
Autore: Federico Inverni
Pubblicato da Corbaccio - Febbraio 2017
Pagine: 474 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Top Thriller

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Mancano pochi giorni a Natale, ma il rosso che illumina il cielo di Haven non è quello delle luminarie del periodo, bensì quello di un violento incendio scoppiato nella cittadina ormai abbandonata di Eden Crossing. I Testimoni dell’Avvento, guidati dal Reverendo Manne, hanno appena compiuto un folle gesto: un suicidio di massa. Almeno così appare agli occhi di tutti…

È questa, la radice dell’umana esistenza; ed è questo il suo senso: far sì che la visione di un uomo diventi il sogno di un altro.
A pochi giorni dal Natale, Haven viene sconvolta da un terribile incendio. I Testimoni dell’Avvento, guidati dal reverendo Tobias Manne, hanno deciso di porre fine alle loro vite con uno spettacolare suicidio di massa. Sono bruciati tutti all’interno della loro sede sulla collina di Eden Crossing.
La giornalista Laura Gibson, infiltrata nella setta, quando ha capito cosa stava per succedere ha cercato di lanciare un’ultima disperata richiesta di aiuto, sfortunatamente troppo tardi. All’arrivo delle forze dell’ordine tutto è compiuto e, al posto della Pagoda sede della setta, restano solo morte, orrore e una domanda: perché? È possibile che il Reverendo Manne con il suo carisma sia riuscito a convincere tutte quelle persone a compiere un gesto così estremo? A infittire ancor più il mistero in tutta Haven, dopo quanto accaduto, inizia il susseguirsi di suicidi di presunti adepti alla setta.
Troppe sono le cose che non tornano al detective Lucas e alla profiler Anna che si dovranno occupare di scoprire cosa o chi si nasconde veramente dietro a quanto accaduto. Per arrivare a scoprirlo Anna e Lucas dovranno affrontare i mostri del loro passato e imparare ad affrontarli. Per farlo dovranno fidarsi ciecamente l’uno delle intuizioni dell’altro. La ricerca della verità li porterà a essere coinvolti in prima persona obbligandoli così a superare i blocchi psicologici che fino ad oggi li hanno resi più fragili e vulnerabili di quanto non avrebbero potuto immaginare.
Il respiro del fuoco è un thriller psicologico, di quelli che accompagnano il lettore alla scoperta di quanto può la mente umana nel bene e nel male. I colpi di scena si susseguono e non sono mai banali; la trama è così avvincente che ci si trova immersi nella lettura; sapere come va a finire, scoprire la soluzione del caso diventa una necessità. È un thriller travolgente che si legge tutto d’un fiato e che pertanto consiglio a tutti gli appassionati del genere.
L’aspetto psicologico nella storia è fondamentale; l’indagine vedrà coinvolte le menti di tutti e l’autore è stato bravissimo a coglierne gli aspetti più intricati con uno stile pulito e dettagliato, mai noioso o scontato. I personaggi che si incontrano sono originali, ciascuno a modo suo ha un ruolo definito ed importante, indispensabile per arrivare alla soluzione del caso che non è affatto scontata.
Approfondimento
Lui era vivo, io ero morta. Tu non puoi capire, tu non puoi sapere cosa significhi vivere da morti, cosa significhi morire rimanendo vivi. La strada mi è stata chiara, non avevo altra scelta. Se io ero morta, doveva esserlo anche lui. Dovevano esserlo tutti quelli che mi avevano ucciso.
Lucas e Anna sono molto legati psicologicamente; ciascuno fa affidamento sull’altro per superare le proprie paure. La passione per il loro lavoro e l’avere entrambi un trascorso che vogliono dimenticare è ciò che li unisce in modo così forte. Per giungere alla soluzione del caso il loro passato riaffiorerà prepotentemente, costringendoli ad affrontare ciò che tanto faticosamente avevano creduto di potersi lasciare alle spalle. Fronteggiare le proprie paure però li porterà finalmente a superarle così che sarà impossibile non fare il tifo per loro.