegnata a garantire e a promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà umane fondamentali delle persone disabili mediante un suo attivo coinvolgimento nella definizione delle politiche e dei programmi di intervento”.
Tom Shakespeare, sociologo da sempre attivamente impegnato sul fronte dei diritti delle persone disabili, con il libro Disabilità e società presenta al pubblico italiano due decenni di pensiero e dialogo su questo tema, sulla bioetica e sull’assistenza, affermando i diritti di questa grande parte di popolazione e smontandone i falsi miti. Shakespeare ritiene, infatti, che la prospettiva del realismo critico sia quella più adeguata per comprendere il fenomeno della disabilità tenendo conto della sua complessità ed evitando i riduzionismi in cui cadono gli altri approcci. Se il modello medico afferma che le persone sono rese disabili a causa dei loro corpi e il modello sociale sostiene specularmente che a renderle disabili sono le forme strutturali con cui si organizza la società, la tesi di Shakespeare dice che «le persone sono rese disabili sia dalla società sia dal proprio corpo». La menomazione è una delle componenti della disabilità, ma non il fattore causale dominante, in quanto è contestualizzata e in relazione con le altre dimensioni (psicologiche, culturali e socio-politiche) che qualificano la disabilità come un fenomeno «emergente». In Disabilità e società, l’autore delinea una prospettiva socio-relazionale della disabilità intendendo con ciò «una relazione tra fattori intrinseci (menomazione, personalità, motivazione…) e fattori estrinseci (ambienti, sistemi di supporto, oppressione…)» e affronta alcuni temi che solitamente non vengono trattati come: l’inizio e la fine della vita, il ruolo dell’assistente personale, le relazioni amicali e la sessualità. I primi quattro capitoli del libro presentano al lettore una solida base per comprendere che cosa vuol dire essere disabile, grazie a quattro approcci attuali che provengono dalle scienze sociali. L’autore affronta gli studi culturali sul tema, l’approccio alla disabilità del realismo critico, la politica e identità della disabilità, il tema della bioetica e infine si sofferma sulle relazioni sociali. Tom Shakespeare, affetto egli stesso da disabilità, affronta nel volume questo tema – sempre più rilevante nel dibattito sociale, politico e scientifico internazionale -, attraverso un’analisi equilibrata, razionale e coerente, basata su un approccio critico e realista. L’obiettivo è infatti quello di contribuire al miglioramento delle politiche e delle pratiche che riguardano questa grande parte di popolazione.
Tom Shakespeare ha insegnato presso le Università di Sunderland, Leeds e Newcastle e dal 2008 al 2013 ha lavorato per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità alla realizzazione del Rapporto mondiale sulla disabilità (2011). Attualmente insegna Sociologia medica presso la University of East Anglia.