
Autore: Abraham B. Yehoshua
Pubblicato da Einaudi - Novembre 2021
Pagine: 168 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Supercoralli
ISBN: 9788806246259
ASIN: B09KVG9KN4

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Durante gli ultimi febbricitanti giorni dell’anno, attraversiamo una realtà filtrata dai graziosi occhi verdi di una giovane ragazza. Tra insegnamenti per il Bar mitzvah e recite natalizie, le si accende dentro una stereoscopica curiosità che fagocita quei dubbi verso cui la coscienza adulta ha deposto le armi, quelle domande che solo l’audacia e l’incoscienza dei bambini sono in grado di affrontare.

Preghiera o messinscena, dipende tutto dall’attore.
Rachele ha undici anni, i capelli arricciati e la pelle olivastra. Uno sguardo innocente ma deciso corona il quadro perfetto di quella che è, per i suoi professori, l’alunna più adatta a interpretare il ruolo della Madonna nella recita di fine anno. Tuttavia, suo padre vi si oppone: una decisione irremovibile, dettata dalla sua, e della figlia, fede nell’ebraismo. Questa apparente inezia, secondo lo sguardo di un qualsiasi adulto che abbia rinunciato a confrontarsi con le domande a cui da giovane non è riuscito a trovar risposta, scatena nella piccola una cascata di dubbi. Ai pensieri spirituali si sommano problemi umani; sempre al padre, stella polare della piccola, diagnosticano quella che Rachele chiama ironicamente un’appendice alla testa. Le vacanze assumono così tutta un’altra prospettiva, in cui cogliere il fiore del presente appare molto più semplice che figurarsi il frutto del futuro.
Il suo pensiero vola, spinto dalla curiosità degli affamati e sostenuto dalla schiettezza degli innocenti. La sua famiglia diventa il banco degli imputati dell’umanità per un processo sulla coscienza di sé. Una famiglia eccentrica, quella di Rachele, in cui religioni e storie si fondono in un ammirevole agglomerato. Come sfondo, un’Italia magnifica perché varia. Sebbene si parta dal Nord Italia, Rachele scia per pendii nebulosi e naviga tra isole non meglio definite. I personaggi riflettono una realtà globale, multietnica, quasi altisonante con l’epoca del racconto, eppure perfettamente integrata nell’ambiente ai limiti del fiabesco.
Approfondimento
Rachele, la giovane archetipo di qualsiasi sorellina, cuginetta o conoscente, è dipinta con dolce sincerità: è confortante osservarne i capricci bambineschi, è sorprendente riceverne le spiazzanti domande. Attraverso i suoi interrogatori, ci sentiamo punti da quesiti esistenziali posti in modo pratico, problemi per cui ci sembra impossibile esigere una risposta concreta che è però altrettanto necessaria a placare quella sua curiosità onnivora. Gli adulti, dal canto loro, si affidano alla giovane per attraversare quelle barriere che da tempo gli sono divenute insormontabili, cercando nelle sue parole una conferma alle proprie convinzioni.
Lo sguardo della giovane è la chiave di volta che sorregge la narrazione. Mette in discussione ogni cosa, ogni struttura su cui fonda il ragionamento, e ci riesce proprio perché ancora il suo pensiero non è limitato da alcuno schema pregresso. Rachele mina alla base delle certezze inconsce degli adulti, quei dogmi invisibili ma fondamentali, che rappresentano incoerenze e forzature incredibili agli occhi della ragazza.
– Miro al cerchio di proposito.
– Di proposito?
– Sì.
– E perché?
– Perché ce l’ho col mondo intero.
– Quale mondo?