Autore: Asli Erdogan
Pubblicato da Garzanti - Settembre 2017
Pagine: 144 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura
Collana: La biblioteca della spiga
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
“Non voglio essere complice del fuoco riversato contro donne, bambini e anziani che si tengono aggrappati alla bandiera bianca, cercando di uscire dalle macerie. Non voglio essere complice della mandibola bruciata di un bambino di dodici anni ritrovata in uno scantinato. Né del sacco consegnato dicendo: «Questo è tuo padre», cinque chili di ossa e carne, né del sacco consegnato dicendo: «Questo è tuo figlio»..”
Fumo. Corpi inermi. Macerie. Ambulanze. Militari. Paura.
A poche ore dal terribile colpo di stato turco del 2016, Asli vaga senza meta lungo le strade di una città irri-conoscibile. Inerme e attonita, la donna si lascia andare in un tagliente flusso di coscienza di cui si riempio-no le pagine de Neppure il silenzio è più tuo.
Asli Erdogan è un’affermata giornalista turca che mai ha esitato ad affilare la stilografica nella difesa dei diritti umani. I suoi romanzi vantano la traduzione in più di dieci lingue pagando, di contro, lo scotto di essere malvisti nella loro terra d’origine.
Il colpo di stato voluto dalle forze armate turche il 15 luglio 2016, contro il presidente Recep Tayyip Erdoğan, segna in modo profondo e definitivo la vita di Asli. A poche ore dal fallito golpe militare, con l’accusa di propaganda terroristica, la donna viene arrestata assieme ad altri 22 giornalisti. Proprio da questo atroce scenario, tra esplosioni, corpi esanimi e vani tentativi di soccorso, nasce Neppure il silenzio è più tuo: non un racconto, non un’invettiva, non un articolo giornalistico, bensì il flusso di coscienza di una donna furiosa.
Le prime pagine dell’opera firmata Erdogan, si aprono con un vivido flashback autobiografico. Mentre si chiudono gli ultimi atti del fallito golpe, Asli vaga come un’ombra lungo le ormai irriconoscibili strade di Istanbul. Alle sue spalle fumo ed esplosioni, al suo fianco un cane randagio, davanti ai suoi occhi un bivio: l’indifferenza o la protesta. Asli Erdogan non esita un istante e, al cospetto di un governo pronto a calpestare i diritti civili, la giornalista prende carta e penna e inizia a gridare.
Approfondimento
Neppure il silenzio è più tuo nasce dal concatenarsi, quasi confuso, di una serie di riflessioni che Asli Erdogan si ritrova a elaborare come reazione al colpo di stato turco del 2016. Nel scegliere questa lettura non ci si deve aspettare un racconto con una consecutio temporum e una trama ben definita: le pagine dell’opera ospitano pensieri frammentari, tenuti insieme dall’indignazione. Icona della resistenza femminile, Asli Erdogan non rimanere inerme mentre i diritti dell’uomo vengono offesi dal potere politico: riempie d’inchiostro e di protesta le pagine bianche dei giornali, accettando il pegno della prigionia.
Neppure il silenzio è più tuo è una lettura molto complessa, difficile, che talvolta richiede la rilettura di qualche passaggio. Questo libro è particolarmente adatto a quei lettori sensibili a tematiche politiche e a tutti coloro che desiderano approfondire i retroscena di una Turchia ferita.
Difendere la libertà e la pace non è un reato né un atto di eroismo, ma il nostro dovere… E oltre a difenderle, dobbiamo restituire a queste parole i significati, la sacralità che hanno perso… Fintanto che possiamo… Non essere complici dei massacri, invece, non è soltanto un diritto e un dovere, ma il senso stesso della nostra esistenza… E questo è il nostro macigno, trasportato fin che possiamo, amato fin che possiamo, il nostro fato