
Autore: Amy Bloom
Pubblicato da Fazi - Giugno 2016
Pagine: 276 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le strade

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Iris ed Eva scoprono di essere sorellastre quando la più piccola, Eva, ha dodici anni. La mamma di Iris è morta, e quella di Eva l'ha abbandonata: le due ragazze – in balìa di un padre non propriamente “modello” - si ritrovano costrette a stringere un sodalizio che le accompagnerà, nel bene e nel male, per tutta la vita.

Eva cresce negli anni Trenta del Novecento con una madre anaffettiva e un padre all’apparenza meraviglioso, che però compare solo ogni tanto: situazione che a lei appare del tutto normale. Improvvisamente viene caricata in macchina dalla madre e letteralmente abbandonata, con una valigia, davanti alla casa dove il padre vive con la figlia Iris. È un inizio straniante, che ci catapulta all’interno di una dimensione narrativa nella quale i punti di vista e le vicende si accavallano: Amy Bloom affida a Eva il compito di raccontare la storia in prima persona, ma grazie ad alcune lettere di altri personaggi otteniamo un quadro più completo e smascheriamo alcune bugie o mezze verità.
Il ritmo di narrazione di Beate noi è serrato e ci tiene avvinti fino al finale che – lo anticipo ora – è in meraviglioso contrasto con resto della vicenda, e ci fa chiudere il libro con un sospiro di serenità.
Una volta a casa di suo padre, Eva si accorge ben presto che lui non è quella persona meravigliosa che il loro bizzarro e discontinuo rapporto le aveva fatto credere e insieme a Iris, che sogna di fare l’attrice, parte alla volta di Hollywood. Dopo una breve parentesi nella quale sembra filare tutto per il verso giusto, la sfortuna si abbatte nuovamente sulle due sorelle, che al termine di una serie di vicissitudini si ritroveranno di nuovo in compagnia del padre, e di un truccatore omosessuale che non le abbandonerà mai più e farà del suo meglio per proteggerle.
Eva e Iris nel loro percorso incontreranno ancora tantissime persone, con le quali stringeranno le relazioni più strane che possiamo immaginare, al limite del grottesco.
Mentre Iris continuerà a guadagnarsi da vivere facendo piccole parti per il cinema, prima di abbandonare il resto della “famiglia” per un periodo abbastanza lungo, Eva diventerà adulta da sola, alla perenne ricerca di un modo per affermarsi e per guadagnarsi da vivere, soprattutto quando si troverà ad avere la responsabilità di un ragazzino al quale deve fare da madre, proprio nel momento in cui si accorge di essere lei la prima ad avere un disperato bisogno di una madre.
Sullo sfondo della vicenda c’è la guerra e le conseguenze dell’Olocausto, visti attraverso gli occhi di Gus, americano di origine tedesca che viene accusato – del tutto ingiustamente – di essere una spia della Germania: Gus tornerà, e con il suo ritorno si chiuderà il cerchio, si compirà quello che il lettore si aspetta da metà romanzo in avanti.
Approfondimento
Il tema centrale di Beate noi è il rapporto tra Iris ed Eva, queste due sorelle unite da un legame unico, che nasce per necessità e si sviluppa grazie all’affetto. Inizialmente Eva ha bisogno di Iris per sopravvivere: è troppo piccola per cavarsela da sola e le manca la determinazione necessaria.
Successivamente sarà Eva a occuparsi di Iris, aiutandola a raggiungere cioè che desidera, senza porsi scrupoli di natura morale. In questo romanzo il confine tra ciò il bene e il male sembra non esistere: Amy Bloom ci racconta la vicenda, e noi ci riflettiamo sopra. E arrivati all’ultima pagina ci rallegriamo per Eva e Iris che hanno trovato – forse – la pace, e non ci curiamo dei mezzi attraverso i quali l’hanno raggiunta. Al lettore l’arduo compito di individuare la “sua” sorella preferita.