Leggere a Colori ha deciso di intervistare per voi cinque Booktuber italiani che, con il loro amore per la lettura, si sono trasformati in portatori sani di cultura e buona educazione. Grazie ai loro modi gentili sono entrati nel cuore di molti appassionati di lettura. Con i loro “Senza cincischiare oltre” (Valery Tikappa), “Ciao bibliofili” (Fangirl in Love with Books), “Ciao a tutti e a tutte” (eri gibbi), “Buongiorno lettori” (LunaLovebook), “Ciao a tutti ragazzi” (Mirko Smith) si impegnano, costantemente, a proporre agli amanti dei libri, contenuti interessanti e nuovi. Tutto all’insegna dei social.
Abbiamo posto loro delle domande, qui sotto troverete le loro risposte. Oggi è il turno di FRANCESCA.
La prima domanda forse sembrerà la più banale, ma è quasi d’obbligo: com’è nata la tua passione per la lettura? E qual è il primo libro che ricordi di aver letto?
Non riesco a dirti quando è cominciata, ero davvero troppo piccola. Ricordo di essere stata l’unica bimba a calcolarsi i libri all’asilo! Di conseguenza il primo libro non me lo ricordo, ma ci sono stati sicuramente Un Anno nel Parco di Giacomo, bellissimo albo illustrato di Nick Butterworth e lo stupendo libro di store per bambini di Tony Wolf, Il Bosco delle Meraviglie. Ci sono proprio cresciuta, un po’ leggendoli da me, un po’ facendomeli leggere dai miei genitori.
Il mondo social è fatto di gente educata e rispettosa, ma anche di persone maleducate che non pensano prima di digitare sulla tastiera parole, a volte, davvero pesanti e cattive. Tu, come reagisci ai commenti inopportuni o alle critiche gratuite?
Li ignoro, semplicemente. Sono assolutamente propensa a ricevere critiche costruttive, fanno bene per comprendere diversi punti di vista e raddrizzare il tiro laddove ce ne sia bisogno. Ma le cattiverie tanto per dire sono completamente inutili, quindi non sento il bisogno di perderci dietro del tempo che potrei sfruttare per qualcos’altro.
Considerato, appunto, l’aspetto meno piacevole dei social, cosa ti ha dato il coraggio e la spinta a “metterci la faccia”?
La passione. Amo la lettura e quello che può regalare. Nella nostra società si sta leggendo sempre meno e rendere i libri qualcosa di accattivante può aiutare a spronare più persone ad avvicinarsi a questo mondo incredibile. Sono una persona tendenzialmente introversa, ma l’amore che provo per la lettura mi ha spinto a uscire dal guscio e parlarne per raggiungere più persone possibili.
Dai tuoi video si nota che, pur avendo delle preferenze per un genere piuttosto che per un altro, il tuo bagaglio libroso è un variegato ventaglio di generi e autori, grazie anche alle collaborazioni con diverse case editrici. In tutto questo, come capisci se un libro “fa per te” oppure no?
Buona domanda! Mi considero una lettrice dai gusti variegati, anche se ci sono dei generi letterari ai quali mi avvicino difficilmente. Tendenzialmente quando cerco un nuovo libro da leggere o mi viene proposto un romanzo dalle case editrici leggo attentamente la trama per cercare di capire se la storia può rientrare nelle mie corde o meno. Spesso e volentieri ci azzecco, anche se sono capitati dei libri sfortunati! È sicuramente molto utile anche il rapporto con gli editori, che solitamente propongono i romanzi che sanno essere interessanti per noi.
Per quanto riguarda gli esordienti, invece, come ti rapporti a loro e alle loro opere quando ti chiedono una recensione? Nel tuo “giudizio”, tieni in considerazione il fatto che si tratta dei loro primi lavori o ti ci approcci come con ogni altro libro?
Purtroppo ho smesso di collaborare con autori emergenti. È molto raro per me ritrovarmi a leggere un loro libro, a meno che non siano pubblicati da case editrici con cui collaboro o ho collaborato. Purtroppo il tempo non cresce sugli alberi, quindi devo fare una cernita tra i libri che mi vengono proposti per le recensioni. Per quanto riguarda il mio giudizio, tendo ad approcciarmi a qualsiasi romanzo nello stesso modo, che si tratti di un autore emergente o meno. Non mi sento di dover fare favoritismi, sono sempre molto imparziale nel mio giudizio.
Qual è il tuo autore preferito?
Per un lettore questa domanda è davvero difficile. Non ho un autore preferito, ma tra quelli che ammiro di più ci sono sicuramente Charles Dickens, George Orwell, Stephen King e J. K. Rowling, che mi ha fatto crescere all’interno del mondo di Harry Potter.
E qual è, invece, quello che ti piace di meno?
Tra gli autori che ho potuto sperimentare (perché ce ne sono molti a cui nemmeno mi avvicino perché so già che li potrei detestare amaramente) probabilmente quello più “odiato” è John Green. Un libro di questo autore mi è bastato e avanzato. So di essere nella temutissima zona dell’‘opinione impopolare’, ma a mio parere questo autore è decisamente sopravvalutato rispetto al contenuto che porta ai lettori. Un autore invece che ammiro, ma con cui non vado per niente d’accordo per il suo stile e Franz Kafka. Ci ho provato e riprovato, ma niente da fare!
Se avessi la possibilità di incontrare uno tra i tanti autori di cui hai letto, quale vorreste incontrare?
Può suonare banale ma mi piacerebbe tantissimo incontrare la Rowling. Le sue storie sono state talmente importanti per me, e lo sono tuttora, che mi piacerebbe anche solo incontrarla per un misero minuto e poterle dire grazie.
E se a quest’autore potessi fare una sola domanda, cosa chiederesti?
Probabilmente non le chiederei nulla della sua vita o di come abbia maturato la storia del mago più famoso al mondo, ma la pregherei di raccontarmi la sua versione della storia dei Malandrini, ho sempre fantasticato di avere a disposizione i retroscena dell’amicizia di James, Lupin, Peter e Sirius!
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Attualmente è Quaderni Giapponesi del fumettista italiano Igort. Un meraviglioso reportage del Giappone di trent’anni fa, che fa scoprire diversi aspetti della società e della cultura con un approccio curiose e oggettivo. Essendo molto affascinata da questo paese ne sono rimasta piacevolmente colpita.
E quello che invece hai in lettura in questo momento?
Ho cominciato giusto questa mattina Isola di Siri Jacobsen. Si tratta di un romanzo di ispirazione autobiografica nel quale una giovane ragazza danese si spinge fino alle Isole Faroe per riappropriarsi delle sue origini e di una cultura che ha ereditato, ma che ancora non sente sua. È sicuramente un romanzo che parla di emigrazione e dell’identità personale, del bisogno di ricercare le proprie radici in un posto che sentiamo come casa nostra.
Quali sono, secondo te, i tre libri che ogni lettore dovrebbe leggere almeno una volta nella vita?
Uno che cito sempre è Il Piccolo Principe di Antoine de Sanit-Exupéry. È un romanzo che per me non ha età e che può insegnare molte cose in periodi della vita differenti. Alla lista aggiungerei sicuramente La Fattoria degli Animali di Orwell e Diario di Anna Frank. Per questi ultimi due credo che non ci sia bisogno di una spiegazione.
Molte personalità social (Youtuber, Blogger, Influencer) ultimamente si stanno cimentando nella scrittura di libri che, molto spesso, vengono pubblicati da Case Editrici di una certa importanza. Tu hai interesse per la scrittura? Se sì, cosa ti piacerebbe scrivere?
Ho sempre pensato di non avere molto interesse per la scrittura, nonostante mi piaccia scrivere. Spesso però manco di inventiva e non mi sono mai realmente cimentata nel provare a scrivere qualcosa di concreto. Se dovessi scegliere la tipologia di romanzo che mi piacerebbe scrivere andrei sicuramente su un genere adatto ai ragazzi giovani. Trovo che i libri per bambini e ragazzi siano tra i più importanti, perché possono influenzare una persona che sta crescendo. Veicolare messaggi importanti e di valore ai più piccoli sarebbe per me un traguardo importantissimo.
Abbiamo guardato un po’ dei tuoi video e abbiamo notato che leggi molti fantasy; ne abbiamo quindi supposto che sia uno tra i tuoi generi preferiti. In virtù di questa nostra supposizione (che puoi tranquillamente smentire se errata) qual è secondo te il libro che può considerarsi un po’ il capostipite del genere fantasy? Quello che poi, nel corso del tempo, ha influenzato tutti i libri di questo genere che sono stati pubblicati?
Non è assolutamente errato! È un genere che mi piace da quando sono molto piccola. Nessuno quindi parecchio affezionata e, secondo me, il libro capostipite può essere la trilogia de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Quest’autore non ha solo saputo creare una storia ricchissima e epica, ma ha plasmato intere generazioni e influenzato i più grandi autori fantasy contemporanei.
Dai tuoi video si intuisce che, a volte, leggi in lingua originale. Quali differenze, in quanto lettrice, riscontri tra le versioni in lingua e quelle tradotte?
Se si è fortunati le differenze sono poche. Spesso, a mio parere, le differenze più grandi si riscontrano proprio nei romanzi fantasy. Vengono infatti frequentemente modificati molti nomi, proprio perché sono di pura fantasia. Nel complesso però le differenze non sono mai troppe, perlomeno in una traduzione fatta come si deve. C’è quasi sempre un buon bilanciamento tra ciò che viene tradotto per noi lettori italiani e ciò che rimane dell’originale, in modo tale da non allontanarsi troppo dall’idea dell’autore.
Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo modo di comunicare?
Francesca: Sicuramente il fatto che si possono raggiungere moltissime persone. Uno dei vantaggi dei social media è proprio questo, e riuscire a condividere le proprie idee e passioni con un pubblico molto distante da noi. Rendere poi la letteratura oggetto di condivisione, cercando di trasformarlo in qualcosa di molto invitante e che può accomunare tanti di noi, aiuta senza dubbio ad invogliare alla lettura.
Si sono create delle amicizie con altri Booktuber? Vi scambiate idee e consigli?
Francesca: Per ora non posso dire di aver instaurato una vera e propria amicizia con qualcuno, anche se mi confronto spesso con altri Booktuber. C’è da dire che sono ancora nuova nel panorama di YouTube, nonostante parli da diverso tempo di libri su Instagram. Spero comunque che in futuro ci sia la possibilità di conoscere meglio alcuni dei miei colleghi!
Quali sono i tuoi progetti e desideri per il futuro?
Ed eccoci qua, alla domanda più temuta. Posso dire che ancora non lo so di preciso? In cantiere ho molte idee, ma è ancora presto per dire di avere trovato la mia strada. Sicuramente riuscire a lavorare a contatto con i libri sarebbe magnifico.
Se dovessi dare ad un aspirante Booktuber un consiglio, quale sarebbe?
Quello che consiglio sempre è di buttarsi senza farsi frenare troppo dall’imbarazzo, soprattutto se parlare di libri appassiona veramente. E di pensare bene ai contenuti che si vogliono portare, che non per forza devono essere sempre legati ai libri. Basta che i contenuti siano ben strutturati e che ci sia un vero interesse, il resto poi verrà da sé.
E infine: se la tua vita fosse un libro, quale sarebbe il titolo?
Se dovessi concentrarmi sulla me più autentica, mi sentirei di rispondere con il libro Anna dai Capelli Rossi di Lucy Maud Montgomery. Anna è forse il personaggio letterario in cui mi sono sempre rivista di più, e anche se per me al momento è difficile vivere con la sua spensieratezza so di essere molto vicina al suo carattere.
Se volete conoscere meglio Francesca e i libri di cui parla seguitela sui social (basta un clic sui link seguenti)!
– YouTube
Ti sei perso le prime due puntate? Puoi rimediare! Trovi l’esperienza di Mirko in questa intervista, l’intervista a Erigibbi nella seconda puntata e le frizzanti risposte di Valery nella terza puntata. Vi aspettiamo giovedì prossimo per l’ultima della nostra serie di chiacchierate con alcuni Booktuber italiani del momento. Chiuderemo il cerchio, forse solo per ora, con Gabriella.