
Autore: Andrea Vitali
Pubblicato da Garzanti - Novembre 2016
Pagine: 564 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Narratori Moderni
Dal 3 novembre in libreria
È appena arrivato in libreria Viva più che mai, il nuovo romanzo edito da Garzanti di un giallista che non sbaglia un colpo, e non ci delude mai: Andrea Vitali. Una storia sorprendente e misteriosa a Bellano, sulle rive del lago di Como: una notte sfortunata, un piccolo contrabbandiere che si improvvisa investigatore e qualche scomoda verità di troppo. In Viva più che mai, tra ganassate di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il presente con il passato, la riva di qui con quella di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che però…
«Se non lui, chi?, si chiese il Dubbio. A chi altri poteva andare a raccontare quello che era successo, quello che aveva visto, quello che… Lui solo. Ma dormiva, la finestra di casa sua era buia. Per forza, così a occhio saranno state le tre, tre e mezza. Tuttavia il Dubbio sentì che non poteva fare altrimenti. Scrutò per bene la fila dei campanelli. Poi, presa la mira, calcò l’indice destro sul bottone e udì in sottofondo il dlin dlon del citofono che avrebbe svegliato il dottor Lonati.»
Dubbio è il soprannome che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice bene alla sua indole un po’ tentennante. Di solito, infatti, l’Ernesto si lascia prendere dall’indecisione. Una certezza, però, l’ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di «mestiere» fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant’è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L’ha tirato a riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano, il dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure Ernesto l’ha visto bene, anche se adesso gli sorge il… dubbio di esserselo sognato. E il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano.
«Vitali scrive libri che vanno giù che è un piacere.» – Nino Dolfo, Corriere della Sera – Brescia
«La semplicità delle storie di Vitali è disarmante. A noi lettori restano sempre in testa e non se ne vanno più via.» – Passioni Libri
Andrea Vitali (Bellano, 1956) dopo aver frequentato «il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, si laurea in medicina all’Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale. Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il romanzo breve Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996 ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti, ma il grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004). Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia del Podestà. Di Andrea Vitali nel catalogo Garzanti sono presenti anche: Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), Olive comprese (2006, premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio lettori 2011), Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello sezione giuria dei letterati; finalista al premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011), Zia Antonia sapeva di menta (2011), Galeotto fu il collier (2012), Di Ilde ce n’è una sola e Seguendo la stella (2013), Premiata ditta Sorelle Ficcadenti (2014) e Le belle cece (2015). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia.