Necknomination è il nuovo “gioco” che sta spopolando sul web. Fa strano parlarne in una rubrica di cultura che letta per intero si chiama Societá&Cultura. E appunto di societá parliamo, di una che non vorremmo conoscere. Ma c´é. Il gioco se così lo si può definire è nato in Australia ad inizio Gennaio e si è sparso come una macchia d’olio in varie parti del mondo provocando danni ovunque. Il gioco è il seguente: se vieni nominato devi bere tutto d’un sorso birra o superalcolici vari riprendendoti con una webcam o un telefonino, dopodichè posti il video e nomini a tua volta altri amici. Chi non rispetta queste semplici regole sarà costretto ad offrire da bere a tutti gli altri.
Necknomination, e i giovani cadono in basso
In Italia la moda del necknomination è appena scoppiata, il tutto mentre in altre parti del mondo sono già dieci le vittime di questo stupido gioco. Tanti altri sono finiti in ospedale con conseguenze non di poco conto. Il gioco inoltre si sta evolvendo in maniera rapidissima e in maniera sempre più pericolosa.
C’è chi si frulla cibo per cani con gin, chi si gusta una birra sulla tazza del cesso facendo la verticale. Altri ancora sorseggiano drink con pesci rossi vivi all’interno dei bicchieri e c’è da aspettarsi che di qui a poco gireranno shakerati di feci e topi morti conditi con uova marce e scarafaggi in calore. Il video più cliccato degli ultimi giorni è quello di una ragazza che entra in un negozio e inizia a spogliarsi mentre beve alcolici.
Bisogna inventarsele tutte per essere visibili e nonostante si siano creati vari gruppi sui social network che cercano di contrastare e arginare questo fenomeno, c’è il rischio serio che la situazione precipiti sempre di più e che questi necknomination, giochi della morte, prenderanno il sopravvento e saranno sempre più pericolosi. La nuova generazione è da anni in guerra, ma nessuno se ne accorge. I nostri padri hanno combattuto la guerra e la fame. La più grande battaglia della nuova generazione invece è quella spirituale, oltre al “futuro”. La televisione e i media li hanno convinti che l’unica cosa veramente importante è la ricerca spasmodica di visibilità e buona parte della nuova generazione ha finito per crederci. Che lo spettacolo continui. Show must go on.