Domanda a bruciapelo: cosa vi viene in mente, quando si parla di casinò? A prescindere dalla sensibilità e dai gusti di ogni lettore, crediamo che per quasi tutti, associati alle sale da gioco, ci siano i concetti di lusso, sfarzo, eleganza da una parte, e di spregiudicatezza, adrenalina e avventura dall’altra. Tutto vero: basti pensare alle pellicole di James Bond o a film come Casinò, di Martin Scorsese, per averne conferma. Oggi, a dire la verità, i casinò non sono più solo luoghi esclusivi per vip e persone facoltose: basta infatti collegarsi a siti internet come Voglia Di Vincere casinò online per vivere l’esperienza di una sala da gioco fisica direttamente sul computer di casa o sullo smartphone: decine di slot machine e svariati tavoli di roulette, poker e blackjack, alcuni disponibili anche in modalità live, e cioè con croupier in carne ed ossa a gestire le operazioni e a interagire con voi.
A creare nel nostro immaginario un certo tipo di fascinazione per i casinò, lo dicevamo poc’anzi, sono stati soprattutto i film. Ma ci sono anche decine di romanzi e racconti che hanno a che fare con il gioco, e nelle prossime righe ne presenteremo alcuni: tra grandi e piccoli autori, troverete forse titoli non ancora conosciuti e che vi regaleranno, se non necessariamente la voglia di cimentarvi alla roulette, il piacere di qualche ora di buona lettura.
DA DOSTOEVSKIJ AI GIORNI NOSTRI
Parlando di letteratura e casinò, non si può non iniziare da un celeberrimo racconto di Fëdor Dostoevskij, Il Giocatore, pubblicato nel 1866. Tra autobiografia e finzione (l’autore era un grande appassionato di gioco d’azzardo e conosceva bene il mondo delle sale da gioco, e la scrittura stessa dell’opera è dovuta alla necessità di saldare i debiti contratti al gioco), l’opera è uno spaccato insuperabile dell’ambiente e dell’umanità che bazzicava il casinò di Baden Baden nella seconda metà dell’Ottocento.
Ambientato a Las Vegas, Casinò – Una storia d’amore e vendetta è stato invece scritto dallo statunitense Nicholas Pileggi più di un secolo dopo Il Giocatore. Il libro, ispirato a fatti reali, racconta le vicissitudini di un proprietario di una delle più importanti sale da gioco della città del Nevada: ne è stato tratto il film omonimo cui accennavamo più sopra, con Robert De Niro e Sharon Stone.
Non sarà forse un capolavoro assoluto della letteratura, ma Casino Royale, di Ian Fleming, pubblicato nel 1953, è un libro decisamente importante, perché il primo della saga di 007 (e da esso sarà tratto anche uno dei migliori film della serie, con Daniel Craig e Eva Green) e soprattutto perché ambientato nel casinò di Montecarlo, con una memorabile partita di poker.
A metà tra diario e finzione è invece La Nobile Arte Del Bluff, di Colson Whitehead, del 2016. L’autore, grande appassionato di poker, è solito battere i suoi amici scrittori grazie a una pokerface imbattibile: una rivista gli paga così l’iscrizione alle celebri World Series, il più importante torneo internazionale di questo gioco, e per l’autore è lo spunto per raccontare l’America di oggi, fare introspezione psicologica e, naturalmente, descrivere uno dei più affascinanti giochi al mondo.