Autore: Lewis Carroll
Pubblicato da Salani - Gennaio 2020
Pagine: 256 - Genere: Classici, Commedia e Humour, Letteratura per ragazzi
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Istrici d'oro
ISBN: 9788869182563
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
La piccola Alice si addormenta e sogna di trovarsi in un paese incantato in cui niente è più reale dell’irreale. Un mondo in cui è possibile bere un tè con la Lepre Marzolina e nel quale è sufficiente sgranocchiare un frammento di fungo per ritrovarsi più alti o più bassi di svariati centimetri. Un mondo in cui una regina un po’ matta può decidere in ogni momento di farti tagliare la testa. Un mondo magico e folle che affascina ma che fa presto venir voglia di scappare per tornare alla realtà.
Quando leggevo dei racconti di fate, pensavo che simili cose non dovessero succedere mai, ed ecco che ora mi trovo nel bel mezzo di un’avventura straordinaria!
Si sa che i bambini tendono ad affezionarsi ad un ristretto numero di cartoni animati e a volerli vedere e rivedere fino allo sfinimento (per la gioia dei genitori)! Alice nel paese delle meraviglie non entrò mai nel catalogo delle mie preferenze tanto che quando in quinta elementare le mie maestre ci fecero la proposta, un po’ azzardata, di metterlo in scena non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Dopo qualche giorno, mi ritrovai tra le mani una versione illustrata del romanzo ma il progetto della messa in scena teatrale naufragò rapidamente e il libro venne accantonato nella libreria senza essere stato letto.
Così, il primo approccio con Carroll avvenne da adulta e fu un incontro non poco straniante. Il mondo di Alice è infatti un universo disorientante in cui nulla segue le logiche cui siamo abituati. È una storia surreale in cui non c’è spazio né per il lieto fine né per qualche tipo di morale. L’autore ci trascina in un mondo in cui nulla sembra avere senso, un mondo fatto di apparizioni fantastiche e intricati giochi di parole.
Come ha sottolineato Donatella Ziliotto, Alice conserva però la capacità di non lasciarsi coinvolgere da quel grande nonsense che è la vita. Il suo personaggio resta infatti sempre estremamente concreto, curioso ma distaccato persino dinanzi alle continue trasformazioni del proprio corpo. Alice diventa quindi la nostra ancora di salvezza, il salvagente cui aggrapparci per evitare di affogare. Lei è la bambina abituata a giocare, abituata a “far finta di”. Far finta di essere un’altra persona, far finta di trovarsi in un altro luogo… sempre pronta a guardare la realtà con altri occhi ma con la consapevolezza che si tratta solo di una fantasia. Nel “far finta di” resta chiarissimo dove si trovi il confine tra ciò che è vero e ciò che invece è solo frutto della nostra immaginazione. Fingo di essere la mamma della mia bambola ma dentro di me so perfettamente di essere una bambina di sette anni. Ed ecco allora che la capacità di Alice di rimanere saldamente attaccata alla realtà aiuta anche noi lettori a non lasciarci travolgere dal mondo creato da Lewis Carroll.
C’è infine un altro aspetto da non sottovalutare: Alice non tollera nessuna forma di ingiustizia. Pur conservando la sua squisita educazione, fa sempre sentire la sua voce. Non ha paura di criticare gli adulti né di chiedere spiegazioni. Alice non è un personaggio passivo in balia delle strane apparizioni cui va incontro. E quando il gioco smette di piacerle, si sveglia per tornare sull’argine erboso dove tutto ha avuto inizio. Perché in fondo il gioco, per essere bello, non deve mai durare troppo!
Approfondimento
È la seconda volta che mi trovo a leggere le avventure di Alice. Grazie a questa edizione edita da Salani, alla lettura di Alice nel paese delle meraviglie ho potuto aggiungere anche quella del seguito: Alice nello specchio. La sensazione che ho provato è stata ancora una volta quella di un forte smarrimento. Al termine del libro ci verrebbe quasi voglia di ripartire dalla prima pagina nella speranza che un’altra lettura ci aiuti a capire qualcosa in più. Come se in fondo ci fosse sfuggito il senso profondo della storia. Come quando ci svegliamo da un sogno con la consapevolezza che dietro le immagini che ricordiamo si nasconda qualcosa che il nostro inconscio ha fatto di tutto per tenere nell’ombra. E allora vorremmo cercare di capire cosa ci sia dietro le folli avventure vissute da Alice, dietro le poesie, le canzoni, gli indovinelli, i giochi di parole… vorremmo ricostruire quel senso che continua a sfuggirci. Ma forse dovremmo semplicemente accettare di farci trascinare da Carroll nel suo mondo onirico senza farci troppe domande.