Autore: Melania G. Mazzucco
Pubblicato da Einaudi - Ottobre 2013
Pagine: 235 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Stile libero big
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Eva è una ragazzina di 11 anni e ha 2 padri: Christian e Giose. Quando Christian, il padre biologico, muore a causa di un incidente, comincia una vera e propria odissea per Giose ed Eva, costretti a separarsi perché, per la legge, non hanno alcun legame di parentela.
Si ruba qualcosa che non ci appartiene, Eva, dice Giose. Io non voglio rubarti, tu sei mia figlia.
Giose e Christian sono una coppia come tante altre: uno ricercatore universitario, amante della religione e affascinato dallo studio del tempo, cresciuto in una ricca famiglia borghese e divorziato da Aurelia; l’altro artista, ex cantante, ottimo cuoco, da sempre gay dichiarato e proveniente da una famiglia umile. Eva è molto intelligente, riservata, adora leggere e ama follemente la sua famiglia. Christian e Giose l’hanno concepita grazie a una mamma surrogata armena e per 8 anni l’hanno cresciuta, amata e protetta, preservandola dalla cattiveria di una società ancora troppo bigotta.
Dopo la morte di Christian, Eva viene trasferita da Roma a Milano, a casa degli zii e, pian piano, la famiglia di Christian e una serie di impedimenti economici e legali rendono sempre più rari i rapporti tra la bambina e quello che ha sempre considerato suo padre. Quando Eva causa un grave incidente a un compagno di classe, colpevole di uno dei tanti atti di bullismo di cui è vittima, scappa di casa e per tornare da suo padre, decisa a rimanere con lui per sempre. Giose, però, decide di riportarla a Milano, promettendole di riunirla a lui legalmente.
Giose sa che Eva è sua figlia e darebbe la vita per lei, anche se, biologicamente, è stata concepita dal suo compagno e da una donna semisconosciuta. Eva sa che Giose è suo padre, l’unico genitore rimastole dopo la prematura scomparsa di Christian, e vuole vivere con lui a tutti i costi. Comincia così un viaggio in cui un padre e una figlia riusciranno a dimostrarsi a vicenda tutto l’amore che provano l’uno per l’altra, si confideranno, riscopriranno se stessi e decideranno di affrontare insieme ogni ostacolo legale, burocratico o sociale pur di tornare a essere quello che sono sempre stati: una famiglia.
In Sei come sei, Melania G. Mazzucco affronta un tema di grande attualità, quello legato al riconoscimento legale del figlio del partner in una coppia omosessuale. E lo fa con grande discrezione, senza mai far trasparire opinioni o pareri personali, ma limitandosi a descrivere situazioni che sarà poi il lettore a giudicare.
Nel viaggio di Giose ed Eva, che metaforicamente rappresenta la loro odissea di vita, vengono evidenziate alcune situazioni paradossali, che, purtroppo, rappresentano ancora una realtà nel nostro Paese. Giose, che è terrorizzato dal posto di blocco dei carabinieri e che non può fermarsi in albergo a dormire con una ragazza che lo chiama papà solo perché non ha la possibilità di riconoscerla legalmente, è il simbolo dell’estrema difficoltà che un genitore omosessuale vive quotidianamente. Eva che cerca di sentirsi male, sperando così di non dover tornare dagli zii ed essere separata di nuovo da Giose, dimostra che un figlio ama incondizionatamente un genitore, non curandosi minimamente dell’opinione altrui o, peggio, di questioni burocratiche.
Approfondimento
Gli episodi descritti, con grande minuziosità di particolari, sono la prova inconfutabile del fatto che l’unica vera anomalia di quella che oggi viene definita una famiglia “arcobaleno” è rappresentata solo ed esclusivamente dall’assurdità di tutto ciò che le ruota attorno (parenti, scuola, colleghi, chiesa).
La tecnica narrativa adottata è assolutamente apprezzabile: continui flashback permettono al lettore di entrare nella storia, aggiungendo poco alla volta tutti i tasselli che occorrono per comporre questo gran bel puzzle, fatto di molti personaggi che ruotano attorno ai protagonisti. Ogni parente, amico o conoscente descritto riceve il giusto spazio e contribuisce a rendere più chiara e comprensibile la storia. Il linguaggio semplice e diretto rende la lettura molto scorrevole e mai noiosa.