Autore: Jo Nesbø
Pubblicato da Einaudi - Dicembre 2012
Pagine: 551 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura
Collana: Stile libero big
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Harry Hole è tornato. Dopo tre anni di assenza dalla Norvegia fa ritorno a Oslo. Oleg, il suo figlioccio, è in prigione con l’accusa di omicidio ma Harry non vuole credere che possa esserne il responsabile. Non può ignorare la chiamata, non può rinnegare il suo passato e a Harry non resta che tornare a casa per scoprire la verità.
Oslo, Norvegia. Questo è il luogo in cui si sviluppa Lo spettro, il luogo dove si intrecciano le vite dei vari personaggi. Harry Hole, ex poliziotto dell’anticrimine di Oslo, è tornato dalla Cina dopo una lunga assenza durata tre anni, e a riportarlo in patria è il suo passato, quello che si era lasciato alle spalle e che ora lo reclama: Oleg, il figlio dell’ex compagna di Harry che lui ha cresciuto come se fosse suo, è in prigione con l’accusa per omicidio del giovane ragazzo Gusto Hanssen. I due ragazzi erano amici, compagni di Violina, la droga all’ultimo grido che gira per le vie della capitale norvegese, ed erano i principali spacciatori e fruitori della sostanza. Che sia stato un semplice regolamento di conti nel mondo della droga? Quesito che non convince Harry il quale non può credere che Oleg possa esser stato capace di un gesto simile. Inizierà perciò la corsa dell’ex poliziotto alla ricerca di una verità diversa da quella già decretata; una verità che si nasconde nel mondo dello spaccio tanto quanto nei sentimenti più profondi e intrinsechi che legano le persone.
Harry Hole si ritroverà faccia a faccia con la sua vecchia vita: il riavvicinamento con la sua ex compagna Rakel che farà riemergere sentimenti assopiti e mai celati, l’incontro con i colleghi di un tempo, ma soprattutto la lotta per non imboccare di nuovo il tunnel dell’alcolismo, male che lo ha afflitto negli anni passati.
Mistero e sentimento, odio e affetto, elementi ricercati e percepibili ne Lo spettro che lo rendono coinvolgente e appassionante.
Lo spettro è il primo libro che ho letto di Jo Nesbø e devo ammettere che mi è molto piaciuto perché nonostante sia un thriller carico di personaggi e vicende non risulta assolutamente pesante e noioso; anzi grazie alla suspense che si percepisce nel corso della narrazione viene voglia di continuare a leggere pagina dopo pagina con voracità. Lo stile è lineare, pulito, con una scrittura fluida e una trama avvincente e non priva di originalità.
Approfondimento
Il racconto segue per lo più due linee narrative: da una parte troviamo quella dell’io narrante con cui Nesbø fa parlare Gusto e gli fa raccontare la sua versione dei fatti, suscitando così nel lettore una sorta di legame con il personaggio e maggior immedesimazione, grazie anche all’uso della prima persona; dall’altra, invece, quella del narratore in terza persona attraverso la quale vengono raccontati tutti gli altri personaggi. Entrambe le “voci” narranti viaggiano parallele senza che una prevalga sull’altra creando una senso di continuità della storia, senza gettare il lettore nel caos.
Il romanzo è ricco di personaggi sia primari sia secondari ma Jo Nesbø riesce a fonderli nel corso della storia con una tale maestria che si arriva a un punto in cui non si percepisce più tale distinzione, tutti fanno parte della narrazione in egual misura.
Anche le descrizioni che Nesbø fa dei luoghi della città, così come le vie e le piazze di Oslo che lui cita in modo dettagliato sono molto accurate e ben definite, tanto da rendere gli scenari percettibili al lettore e, anche se solo attraverso l’immaginazione, si ha la sensazione di essere in quei posti. Nulla è lasciato al caso, ogni piccolo particolare è fondamentale poiché risulterà essere il tassello mancante per la chiusura definitiva del cerchio.
Lo spettro è una lettura intrigante ed emozionante, un thriller mozzafiato che tiene incollati fino all’ultima pagina.
Claudia Capone