Autore: Lisa Scottoline
Pubblicato da Fazi - 2014
Pagine: 477 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura
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In Torna a casa di Lisa Scottoline Jilli è oramai una quarantenne realizzata, pediatra affermata, ha incontrato l’amore della sua vita, dopo un lutto e una storia fallimentare. Sua figlia, Megan, che non ha mai conosciuto il padre, morto quando lei aveva un anno, è un’ adolescente di tredici anni e cresce davvero bene. Quando ormai è pronta per il terzo matrimonio con Sam e il passato sembra le sia rimasto alle spalle, arriva all’improvviso il fulmine a ciel sereno: una sera di tempesta, ubriaca, si avvicina alla sua villetta di un sobborgo di Philadelphia Abby, la figlia del secondo marito, William, da cui è da tre anni divorziata. La riconosce subito nell’ombra solo come una madre può riconoscere la figlia e apprende la tragedia: Abby ha trovato suo padre morto, la polizia pensa ad un suicidio con psicofarmaci e superalcolici, ma la figlia non ci sta: crede che il padre sia stato assassinato: tanti gli indizi che glielo fanno supporre. Mentre Victoria, la sorella razionale, crede nell’ipotesi poliziesca, Abby si rivolge a Jilli per indagare e avere conforto. Tutti tentano di tenere Jilli al riparo da questa indagine, ma, benché rancorosa nei riguardi dell’ipocrita William ,non può non assecondare la figlioccia, che ama con lo stesso trasporto di una madre. Questa operazione, condotta parallelamente a quella della polizia, la porterà lontana dalle sicurezze che sta stratificando, dai suoi affetti altrettanto cari, Sam e Megan, mettendo rischio le sue certezze, il suo imminente matrimonio e addirittura l’incolumità dell’adorata Megan.
Il lungo testo di Torna a casa di Lisa Scottoline, best-seller americano, conferma la notorietà e la fortuna di Lisa Scottoline, che, esordiente nel 1995, pubblica prolifica riscuotendo abnorme consenso di pubblico e di critica, facendo leva su quei sentimenti universali, quali l’amore e l’amicizia, di cui abbiamo tanto bisogno in questi anni di “deserto emotivo”. Mentre il mondo rincorre il dio denaro, in un amore non corrisposto, vista la crisi economica che ci travolge, la gente comune ha bisogno di credere ancora nei valori posti a fondamento dell’Essere. Ecco perché romanzi di questo tipo, che non siano romanzetti rosa, ma plot ben studiati e coesi, con un alto valore morale, hanno il successo che vediamo sotto i nostri occhi. Mi direte, la solita americanata sui soliti buoni sentimenti…Invece, vi dico che sarebbe semplicistico archiviare il caso letterario con questa etichetta, perché il libro, per fortuna, ha un certo spessore psicologico ed è ben strutturato.
Si apre in medias res con la notte di tempesta e l’arrivo di Abby ; il suo arrivo è l’occasione per ricollegarsi a quel passato, parte integrante della esistenza di Jilli, un passato che non si può mettere a tacere con un nuovo matrimonio e una nuova famiglia. Non a caso il titolo del libro ”Torna a casa” ,che, a mio avviso, si riferisce a tutti i protagonisti e non solo ad Abby; tutti, attraverso questo ritorno a casa della ragazza, si ricollegano al proprio passato, e la casa è quella della nostra psiche, che non può dimenticare le ferite, ma solo ricucirle. Ebbene, per la piena realizzazione dell’affermata pediatra manca un tassello molto significativo: il rapporto con Abby e Victoria che si era interrotto per imposizione di quel losco figuro Di William. Questo rapporto franto improvvisamente va recuperato per la serenità e la completezza di Jilli, ma anche di Abby e di tutti gli altri, compreso Sam, che non può chiudere gli occhi su questo amore che lega indissolubilmente le due donne. Tanti e interessanti gli interrogativi che emergono dalla lettura: che cos’è l’amore materno? E questo si può resettare? E se lo si fa, in quali rischi si incorre. E se non lo si fa?
La tematica centrale è proprio questa: l’amore di madre, che è infinito ed eterno, l’unico che si muove nella categoria del “sempre”, l’unico per il quale vale la pena sacrificare tutto. Jilli sa e ha sperimentato che l’amore per un uomo non rientra in questa categoria: William è lì a testimoniarlo e la sua morte nulla toglie alla negatività della sua figura; anche il lutto precedente è stato a fatica elaborato, ma una figlia no, non si può mettere da parte. Lei è il tramite per recuperare integrità psichica e memoria. Infatti l’opera partita, come dicevo in medias res, diventa libro del ricordo attraverso analessi e rimembranze, e sappiamo che le donne solo maestre in questo: le donne ricordano, gli uomini meno. Le donne non resettano, gli uomini sì, quindi, il testo è anche un’ indagine sui quadri psicologici dell’uomo e della donna, con le loro differenti peculiarità che ne consentono l’integrazione. Questo bisogno di riconnettersi al passato mi ha molto avvicinata al libro, perché anche io ho scritto un testo sulla memoria delle donne e mi permetto di citarlo: Odore di bimbo. Ecco che sono proprio gli odori i principali intermediari del ricordo; essi aprono un mondo di sensazioni proiettate nel passato che le donne avvertono particolarmente, anche se il più famoso libro sul tema è stato scritto da un uomo: Suskind Il profumo 1985. Questi, passando attraverso l’epidermide fino alle fibre più intime, consentono di ricollegarci a ciò che ci è più caro, gli affetti familiari; mentre William barbaramente divideva le donne, esse rimanevano intimamente connesse, tenendo ognuna il filo della memoria. Il ritorno a casa si Abby ricostruisce il nido distrutto dalla violenza del padre, e il tempo non ha cancellato nulla, ma tutto ha trattenuto e tutto restituisce. Ora che madre e figlia si sono rincontrate, tutti sono coinvolti in questa ricucitura col passato, e anche Sam non ne escluso: deve fare pace col passato della sua donna.
Torna a casa di Lisa Scottoline é un libro intenso, dunque, per lo più in forma dialogica, con il gusto dei particolari, alcuni dei quali superflui, ma ormai i best-seller americani sono così, perché i particolari ci consentono di spiare nelle case e nei cuori dei protagonisti. Un libro che consiglio a chi ama i sentimenti solidi, intrecciati con la suspence di una morte da risolvere.