
Autore: Banana Yoshimoto
Pubblicato da Feltrinelli - Settembre 2016
Pagine: 109 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori

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Continua l'avventura della graziosa Shizukuishi venuta dalla montagna. Alla ricerca di un equilibrio nel nuovo ambiente cittadino, tra le amicizie, nuove conoscenze e l’amore, indaga nel cuore dell’animo umano e sperimenta la solitudine e la tristezza profonda.

Ci sono cose che acquistano forza proprio quando le perdiamo. Come la mia vita in montagna. Momenti che continuano a esistere chissà dove, ben più intensi di quando li abbiamo vissuti.
La solitudine è il tema dominante di Il dolore, le ombre, la magia, secondo libro della tetralogia del Regno, di Banana Yoshimoto.
Nel precedente libro, Andromeda Heights, avevamo avuto modo di conoscere la piccola Shizukuishi, una ragazza con una spiccata sensibilità che dopo aver vissuto per tutta la sua giovane vita in montagna era stata costretta ad affrontare e scoprire la città. Dopo un iniziale disorientamento, la ragazza aveva trovato una sua dimensione: un lavoro come assistente di un sensitivo, degli amici e un fidanzato.
In questo volume ritroviamo Shizukuishi spaesata e sempre più nostalgica della sua precedente vita sulla montagna. La routine, la nonna e il suo lavoro con le erbe mancano ora che Kaede è partito per un viaggio di lavoro in Italia e lei non ha molto da sbrigare per lui.
La mia nostalgia si manifestava sotto varie forme e in momenti insospettabili, tanto da farmi chiedere: “Ma perché proprio adesso?”
L’assenza di un’occupazione che le tenga la mente impegnata porta la ragazza a riflettere e guardarsi intorno in maniera più consapevole. È felice quando sta in mezzo alla gente nella sua strada con i negozi preferita e sente un’improvvisa fitta di angoscia al petto quando comincia ad allontanarsi dal frastuono e dal chiasso delle altre persone. Ha bisogno di una quotidianità che le permetta di stare a contatto delle persone, si entusiasma ogni volta che un negoziante la riconosce, la speranza di non essere completamente sola in questo mondo popolato da persone che non si fermano mai e perdono giorno dopo giorno il contatto con la natura, con il proprio corpo e con i propri sensi. Da quando vive in città sente che i suoi sensi si sono assopiti, come assorbiti dalla frenetica vita.
Le manca sua nonna. Persa nel suo vortice di dolore e solitudine teme che possa averla dimenticata e che non provi più affetto per lei. È proprio la sua carismatica nonna a far sì che si inneschi dentro di lei un meccanismo di reazione e un germoglio di consapevolezza comincia a nascere nel profondo della sua anima.
Riuscii a calmarmi. Dovevo calmarmi.
Il dolore mi aveva aperto gli occhi, fu come alzare d’improvviso lo sguardo verso un cielo stellato.
Era anche quello un mio tesoro, un sentimento fragile, privato e luminoso. Un giorno o l’altro si sarebbe trasformato nell’incantesimo che avrebbe fatto di me una persona migliore.
Nonostante si senta sopraffatta dalla solitudine, decide di non tornare in montagna e di rimanere lì dove ci sono i suoi amici e la persona che ama.
In Il dolore, le ombre, la magia viene approfondito il rapporto che si è instaurato tra Shizukuishi e il suo fidanzato Shin’ichirō. Lui è un uomo mite, perfettamente compatibile con un animo riflessivo e calmo come il suo. Ama le piante e di questo profondo amore ne ha fatto il suo lavoro. Shin’ichirō divorzia, e Shizukuishi si rende conto della portata dei sentimenti che prova per lui. La potenza di questo amore riuscirà a farle superare il dolore della lontananza dalla nonna e dalla montagna?
“Amare significa sentire che ogni istante è irripetibile”: era una considerazione scontata, ma io vi ero giunta grazie a lui.
Approfondimento
Il dolore, le ombre, la magia, secondo libro della tetralogia Il Regno, procede più a rilento del primo. Banana Yoshimoto si perde in riflessioni talvolta senza un apparente senso. Ancora una volta il libro appare piatto e senza la minima forma di dinamicità.
Si riscontra una crescita, una maturazione della protagonista; prende coscienza delle sue paure, ci riflette, le osserva fluttuare nel suo animo ma non cerca minimamente di combatterle o superarle.
Danila Pisano