
Autore: Audrey Carlan
Pubblicato da Mondadori - Giugno 2016
Pagine: 330 -Collana: Omnibus

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Una ragazza come tante diventa una escort. Catapultata, pur di salvare la sua famiglia, in un mondo di agi e di stranezze che non le appartiene. Ma sarà più lavoro o più piacere? Fatevelo raccontare da Mia Saunders.

È uscito oggi nelle librerie italiane per Mondadori Calendar Girl di Audrey Carlan. Un bestseller da 3 milioni di copie partito senza pretese da Amazon. Un libro per volta, un mese per volta, un successo per volta. Grazie a Mondadori ho potuto leggerlo in anteprima, te ne racconto qualcosa. Il resto lo scoprirai, forse, sotto l’ombrellone. Prima cosa: se non leggi romanzi rosa fermati qua.
Questo libro è rivolto a un pubblico di lettrici di romance, è studiato a tavolino per ripercorrere schemi e cliché del romanzo rosa, quello che si spinge oltre sconfinando nell’erotico (si veda alla voce “sfumature”). Non faccio fatica a sostenere che Calendar Girl non abbia alcun valore letterario e naturalmente non è questa la sua ambizione, come succede per molti altri libri. Quindi per capire se andrebbe letto o meno devi chiederti che tipo di lettura stai cercando in questo momento.
Di cosa parla? Quali elementi hanno creato questo successo editoriale? La storia si basa, come dicevo, su meccanismi non proprio originali: una ragazza, Mia Saunders, accetta di fare la escort per ripagare un pesante debito che grava sulla famiglia. Escort inteso come accompagnatrice, il sesso non è obbligatorio. Certo se non fai altro che inciampare su uomini favolosi, bellissimi, ricchi e ovviamente esplosivi a letto come rinunciare a un 20% in più sulla paga?
La vita di Mia è piatta, il sogno di fare l’attrice inesploso con insoddisfazioni sentimentali che fanno da cornice. L’opportunista zia Milly le offre una svolta: diventare la ragazza di un uomo diverso ogni mese e guadagnare tanti soldi velocemente. In questo primo (di quattro) libri si raccontano i primi tre mesi di questa eccitante (ehm..) esperienza. Naturalmente è tutto perfetto, troppo perfetto. Ma non come nei film, come nei romanzi rosa, il che significa al di là di ogni previsione. Però. Però qualcosa funziona ed è questo che differenzia questo libro da molti del suo genere: vi è una sorta di equilibrio morale della protagonista che non è disposta a ogni cosa, che con orgoglio lotta per la famiglia, c’è il suo altruismo nell’aiutare davvero i suoi clienti. Sopra la libidine i suoi valori.
Quando Calendar Girl comincia a infrangere gli stereotipi, pur restando evidentemente nel tracciato del genere, inizia a interessare. Nonostante non vi siano trame molto profonde e quasi tutto ruoti attorno ai pensieri e alle avventure della protagonista. Un altro elemento che può aver aiutato Calendar Girl a emergere, a mio giudizio, è la costruzione dei personaggi maschili. Non sono così scontati come si potrebbe immaginare. Fare del sesso con la protagonista non è la loro unica ragione di vita, per intenderci. Wes, il primo un po’ scontato lo è probabilmente. Surfista ricco con gli addominali perfetti. Potete immaginare. Ma poi il libro si riprende con Febbraio, cioè con Alec, artista eccentrico e tuttavia molto lucido e pratico quando si tratta di guardare la realtà per come è. Il sentimento dell’amore viene elevato, anche se temporaneamente.
E poi c’è un importante uomo d’affari. Anche lui ha bisogno di una escort, diventerà Marzo e sarà un bel groviglio da sciogliere. In ombra un altro uomo che giocherà con lui una partita rischiosa, in famiglia dai risvolti nella vita pubblica. Mia in mezzo, il cuore fermo da qualche parte e due milioni di dollari da racimolare.
Tutti questi uomini non sono solo esperienze trasgressive, per Mia, ma diventano un valore aggiunto che si porterà nel futuro. Anche nella perfezione c’è sempre imperfezione, dolore, paura, rabbia. Allora non è perfezione, è solo apparenza.
Mia è disposta a molto, non a tutto. Per esempio non ad amare. C’è un limite a tutto. O forse un pochino. O forse…
Be continued in Calendar Girl (Aprile – Maggio – Giugno)