Chi non ha visto Beverly Hills chihuaua 2 in uscita 4/5 anni fa, è ancora in tempo per farlo.
Ambientato nella sofisticata Beverly Hills, il film ruota e stravolge le rispettive posizioni degli esseri viventi: infatti, si vedono questi cani “snob” serviti e riveriti dall’uomo e fin troppo ricchi, che vivono in mega ville e godono di tutti i comfort di una vera e propria suite imperiale (poveri randagi se potessero vedere questo film!). Tuttavia sprigiona una grande ed anche triste verità: ci sono cani “fortunati” e cani “sfortunati”. Certo, il tutto verte su una linea davvero divertente – questo d’altronde è l’obiettivo del film – anche se un po’ eccessiva. Troppo inverosimile il trattamento di lusso riservato ai cani d’alto rango. D’altra parte invece, questo film potrebbe avere un duplice effetto. Se da un lato gli amanti o i fanatici degli animali diverranno tali ma in una misura più eccessiva, c’è comunque quella fascia di persone che invece maltrattano ingiustamente gli animali e proprio costoro potrebbero beneficiarne in quanto questo film li sensibilizzerebbe o se non altro avrebbe un effetto “umanizzante”.
Interessante anche la trama, dove il protagonista indiscusso è questo simpaticissimo chihuahua che nel frattempo si è sposato e ha messo su famiglia, ma avendo la “sindrome di Peter Pan”, proprio non riesce a “crescere”, tornando a sua volta cucciolo, e rinunciando alla sua autorevolezza di padre e divenendo per i suoi figli un compagno di giochi ed incapace di disciplinare e correggere. Problema che anche tra gli “umani” vige, cioè che molti padri si rifiutano di prendersi le proprie responsabilità , e dimenticano di essere genitori e, cosa assai più triste, sono i figli che gli fanno da papà.
Film per ragazzi e adulti, dove ognuno di queste fasce può imparare molto, e molto spesso, le lezioni più importanti le si possono imparare proprio dagli animali; in questo caso, da piccoli chihuahua. Anche se nella realtà, specie quella umana, non sempre, anzi, quasi mai, i figli risultano essere più saggi dei propri genitori, nel film il regista ha voluto invertire questi ruoli così che sono i cuccioli a prendere il posto del papà e a improvvisarsi eroi. E buono quindi coglierne il senso, perché per i valori della famiglia, e per sanare ciò che è rotto, e una meta che bisogna prefiggersi, e se nel film risulta divertente questo obiettivo-gioco, allora va bene, in particolar modo se sono cuccioli a farlo.
Che dire in conclusione?Beverly Hills chihuaua 2 è pur sempre un film Disney, e chi conosce la politica Disneyana sa che troverà in ogni suo film o quasi – eccetto quelli di magia – un valore, un principio morale, un messaggio positivo. E questo film non fa certo eccezione. Benché la musica che fa da sfondo sia sfacciatamente americana (d’altronde è giusto così), rende senz’altro il film gradevole anche per gli orecchi ma soprattutto per il cuore. Tutti potranno imparare che anche chi è più piccolo (cane o uomo), nasconde in sé qualcosa di grande.
Vincenzo Ardito