Autore: Lilia Carlota Lorenzo
Pubblicato da Mondadori - Maggio 2016
Pagine: 231 - Genere: Gialli, Thriller
Collana: Scrittori italiani e Stranieri
Dal 10 maggio in libreria
Dopo l’enorme successo in digitale – self-publishing più venduto di Amazon nel 2013 – Il cappotto della macellaia, il romanzo giallo di Lilia Carlota Lorenzo, arriva finalmente in libreria in una versione corretta e rivista edita da Mondadori. La scrittrice argentina porta in Italia il carattere più autentico dell’America Latina, fondendo le atmosfere magiche di Gabriel García Márquez e la passione malinconica del tango di Gardel per creare una propria voce: ironica, indolente, sboccata e sanguigna. Ne Il cappotto della macellaia ci porta a conoscere personaggi dalla scorza durissima, situazioni crude e surreali che ricordano i film dei fratelli Coen e i libri di Daniel Pennac, facendoci sentire come gli abitanti di Palo Santo, ancorati a un mondo che sembrerebbe non esistere più, che ha una sola strada battuta lungo la ferrovia e dal quale non vorremmo più andarcene.
Palo Santo, un paese apparentemente innocuo della pampa argentina. Duecentosette abitanti, tutti si conoscono tra loro. I pettegolezzi corrono più veloci dell’incessante vento che annuncia l’arrivo della tormenta. Mentre la sarta continua a cucire e scucire il cappotto per la figlia della macellaia, che a forza di ingozzarsi di paste con la panna non fa che ingrassare, si consuma un insolito e inquietante omicidio e una serie di fatti strani cominciano ad accadere. Quale orribile scena ha visto il bambino della sarta nella cucina della bellissima merciaia Solimana al punto di scappare terrorizzato ogni volta che la vede? Perché lei attira gli uomini del paese a casa sua? E che inconfessabile segreto custodisce Marcantonia, la sorella ritardata di Solimana? Ne sa qualcosa la bizzarra telefonista, che non si fa vedere da nessuno, ma ascolta le telefonate di tutti annotandole in un quaderno. E ancora di più ne sa Zotikos, immigrato greco in pensione, che dietro la toppa della sua porta tiene sott’occhio l’intero paese…
“Pagnottina era isolata dal mondo esterno da tre giorni, questa volta sul serio. La punizione di Dio per aver infranto uno dei sette peccati capitali. Ma a Pagnottina il peccato di gola non poteva fregar di meno. Per una bella bistecca con purea avrebbe infranto i dieci comandamenti, i sette peccati capitali e consegnato la sua anima al diavolo.”
Lilia Carlota Lorenzo racconta di sé: “Sono argentina. Ho una laurea in architettura che mi è servita solo per fare bella figura. Adoro l’ozio, ma non è colpa mia se sono nata in Sudamerica. Nella mia vita ho cambiato trentatré indirizzi, fatto i mestieri più disparati, vissuto in alberghi di lusso, topaie di infima categoria, belle case borghesi. Ho frequentato gli indios del Chaco ma anche gli smorfiosi radical chic europei. Adesso non esco più di casa, e ho solo amici virtuali. Di tutti i mestieri che ho fatto, scrivere è senza dubbio il più divertente: niente male come compagno della vecchiaia che si avvicina.”