
Autore: Virginie Grimaldi
Pubblicato da E / O - Febbraio 2025
Pagine: 240 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Dal mondo
ISBN: 9788833578514
ASIN: B0DT9N6RRJ

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Una sala d’aspetto asettica, sedie sparse qui e là, un silenzio pressante e un po' d’imbarazzo, questo è lo scenario in cui si incontrano Elsa e Vincent, due anime spezzate che a modo loro hanno cercato e cercano un rifugio dove poter fare guarire le loro ferite. Lo studio dello psicanalista dottor Chaumet è il posto ideale dove farlo, nessuno si incrocia mai perché gli appuntamenti sono organizzati in modo da non permettere alcuna interazione tra i pazienti. Ma il dottore non ha fatto i conti con i ritardi cronici di Elsa ed il fatto che Vincent ha l’abitudine di arrivare sempre in anticipo... ed ecco che due mondi che mai si sarebbero dovuti incontrare finiscono con lo scontrarsi creando il caos nell’ordine. Dalla più improbabile delle situazioni, dalla sua evoluzione al suo epilogo, una serie di colpi di scena, humor e sentimento danno vita ad un imprevedibile racconto che racchiude in sé una profonda tenerezza e delicatezza nel raccontare una storia così attuale da sembrare d’altri tempi.

Le persone hanno una cosa in comune: sono tutte differenti.
Robert Zend
È una calda giornata di luglio quando Elsa arriva in ritardo al suo appuntamento con il dottor Chaumet, il suo analista, per la prima seduta e lì che incontra per la prima volta Vincent. Estroverso e ironico lui, introversa e scontrosa lei. Sin dal principio tra i due non c’è molta intesa ed entrambi si augurano di non incontrarsi ancora, ma le cose non vanno sempre come si desidera, ed ecco che gli incontri cominciano a essere frequenti. Eternamente in ritardo Elsa, fastidiosamente in anticipo Vincent, riescono a rompere il protocollo del loro dottore che organizza gli appuntamenti in modo che i suoi pazienti non si incontrino mai.
Tuttavia, a poco a poco in Elsa qualcosa comincia a cambiare nei confronti di Vincent: il suo modo estroverso ma discreto, il suo tatto e la sensibilità fanno breccia nello scudo che lei ha posto tra sé stessa ed il mondo esterno, e allo stesso modo Elsa diventa un balsamo per la guarigione di Vincent.
Gli incontri casuali nella sala d’aspetto diventano un appuntamento tacito, e pian piano si spostano all’esterno. Elsa porta Vincent al primo concerto di Tristan, di contro lui la invita alla presentazione del suo ultimo libro. Nel mondo fuori dallo studio ci sono così tante variabili che possono allontanare e dividere che entrambi ne sono travolti.
Ma ciò che è destinato a ognuno di noi troverà sempre il modo di trovarci, non importa dove o dopo quanto tempo, ed Elsa e Vincent dopo essersi smarriti si ritroveranno e forse stavolta potrebbe essere soltanto per sempre.
Approfondimento
Era la mente quella che ci metteva più tempo a guarire.
Sylvia Day
Più grande del cielo è un racconto tenero e profondo di due personaggi o meglio di due anime entrambe ferite dal lutto. Mentre Elsa lo interiorizza lasciando che la vita le scivoli addosso e lasciandosi in qualche modo andare, perdendo quella parte importantissima di autostima che ci permette di affrontare la vita di ogni giorno, Vincent consuma sé stesso in rapporti sbagliati, districandosi tra dovere e piacere senza riuscire ad affrontare seriamente quello che gli rende impossibile trovare la felicità perduta.
Più grande del cielo è una bella storia sulla diversità nell’affrontare il lutto, sul riuscire a dare a chi ci sta intorno la possibilità di aiutarci anche quando non ce la sentiamo. Il libro racconta in modo scorrevole, umoristico e soprattutto reale, le sensazioni, i pensieri e i sentimenti di chi ha subito una perdita.
Virginie Grimaldi riesce con grazia ad avvicinarci al dolore che non riusciamo a condividere, alle paure che ci impediscono di chiedere aiuto, ma soprattutto all’amore che riesce a trovarci anche quando ci nascondiamo anche quando non ci sentiamo pronti e che sa aspettare, con pazienza, perché non è importante il quando, ma il dove ognuno di noi può trovare la felicità che merita, anche in una semplice e scomoda sala d’aspetto.
Antonella Flavio