
Autore: Jen Malone
Pubblicato da HarperCollins Italia - Luglio 2016
Pagine: 333 - Genere: Young Adult
Formato disponibile: Copertina Rigida

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L’abitudinaria e un po’ impacciata diciassettenne Aubree non avrebbe mai pensato di accettare di sostituire la “perfetta e intraprendente” sorella maggiore lavorando come guida in un tour estivo per anziani in pullman attraverso l’Europa. Lei, così affezionata alla sua confortante casa e alle coccole dei genitori sa che non sarebbe mai in grado di non combinare disastri nel gestire quel gruppo di arzilli vecchietti. O forse sì? Magari se a darle una mano arrivasse il simpatico e super-carino figlio dell’organizzatrice…

«Faccio finta che mi dia fastidio, ma segretamente mi fa piacere che la mamma mi metta a posto i vestiti e prepari le vitamine vicino al mio bicchiere di succo di frutta ogni mattina. Dormo ancora con un peluche, ho gli stessi amici fin dall’asilo e mi va bene, anzi benissimo. Sono rassicuranti, sicuri, sono la mia casa.»
Aubree è una diciassettenne con le idee poco chiare sul suo futuro, l’unica certezza che ha sembra essere il nido caldo e sicuro della sua casa e dei suoi genitori. La situazione famigliare di Bree non è catastrofica, non ha un passato di sofferenza o cose simili come spesso viene raccontato nei romanzi di questo genere; Bree è una ragazza comune, un’adolescente come tante che si ritrova con una madre-chioccia che non vuole vederla crescere e con una sorella che rasenta la perfezione, che ammira ma allo stesso tempo dal cui paragone esce sempre sconfitta. Questa totale insicurezza verso le sue capacità, alimentata dall’atteggiamento troppo protettivo e poco propenso a considerarla capace d’indipendenza, ma anche unita anche a quel senso di sicurezza che sente e dal quale è “comodo” non fuggire, non l’hanno mai fatta allontanare da casa, non le hanno mai fatto provare il “desiderio” di farlo.
Aubree è però costretta a crescere, affrontare la sua goffaggine, le sue paure e la sua inesperienza in maniera repentina quando, spinta dal senso di colpa e dal desiderio di essere apprezzata proprio da quella sorella verso la quale prova forte ammirazione, ne deve prendere il posto in un viaggio on the road attraverso l’Europa come guida di un tour organizzato per un gruppo di simpatici e arzilli vecchietti.
La certezza di non essere all’altezza del compito e la sua mancanza di autostima fanno partire il viaggio con un imprevisto tragicomico che la mette ancora più in agitazione, ma che in realtà è solo l’inizio di un viaggio dentro se stessa che le farà scoprire lati di sé fino ad ora inespressi e dei quali non conosceva nemmeno lei l’esistenza.
«Il fatto è che questo viaggio mi sta obbligando a conoscermi meglio di quanto abbia mai dovuto fare a casa, dove tutto era facile e comodo.»
Jen Malone fa parlare la protagonista di Il viaggio che mi ha cambiato la vita delle le sue emozioni, ci mostra una crescita che viene dal profondo e che trasforma Aubree in una giovane donna matura e indipendente. Non mancano situazioni imbarazzanti e divertenti che mi hanno fatto ridere, altre difficili e dolorose che commuovono, in un’altalena di emozioni che coinvolge i personaggi e il lettore stesso.
Non è possibile parlare di questa storia senza menzionare il secondo protagonista, quel gruppo vario e colorato di anziani che mostrano una voglia di vivere che spesso non si trova in persone più giovani. Tanti caratteri diversi ai quali Bree dovrà approcciarsi sperimentando il suo lato empatico e provvedendo a loro con un certo senso pratico, mentre ne assimila l’esperienza, con un bagaglio di vite già vissute e che ora hanno il coraggio di affrontare con leggerezza il futuro che li aspetta. Una bella dose d’insegnamenti che la protagonista si trova a gestire e che la toccano nel profondo.
Per chi è romantico c’è anche una dolcissima storia d’amore con un ragazzo adorabile, sicuro di se stesso ma mai arrogante, che non ha paura d’amare anzi tenero, comprensivo e simpaticissimo. Il lettore si trova davanti al sentimento nascente tra due ragazzi che non incontra difficoltà insormontabili ma, semplicemente, si scontra con il quotidiano e il bagaglio di emotività che ci si porta dietro a quell’età.
Jen Malone è stata capace di far viaggiare il lettore attraverso descrizioni affascinanti di ogni città toccata, facendocene innamorare attraverso gli occhi della protagonista, e allo stesso tempo riuscendo a parlare al cuore del lettore trasformandoci per qualche ora in Aubree e ricordandoci un periodo, quello dell’adolescenza che è di grande formazione per il futuro degli adulti che saremo, ma che è anche fonte di turbamenti e tumulti emotivi durante la faticosa ricerca della conoscenza di sé e della propria strada.
Approfondimento
Il viaggio che mi ha cambiato la vita mi ha sorpreso totalmente. Sebbene abbia superato di gran lunga l’età adolescenziale è stato facile riconoscermi in qualche modo nella protagonista, coinvolgendomi e deliziandomi nel vederne la trasformazione.
Ritengo sia un libro adatto a tutti. I più adulti possono apprezzare il percorso di crescita e la maturità raggiunta alla fine di questo viaggio dalla protagonista, oltre a essere pervasi da un senso di speranza e voglia di viverne appieno ogni attimo che dovrebbe essere sempre presente e mai dimenticato o soffocato dal quotidiano. E lo consiglio fortemente agli adolescenti, ai quali potrebbe essere da esempio per cercare di percorrere essi stessi il “proprio viaggio”, seppur forse metaforico, per scoprirsi e accettarsi senza paragoni e senza paure.
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