
Autore: Bianca Rita Cataldi
Pubblicato da HarperCollins Italia - Maggio 2020
Pagine: 384 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
ISBN: 9788830511866

📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
🎬 La video recensione su Youtube
Un’avvincente saga familiare composta da personaggi indimenticabili; un viaggio tra coltivatori di fiori e profumieri, tra borghesi e contadini, tra amore per la terra e desiderio di fuga, ambientato tra i colori e gli odori della Puglia negli anni Cinquanta e Sessanta. Un tuffo nella vita verace del secolo scorso, alla ricerca di riscatto e di amicizia vera.

E allora Michele si sarebbe chiesto se davvero la vita era ciò che veniva prima della morte. Forse la vita poteva anche venire dopo la morte, dopo il respiro sospeso, dopo l’assenza. Ci avrebbe pensato più tardi, da solo nella sua cameretta, con le sue poche parole di bambino che non sarebbero mai bastate a coprire l’estensione di una domanda così grande.
Un caldo abbraccio è quello che contiene la famiglia Gentile, a Terlizzi, l’ultimo giorno dell’anno 1955, quando Michele, figlio di Giulio e Margherita, ha sei anni e mezzo mentre Nella, secondogenita di Aldo Gentile ed Elisa, viene al mondo dopo una morte lunga trenta secondi. Avrebbe potuto non farcela la piccola Nella, ma tutto è andato bene e si può festeggiare l’arrivo del nuovo anno, anche perché nevica e non si può andare nei campi a curare i fiori, come i Gentile fanno da anni per lavoro. Molti di quei fiori vengono venduti ai Fiorenza, quelli ricchi, i membri della famiglia di profumieri più importanti e conosciuti di Bari.
Ogni anno, infatti, il maggiore dei figli di Claudio Fiorenza, Adriano, si reca presso i Gentile per ordinare i fiori da cui verranno estratte le essenze necessarie per la creazione di nuovi profumi. Ed è proprio durante la sua visita di quell’anno, quando decide di portare con sé la figlia, la piccola Teresa, che avviene l’incontro tra la piccola e Michele. Un incontro destinato a diventare una bella amicizia e un’occasione per intraprendere un percorso di studi-per lui, povero e figlio di contadini- presso la scuola di Bari frequentata da Teresa. Un bel cambio di prospettiva per il ragazzino che, grazie alla sua intelligenza, ostinazione e determinazione, riesce a farsi valere anche nei confronti dei compagni spietati e classisti, figli delle famiglie più in vista di Bari.
La scuola lo aiuterà a crescere, quindi, a diventare uomo, a rinsaldare la sua amicizia con Teresa e a conoscerne la cugina Vittoria, una ragazzina intraprendente, innamorata della zia Betta -la ribelle di casa-, un po’ caparbia e ombrosa, di poco più grande di lui.
Per guardar meglio quella ragazzina comparsa dal nulla dovette alzarsi in piedi perché era troppo alta e lui, da seduto, le vedeva sì e no le ginocchia. Ma anche così, anche in piedi, le arrivava al petto e lei se ne stava lì, ritta e rigida come una dea crudele, di quelle che si vedono illustrate talvolta sui libri di mitologia che ogni tanto il maestro Tempesta portava a scuola.
L’incontro tra due famiglie, quindi, due famiglie completamente diverse per vissuto e tessuto sociale di appartenenza; due famiglie che tuttavia sono destinate a legarsi, inizialmente per motivi di lavoro, poi per quella singolare amicizia nata tra i piccoli di casa. Ecco allora che le loro esistenze si intrecceranno, molte certezze verranno messe in discussione, mentre verranno pienamente rivalutati i valori essenziali della vita: la speranza, l’amore e l’amicizia.
Acqua di sole è una storia dolcissima, in cui l’abilità dell’autrice sta nella semplicità con cui è riuscita a filtrare il racconto attraverso gli occhi di Michele, portavoce di un punto di vista pulito e scevro da manierismi e da giudizi. Proprio perché molto giovane e incapace di dare un’interpretazione accurata della vicenda, Michele diventa il narratore affidabile per eccellenza e regala al lettore un racconto semplice e profondo allo stesso tempo.
Approfondimento
Molti sono i punti di forza di questa bella storia, ma è interessante sottolineare l’accuratezza con cui Bianca Rita Cataldi avvicina il lettore alla difficile e magica arte della creazione di un profumo:
La chimica del profumo. Il fragile equilibrio che si nasconde dietro una fragranza fatta e finita, imbottigliata, venduta. Brezza marina, arancio, limone, odor di bosco. Dietro ogni nome una fragranza, dietro ogni fragranza una formula.
E ancora:
Il profumo è sempre uno e trino: le note alte che sono quelle di testa, le prime a raggiungere l’olfatto; le note medie che sono il corpo stesso del profumo e infine le note basse, i fissatori. Il segreto di un profumo, gli diceva sempre suo padre, è la stabilità. Il perno. Il filo a piombo.
Immagini così vibranti e poetiche, che si finisce per ricercare, sfogliando le pagine del libro, l’odore di quel Sud così caldo, così carico di vita e di valori.
Connie Bandini