Sarà presentato alla Fiera del libro di Roma l’ultimo lavoro di Carlo Tedeschi (già menzione speciale Premio Cesare Pavese, scrittore, autore e regista di numerosi spettacoli di successo, apprezzato pittore attualmente in Italia con la mostra itinerante +sé-io=pace e Premio Borsellino per la pace 2009) dal titolo “Leo – l’uomo senza tempo”. Il volume edito dalle Edizioni del Faro, sarà presentato Venerdì 9 dicembre 2016 – Roma, Eur Palazzo dei Congressi – nel corso della Fiera “Più libri più liberi” nella sala Rubino, alle ore 14.00, con performance live e con questo programma:
- Presentazione del romanzo biografico di Carlo Tedeschi “Leo l’uomo senza tempo” . Proiezione del docufilm “SULLEORME” della regista C. Parisi
- Esecuzione live del brano dedicato a Leo Amici “The man with the sailor’s cap”scritto da “SAM MOORE
- Performance della Compagnia Teatrale “I Ragazzi del Lago” tratta dal musical di Tedeschi “Accadde ad Allumiere”
- Lettura di alcuni brani del romanzo interpretati dall’attrice Lucia Vasini
L’ultimo lavoro di Tedeschi giunge a Roma dopo le presentazioni di Torino, al Salone Internazionale del Libro del maggio scorso e di Milano nell’ambito della tappe lombarda della Mostra nazionale +sé-io =pace di Carlo Tedeschi che, nel marzo 2017, sarà ospite della città di Locarno (Svizzera). Acquistabile esclusivamente on line sulle migliori piattaforme, “Leo – l’uomo senza tempo” è il primo volume che attraverso i pensieri e le riflessioni di Daniela, uno dei protagonisti del romanzo, e di intrecci con le vite di centinaia di persone, racconta la vita di Leo, grande uomo di semplicità e umiltà.
Il volume di Tedeschi per la prima volta, narra attraverso episodi snelli, gustosi, a volte drammatici, la vita di un personaggio realmente esistito tanto amato quanto chiacchierato, scomparso nel 1986. Il lettore potrà così acquisire notizie da fonti storiche, di prima mano, di una esistenza che ha coinvolto migliaia di persone trasportandole all’interno di un progetto-sogno che da utopia è divenuto realtà.
LA TRAMA
Carlo Tedeschi utilizza lo strumento e i ritmi del romanzo, sviluppando una serie di episodi. Leo, prima del 1985, non aveva mai intrapreso un viaggio se non per raggiungere chi lo chiamava e aveva bisogno di lui: questa volta è Maria a convincerlo. Con Daniela e Federica raggiunge le vette del Gran Sasso, dove il complicarsi delle condizioni atmosferiche lo costringe a una discesa angosciante, con il corpo insidiato dal male. Altre volte rischia la vita e chi gli è più vicino continua ad avvertire presagio di tragedia: sorprende vedere “come” ne esce… per accogliere chi ancora lo cerca. Dai padiglioni di Civitavecchia, al casale celeste, alla prima dimora stabile, Leo incontra e soccorre una moltitudine di gente. Così nei suoi lunghi viaggi come nell’ultimo grande conflitto mondiale quando, viandante tra gli arruolati, salva vite umane, procura cibo – ne paga le conseguenze. In età adulta matura l’esigenza di quello che batte nel suo cuore, stabilirsi in un luogo dove poter condividere con molti la realizzazione di un suo sogno: un piccolo paese da dedicare alla pace, all’amore e alla fratellanza corrispondente alla realizzazione de L’uomo vero: «colui che ha scartato tutto il falso dentro di sé».
Ma tutto si complica quando, l’intero suo operato, travisato ed inquinato dalle chiacchiere, è burlescamente deriso, beffeggiato dalle dicerie, insulto e provocazione. Ma senza nessuna reazione negativa da parte sua. A Leo non era neanche mancato l’ardire di voler girare un film sul degrado della droga, con la prima Betacam della Sony giunta in Italia. Nell’ombra, infatti, aveva salvato tanti giovani dalla tossicodipendenza, attirandosi (anche questa volta) le inevitabili maldicenze. Con l’arresto alla dogana svizzera di Brogeda poi, per un libretto al portatore non denunciato, l’intreccio si fa avvincente. Arrestato proprio lui che aveva donato dei soldi a chi lo aveva appena derubato pensando che ne avesse ancora bisogno…
Ambientata nell’arco di 20 anni circa, la narrazione si sviluppa su due piani: l’uno quotidiano, quasi prosaico, vissuto tra gesti semplici, innocenti, restituito da uno stile dimesso, colloquiale; l’altro introspettivo, dalla sintassi articolata e complessa, volto a far emergere quanto si dipana all’interno della coscienza umana dove bene e male si contendono lo spazio dell’eterna lotta: chi tra queste due forze vincerà? E se Dio in grande avesse già vinto, potrebbe l’uomo in piccolo con la sua libera volontà costruire il bene e la salvezza per se stesso e per altri? D’altra parte lungo due assi paralleli, in contrasto e complementari al tempo stesso, emerge la personalità del protagonista: ingenuo? spontaneo? meravigliato della vita? Chi è dunque Leo? il bambino che aveva abituato anche i suoi compaesani alle “stranezze” di risolvere qualunque situazione drammatica, difficile o banale della vita? l’adulto che al British College o nelle riunioni tenute in ogni dove, risponde a tutti i perché? e com’è possibile tutto ciò?
CHI È CARLO TEDESCHI
Autore di numerosi libri tra i quali “L’Uomo dal turbante rosso” Menzione speciale Premio Cesare Pavese, firma anche “Il ritorno dal labirinto”, romanzo sul tema della tossicodipendenza, utilizzato anche nelle scuole come strumento di prevenzione; scrive “Angela degli Abissi” dedicato alla recordgirl Angela Bandini e cronaca del suo record mondiale d’immersione in apnea e “Sicuramente Amici” trasposizione letteraria dell’omonimo musical di cui è autore e regista e che ottenne enorme successo in Italia e all’estero. Carlo Tedeschi è artista versatile apprezzato nel panorama culturale italiano ed internazionale contemporaneo.
Uomo di cultura, è scrittore, regista, autore teatrale, pittore la cui attività creativa spazia in vari ambiti ottenendo, nel corso degli anni, ampi riconoscimenti. Il suo impegno per la promozione dei valori della pace e dei diritti umani gli è valso i riconoscimenti “Ambrogino d’oro” nel 1989, “Artista per la pace” nel 1991, Premio Valentiniano e “Premio Borsellino per la pace” nel 2009. Carlo Tedeschi è uomo di profonda spiritualità che trova concreta espressione in particolare nei capolavori della scena teatrale italiana con successo di pubblico e critica, quali “Chiara di Dio” (sulle scene da oltre dieci anni, 450mila spettatori), “Patto di Luce – per la pace e i diritti umani” e numerosi musicals originali italiani rappresentati nei maggiori teatri, sin dal 1986.
Carlo Tedeschi è anche uomo di impegno sociale e umanitario: ai giovani ha rivolto tutte le sue energie testimoniando e trasmettendo la Bellezza, anche quella del rispetto per il Creato, l’Uomo, Dio. Negli anni incontra migliaia di ragazzi nelle scuole, negli oratori, nei teatri fornendo, oltre ad accademie di formazione artistica, anche chiavi di lettura e di comprensione della realtà al fine di essere attivi protagonisti della loro vita con sani principi e valori di condivisione, pace, solidarietà e rispetto della dignità umana.