Arrivo con qualche ora di ritardo, lo so bene.
Ma d’altronde certe ‘giornate’ non hanno bisogno di una data ben precisa per essere ricordate. Questa mattina, mentre sfogliavo un articolo online, ho letto che ogni ora una donna subisce violenze di qualsiasi tipo, fisiche e psicologiche. Un pò come se fossimo state programmate per patirli con tutta la forza che ci è stata data, certi gesti. Ora, non sto scrivendo questo post per ricordare quanto sia importante il rispetto verso una donna. Non voglio nemmeno cominciare una predica femminista sul buono di ogni donna e sui peggiori difetti di ogni uomo, perché sono fermamente convinta che il sesso maschile abbia le sue insufficienze così come quello femminile e sono altrettanto consapevole del fatto che ognuno sia diverso dall’altro. Ci sono persone migliori, perché mi è capitato di incontrarle e di respirare con meno fatica di fronte al mondo.
Sinceramente, sento solo il bisogno morale di abbracciare con queste parole ogni paio di occhi che mi sta leggendo perché mi piacerebbe tanto che sia ricordata ogni giorno, ogni ora, ogni minuto della vostra vita, qualsiasi cosa stiate facendo: l’importanza che abbiamo come PERSONE. Quando esco di casa non voglio aver paura di essere schiantata addosso a un muro, non voglio andare in pasto al primo pervertito che mi capita di incontrare. Quando esco di casa non voglio essere guardata perché ho un paio di gambe lunghe, un sedere e un seno prorompente.
Quando esco di casa non voglio che mi si fischi alle spalle come fossi un cane da riporto o uno spettacolo pornografico per le menti perverse di qualcuno. Non voglio nemmeno più ascoltare notizie al Tg, dove viene annunciata almeno due volte a settimana, la morte di una donna, di una moglie troppo stanca o di una ex che cercava solo di rifarsi una vita perché troppo infelice. Vi posso assicurare che siamo delle PERSONE fantastiche, se guardate da un altro punto di vista, e vi posso assicurare che siamo bellissime quando ci rendete felici e piene di attenzione, possiamo darvi il massimo e restarvi accanto senza bisogno di essere malmenate e riempite di lividi solo perché abbiamo detto una cosa che non vi piace. Ecco, forse sto cominciando a predicare cose, che voi, essendo PERSONE, sapete già. Quindi mi fermo qui, anche se avrei tanto da scrivere e da rimproverare, anche se avrei da ricordare troppe morti, troppe vite scomparse, chissà dove. Spero tanto di uscire di casa e di essere guardata perché sono una PERSONA che sorride, che gioisce, che piange, che prova dolore, che sogna una vita migliore, che porta con sé dei progetti nascosti per bene nelle tasche dei jeans, in attesa di essere avverati.