
Autore: Steven Rowley
Pubblicato da Bompiani - Giugno 2016
Pagine: 296 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narratori stranieri

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La storia di un legame indissolubile che neppure la morte può sciogliere: la storia di Ted e del suo cane, Lily, un amore destinato a durare per sempre.

Lily e Ted, ormai, sono una cosa sola. Lei è un cane, una bassottina fiera e bellissima, che da dodici umani canini, che equivalgono a 84 anni canini, condivide ogni aspetto della vita quotidiana con il suo padrone, Ted, alter ego dell’autore. I due sono talmente legati che riescono a capirsi, a parlare assieme, a giocare a Monopoli, a fare qualsiasi cosa. Nella grande Los Angeles, la loro casa è un piccolo rifugio dagli imprevisti della vita: gli appuntamenti che non vanno a buon fine di Ted, gli amori che finiscono d’un tratto, l’analista incapace di dare dei veri consigli, con il Vialium come unica scappatoia dalle preoccupazioni: solo a casa, quando la sua Lily gli corre incontro, salutandolo con quel tono entusiasta tipico solo dei cani, felice come una pasqua solo nel vederlo, tutto si sistema nel cuore del protagonista, almeno per un attimo.
Ted sa che la vita di un cane non è lunga tanto quanto quella di un uomo, ma fa finta di dimenticarsene, per potersi godere questi attimi di gioia pura. I due vivono nel presente, perché i cani non sanno vivere in un altro modo, dimenticando il passato ed evitando di pensare al futuro, godendosi ogni singolo attimo di felicità.
Fino a quando anche nel loro mondo dorato si insinua un essere viscido, silenzioso, capace di mimetizzarsi alla perfezione: un polipo. Ma non un polipo qualsiasi, di quelli che vivono sul fondo del mare, no. Un polipo che si attacca sulla testa di Lily e non se ne va più. Quando Ted ne parla, disgustato dall’orrida creatura, tutti lo guardano con occhi compassionevoli, annuiscono con fare malinconico, fanno finta di capire. Ma nessuno può davvero capire il suo dolore davanti a quel tumore travestito, che compare senza farsi annunciare ma che, una volta sistematosi sulla povera Lily, inizia a strepitare e a farsi sentire, intenzionato a restare fino alla fine.
Le cure costano troppo, sono invasive, il polipo non vuole andarsene dalla testa della cagnolina, sebbene Ted tenti in tutti i modi di terrorizzarlo, cacciarlo, ucciderlo: i due protagonisti, cane e padrone, intraprenderanno avventure incredibili, lotteranno con il polipo con tutte le forze a loro disposizione, in una battaglia che sta tutta nella loro mente, ma che li strema. Una battaglia che determinerà la vita, o la morte, dei due.
Approfondimento
Non è un semplice romanzo, quello di Steven Rowley, ma la storia vera di un amore, di quel legame indissolubile che viene a crearsi fra un cane e il suo padrone. Perché Lily non è solo un’amica, è una confidente, una spalla su cui piangere, colei che riesce a far nascere un sorriso sul viso del suo padrone anche nei momenti più duri.
Lily e il polipo è la storia di una lotta per la salvezza di quel cane, è un viaggio nella mente e nei sogni di Steven Rowley, alla scoperta dei suoi desideri e delle sue più grandi paure. È una confessione che l’autore vuole fare al mondo, senza risultare banale né cadere nel drammatico; al contrario, riesce a trasformare la sua esperienza in un romanzo quasi d’avventura, d’azione, che cattura e appassiona.
Steven Rowley racconta quella che è una battaglia che avviene dentro di sé come se questa avvenisse nella realtà, i viaggi fra i propri pensieri diventano viaggi in mare alla ricerca del luogo dove il polipo si rintana, le sue paure prendono una forma concreta, l’empatia con Lily si traduce nella capacità del cane di parlare: alle volte il racconto si fa criptico, diventa quasi impossibile distinguere quel che è vero da quel che è un sogno, e si perde un po’ il filo, ma arrivati all’ultima pagina tutto si fa chiaro e si riesce perfettamente a comprendere lo stato d’animo di Ted, ci si immedesima con lui e si soffre, si ride, si vive assieme ai protagonisti.