
Autore: Parag Khanna
Pubblicato da Fazi - Settembre 2017
Pagine: 200 - Genere: Politica
Collana: Le Terre

📙 Amazon (spedizione gratuita)
Dal 14 settembre in libreria
È fissata per metà settembre l’arrivo in libreria di La rinascita delle città-stato, nuovo, illuminante e spiazzante lavoro di Parag Khanna edito Fazi. Già autore della celebre trilogia composta da I tre imperi: nuovi equilibri globali nel XXI secolo (2009), Come si governa il mondo (2011) e Connectography (2016), Khanna, considerato uno degli strateghi politici più importanti del mondo, presenta un testo fondamentale per capire in che direzione si stanno dirigendo le forme di governo.
«I cinesi non amano il loro governo, ma hanno fiducia in esso», questo secondo l’affermazione di un ricercatore cinese riportata da Khanna. La democrazia occidentale, invece, oggi non pare essere in grado né di farsi amare, né di ispirare fiducia, afflitta da una classe politica incapace di stare al passo coi tempi; strutture legislative vecchie e ingessate; parlamenti ostaggi del campanilismo di partiti che fanno parte dello stesso salotto; una rappresentanza politica incapace di mettersi in ascolto della voce del popolo, o che ne scimmiotta l’eco nella sua forma populista. Potrebbe essere il momento di rinunciare all’idea della democrazia come forma di governo autosufficiente? La risposta che Khanna fornisce è, se non proprio un abbandono della democrazia, quanto meno una sua implementazione con quella che definisce “tecnocrazia diretta”, un sistema di governance ibrida (info-Stato) in grado di garantire sia la libertà democratica, sia l’efficienza
tecnocratica. Perché, ed è questo il nodo, oggi a contare sono i risultati, non i mezzi con i quali si ottengono: non è un caso che nell’elenco dei paesi da seguire come modelli all’avanguardia Khanna non abbia remore a inserire tanto la Svizzera, con la sua secolare tradizione democratica, quanto Singapore e la Cina. Parag Khanna conduce una disamina spietata dei difetti strutturali delle democrazie odierne e lo fa, questa è la sua forza argomentativa, mostrando delle alternative valide, funzionanti, già presenti. Forse potranno non piacere, forse si potrebbe non condividere il suo entusiasmo per un mondo governato da info-Stati, ma da questo momento non possiamo più fare finta che non esistano.
Su Connectography è stato scritto:
«Il libro di Parag Khanna è ideale per comprendere il grande piano cinese, e tante altre cose». Federico Rampini, la Repubblica
«Il politologo indiano è sulla cresta dell’onda già da quasi 10 anni con le sue analisi geopolitiche: previsioni per alcuni convincenti, per altri controverse, e che fanno sempre discutere». Massimo Gaggi, la Lettura – Corriere della Sera
«Connectography è uno dei testi più intelligenti degli ultimi anni. […] Politicamente scorretto, visionario e insieme pragmatico, il messaggio che lancia è secco e semplice». Marco Ventura, Il Messaggero
«La lungimiranza e l’erudizione di Parag Khanna sono impareggiabili: il futuro presidente degli Stati Uniti farà bene a leggere questo libro». Chuck Hagel, ex segretario della Difesa Usa
Parag Khanna nato in India nel 1977, è uno stratega geopolitico, ha viaggiato in più di 100 paesi e ha svolto il lavoro di consulente per grandi istituzioni internazionali e per il governo di Singapore. Ha
contribuito alla fondazione di due start-up della Silicon Valley, nelle quali è tuttora coinvolto a livello manageriale. Ha conseguito un PhD alla London School of Economics ed è ricercatore all’Università diSingapore. Inoltre, è un tennista provetto.
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