Autore: John E. Williams
Pubblicato da Fazi - Novembre 2016
Pagine: 332 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Le starde
Dal 10 novembre in libreria
Sta per arrivare in libreria una nuova edizione di Stoner, il romanzo capolavoro di John E. Williams che Fazi ha deciso di ripubblicare arricchito dalle lettere inedite di John Williams al suo editore. Una chicca che ogni appassionato di letteratura non può non avere nella propria biblioteca, un libro annoverato tra i grandi classici della letteratura americana del XX secolo imprescindibile per chi ancora non lo conoscesse. Definito dalla critica “il romanzo perfetto”, un capolavoro alla pari del Grande Gatsby di Fitzgerald, Stoner è il racconto della vita di un uomo tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento: William Stoner, figlio di contadini, che si affranca quasi suo malgrado dal destino di massacrante lavoro nei campi che lo attende, coltiva la passione per gli studi letterari e diventa docente universitario. Si sposa, ha una figlia, affronta varie vicissitudini professionali e sentimentali, si ammala, muore. È un eroe della normalità che negli ingranaggi di una vita minima riesce ad attingere il senso del lavoro, dell’amore, della passione che dà forma a un’esistenza. Pubblicato per la prima volta nel 1965, poi quasi dimenticato, il romanzo capolavoro di John E. Williams è stato ripubblicato nel 2006 dalla «New York Review Books», suscitando un rinnovato interesse da parte della critica e dei lettori.
«William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato; mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita; per quasi quarant’anni è infelicemente sposato alla stessa donna; ha sporadici contatti con l’amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo; per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l’autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. È il caso che abbiamo davanti. La prima volta che l’ho letto sono rimasto sbalordito dalla qualità della scrittura, dalla sua pacatezza e sensibilità, dalla sua implacabile chiarezza abbinata a un tocco quanto mai delicato. Dio si nasconde nei dettagli e in questo libro i dettagli ci sono tutti: la narrazione volteggia sopra la vita di Stoner e cattura ogni volta i momenti di una realtà complessa con limpida durezza […], e attraversa con leggera grazia il cuore del lettore, ma la traccia che lascia è indelebile e profonda.» Dalla postfazione di Peter Cameron
«Una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura». – Ian McEwan
«Uno dei più grandi e insospettabili romanzi americani del ventesimo secolo». – Bret Easton Ellis
«Stoner è qualcosa di più raro di un grande romanzo – questo è un romanzo perfetto, così ben narrato, con una lingua superba e così profondamente toccante da levare il fiato». – Morris Dickstein, The New York Times
«Stoner è una storia perfettamente costruita, di un gelido matrimonio e di un disperato amore universitario; si è così vicini all’infelicità del protagonista che si ha paura di respirare» – Nick Hornby
«Questo è semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che vi capiterà mai di leggere». – Tom Hanks
«Stoner è uno dei grandi classici della letteratura americana del XX secolo. Dimenticarlo sarebbe imperdonabile. Consentirgli una nuova vita e continuare a leggerlo significa consentire a noi stessi la capacità di comprendere insieme passato e presente. Stoner è un’aria del nostro tempo». – Colum McCann
«Il ritratto magistrale di un uomo autenticamente virtuoso». – The New Yorker
«Questa è grande arte». – Le Figaro
«John Williams è uno di quegli scrittori che dopo aver letto non puoi fare a meno di consigliare perché hai la certezza che farai felice il tuo prossimo». – Niccolò Ammaniti
«Stoner parla di resistenza ed è tra i migliori romanzi per tempi incerti che mi sia capitato di leggere. E questo, il nostro, è un tempo incerto». – Paolo Giordano
John Edward Williams, nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all’Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945. In quegli anni scrisse il suo romanzo d’esordio, Nulla, solo la notte, che venne poi pubblicato nel 1948, quando Williams non aveva ancora conseguito la sua laurea in letteratura. Uomo riservato e legato alla scrittura da una passione inarrestabile, fumatore accanito e forte bevitore, marito per quattro volte, Williams rimase per tutta la vita a Denver, dove insegnò letteratura inglese presso l’Università e dove morì nel 1994. Prima della sua riscoperta internazionale, Williams è stato oggetto di grande ammirazione da parte di una piccola nicchia di suoi accoliti, ex colleghi dell’Università ed ex studenti del corso di scrittura creativa in cui insegnò e a cui conferì un prestigio nazionale mai avuto prima. Poeta e narratore, pubblicò nel 1960 il romanzo Butcher’s Crossing e nel 1965 Stoner, il suo capolavoro. Nel 1973 gli fu assegnato il National Book Award per il suo quarto e ultimo romanzo, Augustus.