Autore: Paul Beatty
Pubblicato da Fazi - Ottobre 2016
Pagine: 400 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Le strade
Dal 6 ottobre in libreria
Sta per arrivare in libreria il prossimo 6 ottobre Lo schiavista di Paul Beatty, edito da Fazi, il romanzo che si è aggiudicato il National Book Critics Circle Award 2016 ed è appena entrato nella short list dei finalisti del Man Booker Prize 2016. Una satira pungente su razza, vita urbana e giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci, divertenti e geniali d’America. Così, uno dei migliori libri del 2015 tra i favoriti al Pulitzer, al 4° posto nella Top Ten della New York Times Book Review, nelle classifiche dei libri più importanti del Washington Post, New Yorker, Financial Times, Guardian, Los Angeles Times, Publishers Weekly e molti altri, Lo schiavista si può considerare senza dubbio un vero caso letterario ed editoriale. Tanto da far pensare di avere tra le mani niente meno che il nuovo Philip Roth.
A novembre l’autore sarà in tour in Italia per il lancio de Lo schiavista, a partire da BookCity.
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Questo è l’inizio della storia di Bonbon. Nato a Dickens – ghetto nella periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è rassegnato al destino infame del nero californiano della lower-middle-class. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha infatti passato l’infanzia fungendo da soggetto per una serie di improbabili studi psicologici sulla razza. Gli è sempre stato fatto credere che certamente, prima o poi, gli studi pionieristici di portata epocale del padre sarebbero stati accorpato in un memoir che avrebbe risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, si rende conto che non esiste nessun memoir: l’unico lascito del genitore è il conto del funerale low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite. Fomentato dall’imbroglio del padre e dallo sfacelo generale della sua città, il protagonista si dà da fare per riparare a un altro torto subito. Dickens, infatti, è stata letteralmente cancellata dalle carte geografiche per risparmiare ulteriore imbarazzo alla California. È troppo: dopo aver arruolato il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
«La più lacerante satira americana da anni». – The Guardian
«Fra i più importanti e difficili romanzi americani del ventunesimo secolo. Un racconto feroce che i lettori non dimenticheranno mai». – Los Angeles Times
«Satira alla Swift di prima qualità. Caustico, sbalorditivo, da capogiro». – The Wall Street Journal
«Il romanzo americano più caustico e più cazzuto che io abbia letto da almeno dieci anni». – The New York Times
«Beatty supera se stesso e forse anche tutti gli altri. Divertentissimo e, come tutti i grandi, profondamente stimolante». – Booklist
«Un libro folle, meraviglioso, succulento». – Financial Times
Paul Beatty, nato nel 1962 a Los Angeles, ha studiato scrittura Creativa al Brooklyn College e Psicologia alla Boston University. Ha tre figli e vive a New York.